[TOR] "Cosa cercate qui a quest'ora?" "Non quello che tutti cercano"

Keris
00martedì 28 giugno 2016 00:23
Keris e Draugceleb
RIASSUNTO
E' notte e Keris risale il sentiero che collega la Loggia al Tor, qui troverà Draugceleb intento a tenere sotto controllo il Tempio dalla distanza. I due si salutano ormai già conoscenti da tempo e iniziano a parlare, inizialmente del perché siano lì. Il Cavaliere per un valido motivo, invece il Kuhan è forse alla ricerca di qualcosa di diverso dalla solita tranquillità. Da qui si apre anche il discorso della terraferma anche se nessuno dei due pare avere grandi novità, anche se il Draconico viene a conoscenza della delegazione avalonese che si è diretta a Barrington. Altre chiacchiere poi più metaforiche fino a giungere ad un argomento spinoso per il Cromatico, l'amore. Infatti sembra che all'Areldar interessi forse per sue faccende personali, fatto sta che Keris non può aiutarlo più di tanto visto che tale sentimento sembra averlo abbandonato, fagocitato dall'essenza della Bestia Cremisi nella sua mente. Si salutano infine, ognuno che augura all'altro di essere vegliato da qualcosa o da qualcuno.

COMMENTO
Role piacevole, ringrazio infinitamente la player per la giocata, è sempre un piacere confrontarsi con l'elfo, sembrano più simili del previsto i due, nonostante qualche differenza ahah alla prossima ;)


REGISTRAZIONE

DRAUGCELEB [tor] Le stelle da lassù sono più vicine che non in qualsiasi altro punto dell'isola o della terra ferma, ma stranamente lo sguardo cangiante dell'areldar è rivolto verso un altro luogo, il tempio. Da quella sommità vede perfettamente i fedeli che abbandonano il santuario, sono rimasti in tre appena, due uomini e un bambino, all'incirca di cinque anni. Li aveva sentiti arrivare poco tempo prima per spiegare al bambino il culto della dea uno, e chiedere qualcosa l'altro. Ci sono gli armigeri che perlustrano la zona con le fiaccole, la luna comincia a morire e tra qualche sera sarà finita per ritornare a nuova vita. Alla sua bianca luce risplendono i capelli argentei dell'elfo avvolto in un mantello nero sdrucito e in tunica, calzoni e stivali di colore e fattezze uguali. Dopo una giornata sotto il sole a controllare i fedeli, si concede di osservare da lassù per un po', giusto il tempo di prendersi una pausa, comincia a essere stanco, non dorme da diversi giorni, forse un mese o poco più, ma anche volendo, non potrebbe per varie ragioni, personali e non. (senso sviluppato) Respira tranquillamente, avvolto nel mantello con la lunga elfica al fianco gettando uno sguardo alla terra ferma e alle sue questioni lì ma ancora non si muoverà, preferisce aspettare. I sensi sono all'erta per qualsiasi evenienza ma l'elfo sa non farsi cogliere impreparato ed è calmo, una statua regale di marmo ben piantata su gambe forti e agili all'ombra della notte.

KERIS [Sentiero-->Tor] Cammina tranquillamente il Kuhan, percorrendo il sentiero che dalla cordigliera risale verso il Tor. Una passeggiata notturna la sua, senza alcun fine, solo prendere un po' d'aria dalle rocce della Loggia, che certe volte sembrano catturarti e rinchiuderti per giorni. Una timida luna si affaccia nel cielo stellato che appena illumina il suo cammino ma dovrebbe essere sufficiente a vedere dove mette i piedi. Indossa una camicia bianca semplice e un paio di pantaloni di pelle neri che gli fasciano le gambe, ai piedi calza un paio di stivaletti di cuoio. Il medaglione dei Cavalieri dei Draghi è sempre appeso al suo collo, adagiato sul suo petto sotto la camicia. Un oggetto che potrebbe sembrare un ninnolo per alcuni ma che in realtà nasconde l'intenso legame che ha con il Drago cremisi che alberga nella sua mente, sempre presente ma in questo momento silenzioso. Alla cintura, sul fianco sinistro, è legata Ignàsil mentre sulla schiena pende Vèbren, con l'elsa che spunta da dietro la spalla sinistra, le spade da cui mai si separa e che sono sue fedeli alleate. Continua la sua marcia, cadenzata, con la sommità del Tor ormai in vista, ma ancora non si accorge di eventuali presenze.

DRAUGCELEB [tor] Passi e armi si avvicinano e si stacca dalla sporgenza che vorrebbe fagocitarlo in direzione delle rocce frastagliare, con un sorriso affilato già comprendendo chi sta calcando il suolo in direzione del tor. E' il cavaliere dei draghi, ne sente l'odore in contrasto con quello della natura attorno, il passo che ha modo di riconoscere e il respiro, ogni uomo ha un respiro ed un passo diverso dovuto a peso e conformazione fisica. (sensi sviluppati) Dirige il passo verso la direzione dalla quale vedrebbe adesso sbucare il nordico, allontanandosi quel tanto che vorrebbe la decenza e la sicurezza dalla sporgenza ma senza perdere il tempio che rientra comunque nella sua visuale. Lo osserva arrivare, calmo, algido con il mento verso l'alto, di poco ma si, con questa postura e solo quando si sarà avvicinato lo saluterà. [Aaye Keris.] Strano umano, o forse strano per niente, di solito non si spingono nella notte così a fondo ma è pur di un cavaliere dei draghi che si tratta, forse cerca pace in quel luogo, cosa che all'elfo manca da molte lune. E' cortese e profondo il tono ma con un accento pesante e prettamente elfico.

KERIS [Tor] Altri passi che lo portano sempre più vicino alla sua meta, mentre una leggera brezza che spira da lassù lo investe scompigliandoli i lunghi capelli castani. Prende un profondo respiro per poi sbuffare appena, tranquillità, una calma piatta lo circonda, una cosa che dopo un po' può annoiare, specie se non sai come passare il tempo. Le ricerche dell'Arath'oren vanno a rilento, anzi, non sanno proprio da dove iniziare, nonostante abbia letto il libro che ne parlava dall'inizio alla fine diverse volte. Volge appena lo sguardo verso la terraferma, verso Barrington, non la vede nel buio ma sa dove si trova. Forse potrebbe farci un salto qualche giorno, giusto per vedere cosa sta succedendo. °°Vuoi metterti nei guai?°° irrompe Raiskhar con la sua voce quasi tentatrice [no, solo a farmi un giro] risponde a voce, sicuro di essere solo in quel luogo. Invece viene presto smentito con alcuni passi che sembrano dirigersi proprio verso di lui e poco dopo i suoi occhi di ghiaccio potrebbero scorgere la figura conosciuta dell'Areldar. [Lex Draconis Draugceleb] risponde al suo saluto con un lieve inchino del capo. [Cosa fate qui a quest'ora?] domanda, seppur sia sicuro che l'altro si stia ponendo il medesimo quesito.

DRAUGCELEB [tor] Distende il volto l'immortale, rilassandosi, anche gli ultimi visitatori hanno lasciato il tempio e a parte gli uomini della magione non ci sono altre persone, oltre le iniziate e gli inservienti ad animare quei luoghi. [Sorveglio il tempio.] Non dice il perchè, forse parrebbe persino normale che un cavaliere sorvegli il tempio lì, a quell'ora e con abiti che sono quelli di un mendicante e non certo di un elfo per giunta cavaliere, ma l'areldar lo osserva, chissà se...sono pensieri che comprendono il nordico e una fetta molto importante dell'isola infondo ma al momento l'isola ha pochi difensori e tutti dovrebbero essere coordinati. [Voi invece cosa cercate qui a quest'ora?] Una domanda semplice ma particolare e dal profondo significato che l'elfo muove verso l'umano con una luce particolare negli occhi, e si potrebbe dire che è la stessa luce degli alberi di Valinor prima che Morgot li distruggesse.

KERIS [Tor] Si ferma a giusto un paio di metri dall'altro, così da poter parlare senza problemi e soprattutto poterlo osservare attentamente anche con la poca luce che li circonda. Ascolta la sua risposta alla quale non batte ciglio, in fondo difendere l'isola fa parte dei doveri dei Cavalieri, per quel che sa. [Non siete un po' lontano?] certo che sa che la vista degli elfi non è come quella di un umano ma non è a quello che il Draconico si riferisce [e poi, senza armatura?] altra domanda che è puramente di curiosità, non sono problemi suoi se l'altro vuole fare la guardia senza difese. [Il Tempio poi, non credo che qualcuno osi toccarlo, persino le bestie più immonde temono quel luogo] commenta semplicemente sapendo della debolezza delle razze oscure verso quel luogo. Gli sfugge poi un lieve sorriso a quella domanda, non perché sia strana ma forse lo sarà la sua risposta. [Non quello che tutti cercano qui] commenta semplicemente, tranquillità, silenzio, ne ha già abbastanza in Loggia. Volge ora lo sguardo altrove, andando a osservare i dintorni, mentre silenzioso attende il dire altrui.

DRAUGCELEB [tor] Sorride bonariamente alle domande lecite del draconico spostando lo sguardo da lui al tempio lentamente, mentre sfila il mantello nero con la destra, ripiegandolo in seguito sul braccio sinistro. Ne ha abbastanza di dover rimanere con la schiena curva, eppure lo farà ancora senza batter ciglio. Si sposta verso un masso abbastanza grande per poggiarci contro la schiena e nel mentre slaccia la lunga elfica dalla vita. Distende le ossa e la muscolatura sul freddo della pietra sistemando a sinistra mantello e lama. Inspira ed espira tranquillamente e profondamente prendendosi tutto il tempo che gli serve per le risposte. [Mancate da molto dal tempio?] Se in primo momento non potrà capire la sua domanda come risposta alle precedenti, l'elfo gli fornirà ciò che gli serve per comprenderlo. [Sarei un folle a sorvegliarlo da solo e da qui, diversi uomini della magione sono dislocati giorno e notte per le ronde e un viandante anziano e coperto di neri stracci staziona quasi sempre al suo ingresso, almeno fino a quando riesce a sopportare quella farsa.] Sta parlando di se stesso in quell'ultima descrizione. [Vero, forse non si azzarderanno ma la situazione al di la del lago è particolare e non si sa mai.] Sorride ancora, il viso forse più tirato del solito ma elegante e pieno di ciò che contraddistingue quelli della sua razza. [Bene, un punto a vostro favore allora, ma anche le cose comuni sono degne d'essere cercate.] Parla lentamente, con consapevolezza e la saggezza della sua gente e della sua età.

KERIS [Tor] Torna con lo sguardo verso l'elfo quando lo sente muoversi, osservandolo togliersi il mantello e la spada per poi poggiarsi ad un masso. Segue il suo lento fare, il suo prendere forse tempo prima di parlare, come i Draghi, come tutte le razze che dispongono di tempo in abbondanza, ma lui è abituato. Lo segue dopo qualche istante dal suo spostamento, tornando accanto all'Areldar sempre ad un paio di metri ma non di fronte, lasciando all'altro la visuale sul Tempio e su quel che accade laggiù. Alla sua domanda risponde semplicemente [effettivamente non ci vado da un po'] lui crede nella Dea ma non è tipo che si reca spesso in quel luogo. Sorride poi quando l'altro gli spiega la situazione [un discreto dispiegamento di forze, c'è qualcosa che mi sono perso?] domanda inizialmente sostando con lo sguardo sul volto dell'elfo. [Ho letto i diversi messaggi appesi alla rocca su cosa sta accadendo laggiù, per caso avete novità?] chiede ancora, con leggero interesse, dato che è l'unico accadimento rilevante negli ultimi tempi, da quel che sà almeno. Sospira poi alle sue ultime parole [ci sono fin troppe cose comuni di questi tempi] replica con serenità, avere un Drago Rosso nella mente che ti spinge verso la via della violenza e della furia non è fatto per cose comuni.

DRAUGCELEB [tor] Si vela di preoccupazione lo sguardo dell'areldar, ma è solo per una manciata infinitesimale di secondi e quindi riporta gli occhi sull'uomo ascoltando le sue parole e rispondendo. [Una delegazione avalonese è sulla terra ferma e le iniziate del tempio hanno bisogno di maggiore protezione.] Spiega per sommi capi, è da un po' che non ha notizie del supremo, forse è partito con la regina e le altre sacerdotesse per la terra ferma, ma almeno Hastinoth ha risposto alla sua missiva e si è attivato anche lui per proteggere maggiormente il tempio. [A parte quello che sanno tutti, l'accusa nei confronti del nano e la presa di posizione delle congreghe, no non so niente di nuovo. Muoversi per la terra ferma potrebbe essere controproducente, almeno per qualcuno con il mio grado.] Uno dei motivi principali che ancora lo trattengono dal muoversi per la terra ferma, ha delle questioni da risolvere lì, ma possono aspettare, meglio che le acque si calmino e la questione sia sbrogliata. Inarca un sopracciglio alle parole successive, davvero divertito, in modo sottile. [Bisogna semplicemente saper vedere Keris. Ogni volta che respirate e io vi sento perfettamente, senza che vi prestiate attenzione...ecco quella potrebbe essere considerata una cosa comune. Vi stupireste nel rivalutare molte delle cose che adesso considerate comuni.] Che sia perchè sia poca l'esperienza o perchè la sua vita sia ancora breve, non manca di notare che ci sono cose che forse andrebbero considerate di più, non solo da Keris ma in generale da tutti gli esseri umani. Poi fa una domanda, singolare per un elfo. [Come vi siete accorto di esservi legato a quella donna di cui mi avete parlato?] Maledetta ragione, è da troppo che cerca di comprendere e non capisce affetto o sentimenti simili, cerca di afferrarli e legarli ma non ci riesce, forse solo perchè non li prova da troppo tempo e si sono avvizziti.

KERIS [Tor] Non può scorgere l'iniziale preoccupazione che l'altro prova, troppo poco avvezzo all'osservare le espressioni altrui però quando sente le sue parole potrebbe forse percepirla, in fondo è una cosa abbastanza delicata a quanto pare. [Una delegazione avalonese] ripete come per comprendere chi ne faccia parte, la Somma Sacerdotessa forse visto che stanno proteggendo così tanto il Tempio, e forse la Regina, in fondo lei dovrebbe occuparsene. [Spero che siano difese quanto e più del Tempio] commenta poi spostando lo sguardo di nuovo verso la terraferma o quel poco che può adocchiare. Continua ad ascoltare le parole dell'Areldar, attentamente, seppur non lo stia guardando per ora. Effettivamente per un Cavaliere potrebbe essere pericoloso più che per altri andare lì, ma il Draconico invece, è per la maggior parte neutrale e poi non ha ricevuto disposizioni in merito, solo i Tuor non possono recarsi a Barrington e lui non lo è più da tempo. °°Sento già l'odore del sangue°° commenta sogghignando la Bestia Scarlatta alla quale non risponde, lasciandolo alle sue speranze. [Comprendo] risponde inizialmente alle sue altre parole [io apprezzo le cose comuni, senza respirare non vivrei ma ogni tanto c'è bisogno anche di quel momento in cui il respiro ti manca] parla anche lui per metafore, tornando ad osservare il Cavaliere, con un leggero sorriso. Sorriso che scompare però alla sua ultima domanda. Non certo il suo argomento preferito, ferite che si riaprono a quei ricordi. Non ha provato una cosa del genere più con nessuna e quasi non ricorda più com'era tale sensazione. Attimi di silenzio prima di cercare di dargli una risposta [io non ricordo come, è successo e basta, quello è uno di quei momenti di cui parlo, un qualcosa di comune per così dire, ma allo stesso tempo speciale, sensazioni che non si possono descrivere e al momento sono anche state cancellate] in effetti il legame con il Rosso lo ha temprato, gli ha sempre rimarcato che l'amore è una debolezza e alla fine, quando è stato abbandonato se ne è convinto. [Avete qualcuno a cui pensate di essere legato?] domanda infine dato che l'elfo non ha problemi a chiedere dei suoi affari anche lui farà altrettanto.

DRAUGCELEB [tor] Lo spera anche lui, non è bene a conoscenza di chi vi faccia effettivamente parte, ma è convinto che di certo non si saranno mossi per la terra ferma a cuor leggero e senza un'adeguata protezione. Capisce perfettamente le parole di Keris ascoltando l'umano nel suo ragionare. Di certo è un buon elemento da cui partire, è stata una buona cosa il suo ritorno, è un diamante grezzo forse ma ha buone idee e concetti di base, ma trattiene per se quell'analisi. E' arrivato il momento di tornare, una torcia viene agitata in direzione del tempio come segnale. Osserva la reazione del cavaliere, e sposta per un attimo lo sguardo sulla pietra che i suoi piedi sentono fremere per la vita che in essa vi scorre. [La mia è stata una domanda indelicata, scusate.] Avrebbe dovuto immaginarlo ma non l'ha fatto, in parte curiosità e volontà di conoscere e i recenti incontri lo hanno portato a quella richiesta. Ascolta l'ultima domanda e sorride distendendo pienamente la cicatrice sulle labbra. [Volevo comprendere questo aspetto dell'esistenza ma sembra che sia complicato. Buonanotte Keris, che le stelle veglino su di voi.] Ascolterà la risposta ma poi andrà immediatamente via recuperando i suoi effetti.

KERIS [Tor] Passano ancora diversi istanti, secondi infiniti, in cui il Tor viene lasciato al suo silenzio, alla calma notturna che adorna quel luogo magico seppur sia diventato una delle tante cose comuni per il Draconico, tutte le volte che ci è passato. Dopo questa lunga pausa, che al Kuhan non pesa anzi, riflette meglio su quello che ha appreso questa sera, finalmente l'elfo torna a proferire parola. Gli occhi, che si erano spostati nuovamente sul panorama, giusto per non dare fretta all'altro, tornano sull'Areldar mentre il volto non palesa alcuna particolare espressione. [Non fa nulla, è passato ormai] commenta semplicemente seppur forse non sia completamente vero ma ormai non ci pensa quasi più. [A quanto pare anche chi dispone di tempo illimitato ha sempre da imparare] dice con un mezzo sorriso, un incurvarsi leggero delle labbra verso destra. Torna poi serio quando l'altro pare congedarsi e con un lieve inchino del capo va a rispondere [al prossimo incontro Draugceleb, che Tyagal vegli su di voi] e chi sia Tyagal probabilmente l'altro non lo sa ma il Draconico sta entrando nell'ottica della loro nuova divinità per cui si sente di dare quell'augurio a chi se lo merita. Farebbe quindi dietrofront tornando a dirigersi verso il sentiero da cui è venuto, per tornare di nuovo in Loggia, dopo una serata che è stata per lo meno interessante, quell'elfo gli sta simpatico.

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