[Topic Ufficiale Pallavolo]

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lella84
00martedì 28 novembre 2006 17:15
«Cercavo uno sport in cui non fosse presente il contatto fisico. Il basket sembrava creato appositamente per uomini giovani e forti, il tennis aveva l’inconveniente che richiedeva sempre racchette e accessori vari. Volevo, invece, qualcosa che si potesse giocare fra più persone, senza un equipaggiamento troppo complesso e che non fosse ristretto a giocatori atleticamente prestanti». Fu così che nell’inverno 1895 William G. Morgan, un po’ in ritardo (come spesso gli accadeva, ad ascoltare le leggende sorte su di lui), si presentò a una convention per insegnanti di educazione fisica indetta dal college della YMCA (Young Men’s Christian Association) di Holyoke, nel Massachusetts.
Oratore non abile, quel giorno illustrò la sua ‘invenzione’. Si giocava in 5 contro 5, con una rete alta 6 piedi e 6 pollici (1,98 m); un pallone adatto non esisteva ancora, ma la Spalding si offrì di studiarne e realizzarne uno che poi è rimasto sostanzialmente immutato fino ai giorni nostri. Il debutto ufficiale venne rinviato all’estate, quando era possibile giocare all’aperto. Era il 1896 e la pallavolo nasceva non troppo lontano da Springfield, la località in cui Naismith aveva inventato il basket cinque anni prima. Il nome che Morgan aveva scelto per il nuovo gioco era mintonette, con riferimento al badminton, ma poi venne convinto dal supervisor di Springfield Alfred T. Halstead a cambiarlo in volleyball (pallavolo è la traduzione poi adottata in Italia, ma è in uso anche l’abbreviazione volley).
William G. Morgan era nato a Lockport (New York) nel 1870. Il padre aveva un cantiere nautico per la costruzione di barche da fiume, nel quale il giovane William lavorò prima di trasferirsi nel Massachusetts per studiare. Giocatore di football (era alto 1,90 m e piuttosto apprezzato per la tecnica), completò gli studi a Springfield prima di trasferirsi a Holyoke. Dopo diversi anni trascorsi a lavorare come insegnante nei colleges della YMCA, nel 1910 Morgan tornò nella natia Lockport. Qui morì il 27 dicembre 1942.
In Europa la pallavolo si diffuse sostanzialmente con i due conflitti mondiali, attraverso i soldati statunitensi. George J. Fisher, segretario della YMCA War Work Office, aveva inserito il gioco nei programmi ricreativi dell’esercito statunitense nel corso del primo conflitto mondiale: diventò così lo svago principale di molti militari e l’YMCA distribuì ben 16.000 palloni alle truppe statunitensi. Contemporaneamente si diffuse a macchia d’olio anche in Asia, soprattutto in Cina, Giappone e Filippine.
In quegli stessi anni la pallavolo arrivò anche in Italia. Le cronache parlano di un primo tentativo nel 1917, a Porto Corsini (sulla costa adriatica, non lontano da Ravenna), dove un gruppo di militari mostrò agli abitanti il nuovo gioco. Di lì a poco il volley trovò una via di diffusione in Europa orientale.
Nel 1916 il numero di giocatori per squadra fu fissato a 6 negli Stati Uniti; era stato assai variabile e tale rimase a lungo in Asia (dove si giocò anche in 16 contro 16). Nel 1920 venne introdotta la regola dei tre tocchi massimi concessi a ogni squadra per rinviare la palla nel campo avversario. Due anni dopo fu organizzato anche il primo campionato YMCA negli Stati Uniti e in Canada, come dimostrazione tecnica per i Giochi Olimpici del 1924. Si iniziò a codificare i primi ‘fondamentali’ (il ‘muro’ viene introdotto solo nel 1938, per non parlare del bagher – «cucchiaio», in ceco –, che nasce in Cecoslovacchia a metà degli anni Cinquanta) con il fine di velocizzare il gioco e di renderlo più gradevole.
In Russia lo sport trovò immediatamente adepti, soprattutto negli ambienti scolastici e teatrali, al punto che nel 1933 la finale del Campionato sovietico fu giocata nel mitico teatro Bolšoj di Mosca, fra una squadra della capitale e una di Dnepropetrovsk.
Con il secondo conflitto mondiale il volley ampliò ancora il proprio raggio d’azione; nel 1947 a Parigi venne fondata la Federazione internazionale. Fra i 14 membri fondatori figurava anche la Federazione italiana pallavolo (FIPAV), costituita a Bologna l’anno precedente. In quella stagione si giocò anche il primo Campionato tricolore, vinto da Ravenna, che iniziò così l’epopea della Robur di Angelo Costa, uno dei padri della pallavolo italiana. Fu in provincia, negli oratori e nei dopolavoro ferroviari, che questo sport conobbe il suo impulso più forte. Oltre a Ravenna, i poli principali furono quasi tutti in Italia settentrionale: Alessandria prima, Parma poi. Quando salì alla ribalta anche Modena, l’Emilia-Romagna diventò la regione leader.
Nel 1948 a Roma si celebrò il primo Campionato Europeo per squadre nazionali, mentre il primo Mondiale vide la luce nella stagione successiva a Praga. L’Europa orientale assunse sempre più il ruolo di guida tecnica del movimento mondiale; fra il 1957 e il 1958 in Cecoslovacchia fu inventato il bagher (leggenda vuole che a pensarlo sia stato un giocatore a cui mancavano alcune dita delle mani e che quindi aveva difficoltà con il palleggio), una vera e propria svolta nella pallavolo moderna, che nel 1964 debuttò alle Olimpiadi di Tokyo.
A livello internazionale intanto si andava affermando con sorprendente velocità il Giappone. A metà degli anni Settanta s’impose all’attenzione del mondo la Polonia maschile, mentre a livello femminile si aprì una nuova frontiera, Cuba.
Ai Mondiali di Roma del 1978 la nazionale italiana (allenata da Carmelo Pittera) arrivò inaspettatamente al secondo posto. A quell’argento seguì la prima vera esplosione di popolarità della pallavolo nel nostro paese. La mancanza di risultati internazionali negli anni successivi relegò nuovamente il volley tra le discipline condiderate propedeutiche ad altri sport. In campo nazionale la pallavolo sbarcò finalmente pure nelle metropoli. Torino e Roma scoprirono che anche nelle grandi città era possibile vincere uno scudetto.
Fu comunque la provincia a mantenere le redini dello sviluppo tecnico e organizzativo. Tra le città meridionali si affermò Catania (anche qui con Carmelo Pittera) in ambito sia maschile sia femminile. Dal punto di vista tecnico si stava entrando in una nuova fase: presero piede le battute in salto, e l’aspetto fisico (sia come altezza sia come prestanza atletica) risultò tutt’altro che secondario nella scelta dei giocatori. Si capì che qualcosa stava cambiando radicalmentee nel momento in cui la nazionale statunitense, costruita da Doug Beal a metà degli anni Ottanta pensando ai Giochi di Los Angeles, diventò un punto di riferimento. Il dettame ‘egualitario’, secondo cui ogni giocatore doveva saper fare tutto, fu interamente messo in discussione con la specializzazione dei ruoli: i due schiacciatori furono incaricati di ricevere la palla, mentre i centrali ricevettero compiti specifici a muro e in attacco. Il campo diede ragione agli sperimentatori americani, che potevano contare su interpreti di valore assoluto come Karch Kiraly (nel 2001, insieme a Lorenzo Bernardi, premiato a Buenos Aires come giocatore del secolo). La squadra statunitense raggiunse così un ottimo livello conquistando l’oro alle Olimpiadi del 1984 e 1988.
Nel 1989 Julio Velasco, allenatore argentino reduce da quattro scudetti con la Panini Modena, divenne commissario tecnico della squadra italiana portando la nazionale a una lunga serie di successi in campo europeo e mondiale. Nella prima metà degli anni Novanta, sull’onda dei successi della nazionale guidata da Velasco, la pallavolo si conquistò l’interesse e l’attenzione del grande pubblico. Fu così che le squadre italiane vissero un periodo favorevole grazie all’interesse e all’impegno di gruppi economico-finanziari (Benetton, Ferruzzi) che riuscirono in quegli anni a portare in Italia molti fuoriclasse.
Dal 1994 Rubén Acosta Hernández, il presidente messicano della Federazione mondiale, eletto dieci anni prima, iniziò a sconvolgere il gioco dalle fondamenta cancellando regole che sembravano intoccabili. Nel 1988 era già stato inserito il tie-break (nel quinto set ogni azione valeva un punto) e nel 1994 il consesso della Federazione approvò una regola che venne considerata rivoluzionaria: si sarebbe potuto colpire la palla con qualsiasi parte del corpo (perciò, anche calciarla). Passarono quasi inosservati l’allargamento della zona di servizio e altre norme di minore impatto. Si studiarono strade sempre nuove per coinvolgere il maggior numero di atleti possibile. Anche il vecchio concetto del 6 contro 6 crollò sotto la spinta riformatrice di Acosta. Adesso, con il libero, si sarebbe potuto giocare in 7: il nuovo ruolo risultava adatto a un atleta non alto, ma che doveva essere scattante ed estremamente reattivo, con il compito di difendere e ricevere. Acosta – che nel frattempo aveva portato anche il beach volley alle Olimpiadi (a livello dimostrativo a Barcellona nel 1992 e a quello ufficiale ad Atlanta nel 1996) – puntò decisamente sulla diffusione della pallavolo in televisione. A tale scopo furono introdotti i cosiddetti tempi di riposo tecnici, sospensioni destinate alla trasmissione di messaggi pubblicitari. Nel 1998 Acosta, per abbreviare le partite e suscitando varie proteste, eliminò il cambio palla assegnando a ogni azione un punto con il cosiddetto rally-point system: se il vecchio sistema era una garanzia per le squadre più forti, il sistema ‘ogni-azione-un-punto’ inserì il fattore dell’imprevedibilità, prima sconosciuto, e avvicinò la pallavolo a molti altri sport. Fu deciso inoltre di giocare le gare sempre al meglio dei 5 set cambiando il punteggio di ogni parziale: non si doveva più arrivare a 15, bensì a 25.



La formula del torneo

Il campionato mondiale di pallavolo rappresenta in assoluto uno degli appuntamenti più prestigiosi di tutto lo sport internazionale; la prima edizione del torneo maschile fu disputata a Praga nel 1949, quella femminile a Mosca nel 1952. Le 24 rappresentative in gara nella rassegna attualmente in corso (la n° 16, in chiave maschile) costituiscono la crema di un movimento complessivo che comprendeva in avvio ben 218 squadre.
La formula dei campionati mondiali di pallavolo può apparire in un primo momento complicata, in realtà aggiunge un pizzico di incertezza e di variabilità, tipiche della dimensione tecnica di questo sport. Nel primo turno le 24 squadre partecipanti vengono divise in quattro gironi, ognuno dei quali, detto ‘poule’ (A, B, C, D), conterà dunque sei squadre, che si affronteranno ‘all’italiana’ (o, se si preferisce, con il ‘round robin’, ossia ognuna incontra tutte le altre), ricavando due punti per ogni vittoria e un punto per ogni sconfitta. Gli incontri di ogni poule si svolgeranno in una località distinta (A a Saitama, B a Fukuoka, C a Nagano e D a Sendai). La classifica così stilata in ogni girone promuoverà le prime quattro piazzate al secondo turno (in caso di parità di punti, vige il criterio del rapporto punti fatti/punti subiti, utilizzabile, eventualmente, anche nei turni successivi). Le sedici squadre superstiti saranno ora divise in due gruppi, chiamati per comodità E ed F (Sendai e Hiroshima le rispettive sedi): a ognuno di essi accedono due gruppetti di quattro squadre, tutte provenienti da due gironi iniziali: per intenderci, le prime quattro classificate del girone A, insieme, e le prime quattro classificate del girone D, sempre insieme, accederanno al gruppo E; e analoga composizione avverrà nel gruppo F, che comprenderà tutte e quattro le nazionali provenienti dalla poule B e tutte e quattro le promosse dal girone iniziale C. Questo comporta che nei nuovi gruppi, E ed F, ogni squadra avrà sette avversarie, di cui tre, per così dire, già conosciute (e affrontate) nel primo turno, e quattro nuove di zecca. Le partite di ogni squadra avverranno solo contro queste ultime, mentre le tre squadre già incontrate non saranno nuovamente affrontate e, ai fini della classifica, varrà il risultato conseguito nel turno precedente. Stilata in tal modo la classifica dei gruppi E ed F passeranno in semifinale le prime due di ciascun gruppo, che si affronteranno a chiasma (la prima di un gruppo contro la seconda dell’altro e viceversa) con la formula dell’eliminazione diretta: chi vince va in finale, chi perde accede alla finale per il 3° e 4° posto contro l’altra semifinalista sconfitta. La sede sarà Tokyo, in impianti diversi. A proposito di finali ‘di consolazione’, va anche detto che a ogni turno, compreso il primo, le squadre di volta in volta bocciate danno vita a gironi che, a partire dal basso, stilano una classifica di tutte le partecipanti al torneo.


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00domenica 7 gennaio 2007 21:06
A1, 12a giornata

Bre Banca Cuneo-Lube Banca Macerata 3-2 (25:18; 19:25; 25:23; 19:25; 18:16)

Antonveneta Padova-Copra Berni Piacenza 1-3 (23:25; 21:25; 25:23; 12:25)

(giocata sabato) Tonno Callipo Vibo Valentia-M.Roma Volley 0-3 (24:26; 22:25; 22:25)

Prisma Taranto-Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 3-2 (21:25; 26:24; 25:22; 24:26; 15:11)

(giocata sabato) Itas Diatec Trentino-Maggiora Latina 1-3 (25:27; 27:25; 23:25; 24:26)

Cimone Modena-Sisley Treviso 2-3 (20:25; 27:29; 25:22; 25:22; 7:15)
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00sabato 20 gennaio 2007 17:48
Girone di ritorno al via
Apre Perugia-Padova, tutti all'inseguimento della capolista Cuneo

Via al girone di ritorno: tutti all'inseguimento di Cuneo. Alcuni alla ricerca di riscatto, che significa rientrare nelle prime otto, dopo l'esclusione dalla Coppa Italia, rimanere out da quel gruppo anche alla fine della regular season costerebbe troppo, in fatto di risultati preventivati a inizio stagione, in chiave economica. A iniziare dai campioni in carica di Macerata.

Stesso discorso per Perugia, che sarà protagonista dell'anticipo del sabato, sulla carta abbordabilissimo, visto che l'Antonveneta Padova, avversario di giornata, ha conquistato finora solo tre vittorie. All'andata fu 3-2 in trasferta per gli umbri.

Domenica pomeriggio big match a Roma, dove la vera sorpresa stagionale e cioè la squadra capitolina ospita la vera delusione: la Lube Banca Marche.

La squadra più delusa e deludente del campionato sarà protagonista del big-match della giornata a Roma, contro la vera sorpresa di questa stagione anomala.

Proprio a Macerata, nell'esordio degli uomini di De Giorgi e Serniotti arrivò il risultato più imprevedibile di tutti. 3-0 per Roma che pian piano nel corso del girone d'andata ha dimostrato di essere stata assemblata con grande attenzione dalla dirigenza e di essere una squadra competitiva e organizzata. La stanchezza degli uomini reduci dall'estate di World League e dal Mondiale è il problema che deve essere risolto in casa marchigiana.

La capolista Cuneo va a Verona senza troppi patemi d'animo, vista la difficoltà della squadra scaligera, sebbene vincente (per la prima volta) nell'ultimo match, che ha Gato infortunato e perso Bernardi. A proposito: rinviato il suo esordio a Montichiari. Il suo infortunio patito a Perugia non è ancora recuperato. Sarà in panchina nella sfida della sua nuova squadra, la Gabeca Montichiari, al Palageorge, contro Piacenza. Match bellissimo, si può pronosticare, sotto il profilo dello spettacolo.

Sulla carta non difficili gli impegni casalinghi di Modena e Treviso, rispettivamente contro Vibo Valentia e Latina. Infine il positicpo, il Monday night, tra Taranto e Trento, che all'andata vide vincere, a sorpresa, i ragazzi di Di Pinto, al Palatrento


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00sabato 20 gennaio 2007 17:49
Serie A1 F, Perugia in scioltezza
Nessun problema per Perugia a Forlì

Pallavolo, Serie A1 femminile, 8a giornata: Forlì-Perugia 0-3 (19-25, 17-25, 15-25)


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00sabato 20 gennaio 2007 17:50
Giani si siede in panchina
Andrea Giani entra nello staff federale

Andrea Giani è il nuovo vice allenatore della Nazionale juniores maschile guidata da Luigi Schiavon
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00domenica 21 gennaio 2007 16:17
A1 maschile, Perugia batte Montichiari 3-1
Il risultato dell'anticipo di serie A1 maschile

Vittoria per la Rpa Perugia che ha sconfitto 3-1 Padova (25-19, 25-19, 33-35, 26-24 i parziali) al termine di un incontro molto combattuto, soprattutto nel corso degli ultimi due set; il match, valido, per l'anticipo della prima giornata di ritorno della serie A1 maschile di pallavolo consente agli umbri di salire a quota 22 punti in classifica, provvisoriamente al sesto posto e dunque in perfetta media per l'accesso ai playoff.


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00domenica 4 febbraio 2007 13:11
Roma caput mundi
Dopo il turno di Champions League, torna la pallavolo italiana con la terza giornata di ritorno di Serie A. Due le partite da seguire con attenzione: il match tra Roma, capolista a sorpresa, e Piacenza e la sfida salvezza tra Verona e Vibo

Una stagione che a Roma difficilmente dimenticheranno. E" vero, questa società, risorta come la Fenice dalle proprie ceneri, ancora non ha vinto nulla di concreto. Ma di soddisfazioni se n"è tolta tante. Iscritta dopo 4 anni di assenza al campionato di massima serie, Roma, guidata dallo splendido Mastrangelo, ha guadagnato il primo posto in classifica. In primo posto da dividere con la corazzata Treviso, ma pur sempre un primo posto, guadagnato grazie ad una società in grado di creare subito una squadra competitiva, grazie a Roberto Serniotti che ha lavorato in maniera perfetta, grazie ad un gruppo unito che ha saputo dare lezioni di grande volley anche a Cuneo.

Domenica Roma sarà impegnata in un match tutto da scoprire contro Piacenza, l'altra grande sorpresa di questa stagione. Il 3-0 dell'andata a favore degli emiliani è un risultato che poco può dire sulla reale condizione e competitività dei due team.

Roma e Piacenza sorprendenti, come sorprendente, in negativo, è Macerata. Fuori dalla Coppa Italia, sconfitta in Champions, i campioni d'Italia in carica stanno attraversando un momento di profonda crisi. Solo 18 punti in classifica e una partita, quella contro Latina, che assomiglia terribilmente ad uno scontro salvezza.

Non assomiglia ad uno scontro salvezza, ma ad una vera e propria partita per la vita quella che giocheranno Verona e Vibo. 2 vittorie e 13 sconfitte per loro e un campionato assolutamente in salita.

Non è certo migliore la situazione di Padova che domenica sarà ospite di Treviso. Derby veneto dal risultato quasi scontato. E questo campionato ci ha insegnato che il "quasi" è d'obbligo.

L'altra grande del nostro campionato, Cuneo, sarà ospite dei pugliesi di Taranto, formazione entrata d'autorità tra le otto protagoniste della finale di Coppa Italia.

Chiudono la 3° giornata di ritorno Montichiari-Latina e Perugina-Trentino.


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00domenica 4 marzo 2007 19:51
La Sisley Treviso batte 3-0 Roma e vince la Coppa Italia

Una stratosferica Sisley, guidata dall'egiziano Ahmed Abdallah e dal brasiliano Endres Gustavo, si aggiudica la finale di Coppa Italia battendo per 3-0 Roma. 25-20, 25-22, 13-25 il conteggio dei parziali.
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00domenica 1 aprile 2007 16:19
Lube, sfuma pure il podio
MOSCA (Russia), 1 aprile 2007 - La Dinamo Mosca si aggiudica con merito il terzo posto battendo una Lube ancora sotto shock per l'eliminazione in semifinale di Champions League e con poca voglia di lottare. Continuità di gioco e un muro irresistibile sono state le armi messe in campo dai russi. La "finalina", in fondo, serve solo a girare il coltello nella piaga e a ricordare alla Lube quello che poteva essere e che invece non è stato. Sullo sfondo un malessere generale che attanaglia ancor più l'ambiente alla luce della peggior stagione in A1 dei biancorossi.

RIMPIANTI - Aria di cambiamenti o di un'autentica "rivoluzione" (ma la Russia in questo c'entra poco...) che dovrebbe scattare già alla fine di questa incolore annata. Sembrano davvero pochi coloro che si salveranno da un'autentica epurazione da cui dovrà poi nascere la nuova Lube. "Abbiamo fatto il possibile, ma quando la gara è salita di tono, alle prime difficoltà abbiamo mostrato quelli che sono i nostri limiti di un po' tutto l'anno" ha chiosato un Ferdinando De Giorgi che ha trascorso una notte insonne ripercorrendo l'incredibile trama della semifinale coi tedeschi gettata alle ortiche. Il veterano Corsano, guardando indietro, non sa proprio darsi pace. "Sabato avevamo la finale in pugno e l'abbiamo mancata: poi con i russi ci abbiamo provato ma era difficile: dopo quella sconfitta, la delusione è stata grandissima".

ARENA PIENA - Con la Dinamo in campo l'Ice Sport Arena è incredibilmente pieno per la finale di consolazione. Mosca e Macerata onorano l'impegno mandando in campo i sestetti titolari. L'equilibrio iniziale si spezza quasi subito: un paio di errori della Lube lanciano i russi sull'8-6, poi è Kaziyski da seconda linea ad aumentare il vantaggio. Macerata si aggrappa a Paparoni ma non basta: la Dinamo viaggia su un rassicurante 17-11 preludio alla facile affermazione nel set. Partenza rabbrividente per Macerata nel secondo: un 4-1 che costringe De Giorgi a chiamare time-out. Mosca tiene in mano le redini della gara al cospetto di una Lube che pare stare in campo solo perché obbligata dal protocollo. Allora dentro Monopoli ed Herpe per Sintini e Dennis e Macerata ha un'impennata che la riporta a ruota dei padroni di casa (11-10).

PALLA SU PALLA - Lube che ora se la gioca alla pari, palla su palla, con la Dinamo: biancorossi capaci nel finale di annullare due palle set agli avversari prima di arrendersi alla schiacciata vincente di Kuleshov. Buon inizio del terzo parziale per Macerata avanti 8-5: ma è sempre il muro l'arma micidiale dei russi, capaci di azzerare lo svantaggio e rientrare prepotentemente in gara. Poi black out della Lube che spreca ancora tre punti di vantaggio, subisce un parziale di 7-0 dalla Dinamo che vola sul 18-14 e va a chiudere tra gli applausi dei suoi tifosi.
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00domenica 15 aprile 2007 18:06
MILANO, 14 aprile 2007 - Scattano i playoff di serie A1: Treviso batte a fatica Perugia, Roma ha meno problemi contro Taranto. Domenica Cuneo-Trento e Piacenza-Modena.
Treviso-Perugia 3-2 (25-16, 22-25, 25-16, 26-28, 16-14)
di Emanuele Sprinello
Treviso vince gara 1, ma soffre una Perugia che arriva vicina al colpaccio. Il Sisley recupera Vermiglio ma rischia di perdere Farina, infortunatosi nel finale del quarto set per una slogatura alla caviglia sinistra. Nel primo set Treviso domina, è la battuta (4 ace) a scavare un solco che sul 21-12 diventa profondissimo grazie a Gustavo che trova il +9 proprio con il servizio. Al resto ci pensano Fei e Papi (5 punti a testa) con i ragazzi di Zanini già con la testa al secondo set. Dopo il cambio di campo infatti l’Rpa registra la ricezione, mettendo il proprio palleggiatore Sottile in grado di innescare Swiderki ma soprattutto Stokr (6 punti), infermabile dal muro veneto. Il vantaggio ospite arriva a +5 (17-12) con Treviso fino a -1 (20-21) prima della chiusura di Stokr, ma il Sisley ha sulla coscienza ben 11 errori punto. L’inizio del terzo set sembra una prosecuzione del precedente ma sull’8-4 Perugia si blocca e Treviso piazza un 12-3 che ribalta l’andamento della sfida. Nel quarto la gara è equilibrata: Treviso, con in campo Horstink per Novotny, scappa 12-9, poi avanza Perugia 18-15, fino al finale in cui Treviso perde Farina, e non riesce ad evitare il tie break. Novotny sostituisce il libero, e Papi trascina i suoi fino al cambio di campo, 8-4. Poi il ritorno di Perugia, 10-9. Non c’è spazio per i deboli di cuore, chiude Gustavo (16-14), mvp a muro su Lebl. Martedì si va a Perugia, gara2, già decisiva.
M. Roma-Taranto 3-1 (25-19, 24-26, 25-19, 31-29)
di Valeria Benedetti
Roma si aggiudica il primo round dei quarti dei playoff battendo una Taranto mai doma. Primo set a senso unico. Si temeva la battuta di Taranto ma è Roma a fare male e non solo a servizio. Anderson, spento, passa poco, Granvorka anche meno (11% in attacco). I padroni di casa sfoggiano un gioco veloce e preciso che non lascia scampo. 8-4, 16-10 la progressione che chiude il set. Pronti via: nel secondo Taranto è 4-0 con tre ace consecutivi di Felizardo e un muro. Roma deve ricominciare con pazienza contro un Taranto che ritrova gioco e fiducia. I padroni di casa trovano il break giusto (5-0) che li riporta 13-13 e poi il sorpasso con Savani sul 21-20, ma è la Prisma che aggancia il primo set ball e poi chiude su una pipe di Savani fischiata fuori (e molto contestata). Parte più equilibrato il terzo: Roma fatica in ricezione, Taranto cala un po’ in attacco. I neroverdi trovano il primo break, prima con Kooistra e poi con Hernandez a servizio (16-12). E con Anderson fuori per un problema al ginocchio Roma dilaga e chiude. Nel quarto Di Pinto gira la squadra: Granvorka opposto e Castellano in diagonale con Patriarca. E la partenza è di marca tarantina. Granvorka protagonista porta la Prisma in vantaggio 10-7, ma Roma non molla. Molteni e Savani si esibiscono in colpi spettacolari e i capitolini agganciano a 14. Il punto a punto continua fino alla fine. Ci vogliono tre palle set per Taranto e quattro per Roma per chiudere la gara.

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00sabato 21 aprile 2007 16:04
MILANO, 18 aprile 2007 - Piacenza vince anche gara-2 e vola in semifinale, mentre Cuneo riesce a restituire la sconfitta a domicilio a Trento e rinvia il verdetto a gara-3. Questi gli esiti delle due gare dei quarti giocate questa sera.
La Copra Berni Piacenza ha battuto 3-1 (25-21, 17-25, 27-25, 27-25) il Cimone Modena, bissando il successo (3-0) di gara-1 e conquistando così il biglietto per la semifinale. Piacenza dovrà però attendere domenica per conoscere l'avversaria, perché la Bre Banca Lannutti Cuneo ha battuto 3-2 (25-20, 26-24, 36-38, 19-25, 15-8) in trasferta l'Itas Diatec Trentino in gara-22 dei quarti, riportando la serie in parità. Domenica terza e decisiva partita in casa dei piemontesi.
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00sabato 2 giugno 2007 16:36
World League, l'Italia parte bene
FIRENZE, 1 giugno 2007 - E’ dell’Italia il primo match azzurro di questa World League. Ma che fatica per battere una Francia irriducibile, costruita sulla solita grande difesa e su un muro che ha spesso, anche troppo, impedito ai nostri martelli la soddisfazione del punto. Due set ottimi dell’Italia, imperniata sul nuovo asse Mattera-Gavotto. Poi la difesa dei francesi, con un sestetto cambiato rispetto al via, riporta sotto i nostri avversari. Mattera, all’esordio in azzurro, va in tilt: palle basse, lente e prevedibili che condannano Gavotto al massacro. Non basta la verve difensiva di Savani, sarà il nostro match-winner e di Cernic, uomo ovunque. La Francia risale 2-1, complice un vistoso errore di un segnalinee (italiano) sul 20-22. Muro francese di Kieffer su attacco di Savani dato dentro, ma era fuori. Poi nel 4° c’è il crollo anche mentale degli azzurri, in balia dei transalpini. Ma il carattere di questa nuova Nazionale emerge nel 5° set, condotto sempre avanti. La Francia ci agguanta a 13, poi conclude una doppietta superba di Savani e un muro di Sala su Samica. Domenica alle 19 rivincita a Livorno.

ITALIA-FRANCIA 3-2 (25-20 25-20 22-25 14-25 17-15)

ITALIA: Mattera 1, Mastrangelo 8, Savani 23, Gavotto 17, Sala 8, Cernic 17. Libero: Farina. Nuti, Paparoni, Perazzolo 2. Non entrati: Cisolla, Tencati. All. Montali.
FRANCIA: Slavev 5, Vadeleux 1, Granvorka 13, Pujol 7, Samica 16, Kieffer 10. Libero: Exiga. Kapfer, Rouzier 1, Geiler 11, Montmeat 14. Non entrati: Le Marrec.

ARBITRI: Hobor (Hun) e Zenovich (Rus).
NOTE: spettatori 6300. Durata set: 24, 27, 28, 23, Italia: bv 4, bs 15, m 6, e 11. Francia: bv 3, bs 9, m 14, e 17.
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00sabato 16 giugno 2007 11:37
Gli Usa respingono l'Italia
CHICAGO, 16 giugno 2007 - Esordio da dimenticare per l'Italia nella doppia sfida contro gli Stati Uniti valida per il gruppo B di World League. Nella prima delle due gare in casa degli americani, gli azzurri, privi di molti titolari, dopo essersi trovati in svantaggio per 2-0, spinti dagli ingressi di Perazzolo e Piscopo hanno tentato la rimonta, vincendo il terzo set e arrivando a un passo dal tie-break prima di arrendersi per 3-1 (25-21, 25-21, 25-27, 29-27).

REAZIONE - Come già accaduto in Giappone, la squadra azzurra ha iniziato la gara in sordina, non ha ricevuto al meglio e questo ha reso problematico il cambio palla. Dal terzo set in poi il match ha cambiato volto, la sicurezza dei padroni di casa è diminuita e l'Italia ha saputo imporre il suo gioco. Gli azzurri, stringendo i denti, hanno portato a casa 27-25 il terzo parziale, annullando anche un match point con un bel muro di Paparoni. Nel quarto Cisolla e compagni sono stati a lungo in vantaggio e hanno dato la sensazione di potersi imporre. Purtroppo non hanno concretizzato il contrattacco del possibile 16-10 e sono stati rimontati.

RIMONTA INCOMPIUTA - Gli Usa, con Priddy e Gardner in evidenza, sono arrivati al match point (25-24) ma gli azzurri con un'ultima vampata hanno capovolto ancora la situazione, hanno avuto altre due palle per arrivare al tie-break (tre in tutto) prima di cedere. Montali ha mandato in campo Mattera in regia, Gavotto opposto, Tencati e Sala centrali, Paparoni e Cisolla martelli, Farina libero. Nel secondo set è stato inserito Perazzolo, nel corso del quarto Piscopo, rispettivamente al posto di Gavotto e Sala. Proprio l'ingresso dei due giovani ha contribuito alla rimonta incompiuta. Bene anche Mattera in regia e Paparoni di banda. Il successo permette agli Usa di allungare ancora in classifica (5 vittorie e 2 sconfitte il bilancio attuale) e rendere quanto mai importante il match di questa sera (inizio alla mezzanotte italiana).
lella84
00domenica 17 giugno 2007 12:52
Crollo Italia, Final Six addio
CHICAGO, 17 giugno 2007 - L’Italia cede anche la seconda partita e vede ormai affievolirsi la possibilità di qualificarsi per le Final six della World League. Si tratta della quarta sconfitta su sei partite sin qui giocate per gli azzurri, che ora fin dal prossimo week-end a Parigi con la Francia sono costretti a vincere.

TEGOLA - L’ennesima tegola per la squadra azzurra era arrivata ancora prima dell’inizio del match, con il libero Alessandro Farina costretto a dare forfait a causa di un attacco di labirintite. Lo ha sostituito Paparoni.

SPRECHI - Con una formazione improvvisata gli azzurri hanno alternato sprazzi di buon gioco con errori dovuti a precipitazione, come nel finale del secondo set, quando non hanno sfruttato tre occasioni per raggiungere 1-1, o nella parte centrale del terzo quando hanno vanificato il vantaggio di due lunghezze (19-17).

DEBUTTI - Gli Stati Uniti sono scesi in campo con questa rotazione: Priddy, Millar, Stanley, Salmon, Hoff, Hansen, Lambourne (L). Debutto in campo in una manifestazione ufficiale per i giovani azzurri Matteo Martino e Cosimo Piscopo.

USA-ITALIA 3-0 (25-19 30-28 25-23)

USA: Stanley 18, Salmon 8, Millar 5, Hansen, Priddy 13, Hoff 9. libero: Lambourne. Gardner, Lee 5. Non entrati: Taliaferro, Rooney, Polster. Allenatore: McCutcheon.
ITALIA: Mattera 3, Savani 12, Tencati 3, Perazzolo 6, Cisolla 9, Piscopo 4. Libero: Farina (Paparoni). Gavotto 10, Martino 1, Sala 2. Non entrati: Nuti. All. Montali.
ARBITRI: Karampetsos (Grecia) e Sokollu (Turchia).
NOTE: spettatori 2500. Durata set: 24, 32, 28. Totale 1h24. Stati Uniti: battute vincenti 4, sbagliate 10, muri 10, 2linea 7, errori 10. Italia: bv 0, s 8, m 4, 2l 8, e 9.
lella84
00domenica 12 agosto 2007 17:18

L'Italia chiude nel migliore dei modi l'ultima giornata della seconda settimana di World Grand Prix: battuta a Hong Kong la Cina. Reduci dal successo sulla Repubblica Dominicana, le azzurre si sono imposte sulle padrone di casa per 3-2 dopo un'ora e 40 minuti di gioco con i parziali di 25-21, 20-25, 14-25, 25-20 e 15-12. Sugli scudi oggi Taismary Aguero, 20 palloni messi a terra, uno in più di Serena Ortolani. Buone prestazioni anche per Gioli (13), Fiorin e Barazza.

"Siamo contenti di aver chiuso con una vittoria il nostro WGP ad Hong Kong, soprattutto contro un avversario forte come la Cina. Questo risultato ci aiuta a fare il punto della situazione sul nostro miglioramento finora e sugli ulteriori passi che dovremo compiere per arrivare alla Final Six" ha dichiarato il ct Barbolini a fine match "Sapevo che sarebbe stata una partita dura e, nonostante ci alleniamo da sole cinque settimane, questa vittoria è un grande regalo che ci siamo fatti: sapevamo che se fossimo riusciti a servire bene e a passare con continuità, anche la Cina sarebbe stata alla nostra portata. La battuta è stata la chiave anche nel terzo set, vinto dalla Cina proprio perchè noi siamo mancati al servizio; un errore che non abbiamo ripetuto nel prosieguo della partita. Non ci sono comunque dubbi sul valore del nostro avversario: sebbene con tante nuove leve, la Cina è ancora tra le favorite per le Olimpiadi del 2008. Dal canto nostro dovremo lavorare molto per ragiungere la qualificazione e giocare al massimo nei prossimi tornei per ottenere un buon ranking mondiale."

Con un bottino di 4 successi e 2 sconfitte l'Italia porta a 10 punti il bottino della classifica generale, terza alle spalle di Russia (11) e Brasile (10). Prossimo appuntamento con il World Grand Prix dal 17 agosto al 19 agosto: l'Italia giocherà a Taipei contro le padrone di casa, il Brasile e la Repubblica Dominicana.

eurosport.it


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00sabato 18 agosto 2007 15:56
World Grand Prix - Missione compiuta


Archiviato il pericolo tifone, che aveva costretto gli organizzatori a posticipare l'incontro di un paio d'ore, l'Italia ha spazzato via la Repubblica Dominicana con il risultato finale di 3-1 conquistando così il sesto successo nel torneo, successo che vale alle azzurre la qualificazione alla Final Six del Grand Prix.

Una buona Italia quella scesa sul parquet di gioco con la Fiorin e la giovane Vitez titolari a sostituire la Secolo e l'Ortolani. Nel primo set l'Italia mette in mostra tutta la sua tecnica riuscendo a chiudere il parziale sul 25-21, costringendo le dominicane a sbagliare più del solito. Errori che si ripercuotono anche nel secondo set, durante il quale le avversarie delle azzurre non rieascono a reagire al bel gioco delle ragazze di Barbolini. Il parziale si chiude sul 25-19.

La crisi delle repubblicane dura poco e nel 3° set le ragazze di Cruz trovano la reazione vincente. I tanti muri vincenti (ben 16) delle Caso e compagne, piega momentaneamente le speranze delle azzurre che perdono il parziale col punteggio di 23-25.

Ma è solo un momento, una grande Aguero (ben 18 punti per lei) tiene in piedi la sua squadra che chiude set e partita sul 25-16 e si qualifica per le Finale Six. Domenica le azzurre scenderanno in campo contro il Brasile, ma la testa, si sa, sarà già in Cina...

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00domenica 19 agosto 2007 16:17
World Grand Prix - Le qualificate

L'Italia ha concluso nel migliore dei modi la fase preliminare del World Grand Prix, battendo 3-1 il Brasile, unica nazionale imbattuta fino ad oggi. Ad onor del vero, va detto che questa vittoria ha poca importanza ai fini del torneo, in quanto entrambe le selezioni avevano già centrato l'obiettivo Final Six. Ora Barbolini vuol vedere se questa vittoria è figlia di un momento di pausa preso dalle sudamericane o se il giovane gruppo a sua disposizione è competitivo anche ai massimi livelli.

E per scoprirlo, il ct azzurro non dovrà attendere troppo tempo visto che il 22 agosto a Ningbo, Cina, avranno inizio le Final Six del World Grand Prix. L'Italia ritroverà il Brasile, ma non è solo il Brasile a far paura. Anche la Polonia, infatti, dopo un inizio contraddistinto da più ombre che luci, ha dimostrato di aver raggiunto un ottimo traguardo di preparazione, riuscendo ad aggiungere ad una notevole potenza fisica anche quella tecnica indispensabile per far bene.

Chi, invece, non ha pienamente convinto è stata la Russia che ha faticato più del previsto nella fase preliminare del torneo. Probabilmente, meccanismi di gioco non perfettamente oliati hanno complicato il cammino. Nessun problema, invece, per l'Olanda che, con 15 punti, sei vittorie e 3 sconfitte è la quinta qualificata. Grande delusione per Cuba che chiude al 6° posto la fase preliminare e deve abbandonare il torneo. Resta da valutare l'incognita Cina. Le padrone di casa, infatti, non particolarmente dotate fisicamente, fanno del loro carattere e della loro agilità l'arma vincente.

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00martedì 21 agosto 2007 12:00
World Grand Prix: l`Italia parte in pole position

L`Italia e` tra le sicure favorite del World Grand Prix. La delegazione azzurra nel frattempo ha raggiunto Ningbo, in Cina, dove da mercoledi` disputera` la fase finale. Con Massimo Barbolini ci sono: Lo Bianco, Barazza, Fiorin, Aguero, Guiggi, Ortolani, Croce, Arrighetti, Vitez, Secolo, Dall`Igna e Stufi. L`Italia affrontera`, con il metodo del round robin, Cina, Brasile, Russia, Olanda e Polonia.


Tranne le prime due nazionali, le altre saranno tra le protagoniste dei prossimi Europei, in programma dal 20 al 30 settembre, importanti per la qualificazione alla Coppa del Mondo (in Giappone a novembre), che a sua volta lascia i primi pass per le Olimpiadi di Pechino 2008. Barbolini e` ottimista, adesso pero` l`ultima parola spetta al campo.


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00giovedì 23 agosto 2007 11:58
World Grand Prix - Bene Olanda e Brasile


L'Olanda si aggiudica al tie-break la sfida con la Cina nel World Grand Prix di volley. Le orange portano a casa il primo parziale 28-26 dopo aver annullato una palla set delle cinesi. Nel secondo parziale saranno addirittura due le occasioni di aggiudicarsi il parziale fallite dalle cinesi. Sotto 2-0 le padrone di casa reagiscono: la Cina vince i due successivi set col punteggio di 25-23, ma quando l'inerzia sembra definitivamente svoltata, lOlanda ritrova muri ed efficacia al servizio chiudendo con un eloquente 15-8.

Esordio vittorioso del Brasile nella Final Six del Grand Prix. Nella prima sfida della poule conclusiva che si disputa in Cina a Ningbo, le sei volte vincitrici del torneo hanno sconfitto la Polonia in tre set, 25-21, 25-21, 25-17. L'avvio è stato favorevole alle polacche che hanno condotto il primo set sino al secondo time-out tecnico, ma dal 16-12 hanno subìto un parziale di 13 a 5, dal quale non si sono più riprese.

Top scorer tra le verde-oro, Sheila, con 15 punti. In doppia cifra anche Paula, con 11, e Sassà con Per le est-europee, nove palle messe a terra da Anna Podolec.

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00venerdì 24 agosto 2007 16:02
World Grand Prix - Brasile e Polonia salutano


A Ningbo, in Cina, continua la marcia trionfante dell'Olanda. Le orange superano anche il Brasile al tie-break (25-19, 19-25, 23-25, 25-23, 8-15) e si confermano piacevole sorpresa della Final Six mettendo una seria ipoteca su uno storico primo titolo nel World Grand Prix, confermandosi in testa alla classifica a punteggio pieno. Arrivata alla fase finale da cenerentola, la squadra di Selinger rischia ora di fare il colpaccio. In attacco ottima prova di Staelens, autrice di 18 punti, e di Visser, fermatasi a 17, decisivo il lavoro della difesa e della ricezione efficiente con 65% contro il 51% brasiliano.

"Vincere contro uno dei team più forti al mondo è per noi un grande risultato. Abbiamo cominciato male, ma alla fine siamo riusciti a ribaltare l'incontro e a vincere. Se giochiamo al nostro livello, siamo una bella squadra da veder giocare. Sono grato e orgoglioso delle mie giocatrici: era da tempo che non riuscivamo a superare il Brasile. Speriamo di poter fare un ulteriore passo avanti acquisendo quella sicurezza tipica delle grandi squadre. Non pensiamo ancora alle nostre possibilità di vincere il titolo: la partita di domani (contro la Polonia, ndr) sarà comunque decisiva" ha dichiarato in conferenza stampa l'allenatore orange Avital Selinger.

Rimane comunque in corsa per il titolo la Russia che ha superato la Polonia in tre set in poco più di un'ora, cancellando matematicamente le speranze della squadra allenata da Bonitta: 25-11, 25-22, e 26-24 i parziali. A determinare la terza sconfitta consecutiva delle polacche una ricezione disastrosa (13% contro il 50%) che non ha certo giovato all'attacco (34% contro il 46%) dove invece sul fronte avversario si è fatta notare Alimova (56%, 17 punti), decisiva anche a muro (4).

"Sono felice della vittoria e soprattutto che per la prima volta il nostro palleggio ha funzionato bene" ha commentato Giovanni Caprara, ct della Russia "Spero possiamo mantenere questo livello anche nella partita di domani (contro la Cina, ndr)".

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00lunedì 27 agosto 2007 12:20
Volley: WGP, Italia chiude 3/a


L'Italvolley femminile chiude al 3/o posto la Final Six del World Grand Prix di Ningbo (Cina).

Vittoria finale per l'Olanda. Nell'ultima giornata le Azzurre del ct Barbolini sono state sconfitte 0-3 (21-25, 18-25, 19-25) dalla Polonia. Gli altri risultati: Olanda-Russia 3-2 (21-25, 25-18, 25-13, 20-25, 15-8) e Cina-Brasile 3-0 (25-21, 25-21, 25-13). Classifica finale: Olanda 10; Cina 8, Italia (1,004 q.p.) e Russia (0,0947) 4, Brasile e Polonia 2
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00domenica 9 settembre 2007 15:37
Europei 2007


Nel sabato delle Nazionali, l'unica Italia vincente è quella della pallavolo che vince 3-1 contro la Croazia nella seconda partita dell'Europeo di Mosca ...


(segue) it.eurosport.yahoo.com/09092007/45/europei-2007-ci-salva-vol...
lella84
00giovedì 13 settembre 2007 20:00
Europei 2007 - Chiusura in bellezza


Nel suo ultimo incontro dei deludenti Europei in Russia, l'Italia ha sconfitto al tie break la Polonia (25-23, 25-23, 26-28, 20-25, 15-9) e termina tra le prime sei, garantendosi almeno la qualificazione alla prossima edizione del torneo continentale

(segue) it.eurosport.yahoo.com/13092007/45/europei-2007-chiusura-in-belle...
chri619
00lunedì 17 settembre 2007 11:07
alla fine chi ha vinto? la spagna?
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00sabato 29 settembre 2007 22:16
Europei 2007 - E' finale!


L'Italia batte in semifinale la Russia e conquista l'accesso alla finale degli Europei femminili di pallavolo. Una partita straordinaria che le azzurre di Barbolini vincono per 3-0 con i parziali di 25-21, 25-22, 25-13. Domenica sfida decisiva per il titolo continentale contro la Serbia

(segue) it.eurosport.yahoo.com/29092007/45/europei-2007-finale.html
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00martedì 8 gennaio 2008 22:50
IZMIR (TURCHIA), 8 GEN - La Polonia ha battuto l'Italia 3-0 nel secondo incontro del torneo di pallavolo per la qualificazione olimpica: 25-20 26-24 25-21. Domani gli azzurri saranno costretti a battere la Spagna nel loro ultimo e decisivo match del girone A: solo una vittoria li lascerebbe in corsa per uno dei due posti in semifinale. La Spagna ieri ha battuto la Polonia e giovedi' affrontera' l'Olanda.

www.ansa.it/site/notizie/awnplus/sport/news/2008-01-08_108163...
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00martedì 8 gennaio 2008 22:51


BUENOS AIRES, 8 GEN - La squadra maschile di pallavolo del Venezuela si e' qualificata alle Olimpiadi di Pechino. E' la pria volta che partecipa ai Giochi. Il Venezuela guadagna la qualificazione grazie al successo per 3-1 sull'Argentina (FOTO), nella finale del torneo sudamericano. L'Argentina ha ancora un chance di qualificazione nel torneo intercontinentale che si terra' tra la fine di maggio ed i primi di giugno. A Pechino 2008 andra' anche la selezione femminile del Venezuela.

www.ansa.it/site/notizie/awnplus/sport/news/2008-01-08_108159...
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00mercoledì 9 gennaio 2008 21:43


(AGM-DS) - Milano, 9 gennaio - L`Italia di Anastasi e` fuori dal torneo di Smirne, ma puo` ancora sperare e tifera` per un successo di Spagna o Polonia. Non essendosi verificata una delle condizioni che potevano tenere in gioco gli azzurri nel torneo turco ovvero l`assenza di set vinti dalla Polonia contro l`Olanda, gli azzurri lasciano il torneo di Smirne dopo la sconfitta per 3-2 (25-21, 13-25, 19-25, 25-19, 15-12) patita contro la Spagna campione d’Europa in carica. Le ‘furie rosse’, che sono diventate campioni continentali proprio con l’attuale ct azzurro Andrea Anastasi in panchina, hanno ottenuto il successo al secondo match-point, in poco meno di due ore di gioco davanti a 400 spettatori.

La concatenazione di eventi prevista per evitare l`eliminazione dal torneo: l’Olanda che batte la Polonia per 3-0 e che la Spagna batta poi l’Olanda, sono sfumate subito dopo che i polacchi si sono aggiudicati il primo set nella partita contro la nazionale olandese. A questo punto all’Italia resta aperta una piccola porticina: successivamente al torneo di Smirne, ci saranno infatti altri tre tornei su base mondiale, ognuno dei quali assegnera` un posto ai Giochi per la squadra vincitrice, programmati dal 23 maggio all’8 giugno 2008. Ai tre tornei, che si svolgeranno in Germania, Portogallo e Giappone, parteciperanno tre squadre per l’Europa, ovvero le prime tre del ranking europeo fra le nazioni non ancora qualificate a Pechino. In questo ranking l’Italia e` quarta, ma davanti ha Polonia e Spagna. Se una delle due dovesse vincere il torneo di Smirne, gli azzurri diventerebbero automaticamente terzi del ranking europeo fra le squadre rimaste, e quindi automaticamente avrebbero diritto a partecipare a uno dei tornei primaverili previsti.
lella84
00mercoledì 9 gennaio 2008 21:44
L’Italia del volley maschile e` quasi fuori dalle Olimpiadi di Pechino 2008, sconfitta nel torneo preolimpico di Smirne. Fondamentale, in negativo, la sconfitta per 3-2 (25-21, 13-25, 19-25, 25-19, 15-12) patita contro la Spagna campione d’Europa in carica. Le ‘furie rosse’, che sono diventate campioni continentali proprio con l’attuale ct azzurro Andrea Anastasi in panchina, hanno ottenuto il successo al secondo match-point.in poco meno di due ore di gioco davanti a 400 spettatori.
Il tutto nell’ambito di un gruppo, quello A, che ormai vede gli azzurri sull’orlo dell’eliminazione. Perche` gli azzurri ottengano il pass per le semifinali del torneo di Smirne (solo vincendo il quale ci si qualifica ai Giochi di Pechino 2008) e` necessaria una concatenazione di eventi: ovvero gli azzurri devono sperare che l’Olanda batta la Polonia per 3-0 e che la Spagna batta poi l’Olanda. Un insieme di situazioni veramente difficile.
lella84
00domenica 25 maggio 2008 22:43
Anastasi ha scelto i 12 azzurri per il Giappone



Il CT azzurro Andrea Anastasi ha scelto i 12 giocatori che prenderanno parte al torneo di qualificazione olimpica. L`Italia sara` di scena in terra nipponica dal 31 maggio all’8 giugno. La squadra azzurra partira` oggi da Milano Malpensa alla volta di Tokio, dove fara` l’esordio sabato 31 proprio contro i padroni di casa. Nel torneo, che assegna un solo pass per Pechino 2008, sono presenti anche Corea, Australia, Algeria, Thailandia e Argentina, squadre che l’Italia affrontera` in quest`ordine.

Questo l’elenco completo dei convocati:
Palleggiatori: Meoni (Piacenza) e Vermiglio (Macerata).
Opposti: Fei (Treviso) e Gavotto (Montichiari).
Centrali: Birarelli (Trento), Bovolenta (Piacenza) e Mastrangelo (Roma).
Schiacciatori: Cisolla (Treviso), Martino (Milano), Paparoni (Macerata) e Zlatanov (Piacenza).
Libero: Mania` (Montichiari).
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