"DISINVOLTAMENTE"?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
INES TABUSSO
00domenica 11 giugno 2006 23:59

"Certo, come ha giustamente osservato il Foglio, stavolta l’ex capo di Mani Pulite non ha a disposizione lo strumento della carcerazione preventiva, così disinvoltamente utilizzato negli anni di Tangentopoli"


IL RIFORMISTA
EDITORIALE
sabato 10 giugno 2006
CALCIOPOLI
Il muro davanti a Borrelli
e il silenzio del governo


Ci siamo. Il sacro rito del pallone è cominciato. Ancora due giorni di rodaggio e poi ai Mondiali esordiranno anche gli azzurri di Marcello Lippi. Eppure stavolta sembra diverso. L’italica tribù parteciperà, ma con qualche riserva. Certo seguirà con trepidazione le gesta di Totti e compagni, eppure basterà un primo piano di Cannavaro per far scattare i più classici commenti da bar. A meno che la perfetta rotondità della palla non sovverta qualsiasi logica e concluda in trionfo una spedizione altrimenti destinata a galleggiare nella mediocrità. E secondo noi è proprio quel che sperano sia a Palazzo Chigi sia ai piani alti del Coni. Cosa ci sarebbe di meglio di un successo mundial per nascondere sotto il tappeto le miserie dell’Italia calcistica gettate in pasto alla platea attraverso la pubblicazioni di intercettazioni telefoniche?
Siamo certi che sia proprio questo il pensiero del governo. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, a un mese dallo scandalo, tra le tante interviste concesse per discutere dell’universo mondo, nessun esponente di Palazzo Chigi abbia trovato il tempo per partorire una qualche proposta sulla riforma del mondo calcistico. Nel nostro piccolo, sulle colonne del Riformista, qualche contributo abbiamo provato a offrirlo. Il professor Marco Vitale ha suggerito una legge sul modello tedesco, con un tetto all’indebitamento e salary cup per i campioni, chiedendo che tutte le società - quotate e non - siano controllate dalla Consob. Franco Debenedetti ha auspicato che anche il calcio si uniformi alle regole del diritto societario, ponendo fine a un regime di eccezionalità che consente da anni di violare le più elementari regole giurisprudenziali. Su altri quotidiani, ovviamente, altri esperti, nonché appassionati, hanno fornito le loro ricette. Eppure dal governo e dal Coni nessuno che si sia degnato di rispondere, apprezzare, criticare. Insomma, il silenzio. Tutto si è limitato alla nomina di due professionisti di sicuro richiamo mediatico, quali Guido Rossi (commissario straordinario della Figc) e Francesco Saverio Borrelli (capo dell’ufficio indagini), che tra l’altro hanno anche il pregio - per noi in verità potrebbe trasformarsi in difetto, ma questo è un altro discorso - di favorire un accostamento con la stagione di Tangentopoli. Nulla più. E se uno come Borrelli l’altro giorno si è spinto a denunciare che «si è creato un muro difensivo concordato probabilmente da più persone», vuol dire che l’inchiesta della Federcalcio si sta lentamente arenando. Certo, come ha giustamente osservato il Foglio, stavolta l’ex capo di Mani Pulite non ha a disposizione lo strumento della carcerazione preventiva, così disinvoltamente utilizzato negli anni di Tangentopoli. Ma, forse, se lui e Guido Rossi avessero alle spalle il governo, la loro impresa sarebbe meno improba.



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:05.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com