Mi ero sempre chiesto, leggendo il libro del profeta Ezechiele, se ero io tardivo,
limitato, o quasi imbecille, perchè non riuscivo mai a capire bene questa parte "spirituale" narrata nel libro.
Poi... ho provato a seguire un consiglio di Mauro Biglino:
Al posto di Dio, lasciamo la parola originale Elohim.
Al posto dello spirito, lasciamo la parola originale Ruach.
Al posto di gloria, lasciamo la parola originale Kavod.
E ora rileggiamo i capitoli uno, due e tre di Ezechiele con questa chiave di lettura e ditemi voi se non capite
lo stesso il significato del contesto espresso nel pensiero.
Non c'è bisogno di tradurre, non c'è bisogno di chiederci il significato....
È tutto chiaro e comprensibile senza fare alcuno sforzo teologico!
Notate per esempio Ez 1,4:
Dice l’Elohim Yahweh
Ecco che l'Elohim, chiamato Yahweh, ecc. ecc. ecc.
Basta già questo versetto per far capire che c'erano diversi Elohim e fra questi colui che era chiamato Yahweh!
Semplice no?