Storia di Lisey: S.King

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abarat
00martedì 21 novembre 2006 10:55





Com'è fatto il mondo segreto di uno scrittore strapremiato, adorato dal pubblico e dalla critica? Per venticinque anni Lisey è stata sposata al celebre Scott Landon. Un lungo, stupendo matrimonio con lui - un uomo meraviglioso ma complicato, con una tara nel sangue - e con l'universo dì lui, una dimensione proibita ai normali, piena di cose fantastiche ed esaltanti, ma anche letali; di forze che possono risanare o uccidere, in virtù di leggi incomprensibili; il rifugio di un artista geniale e precoce, un Eden vigilato da un serpente inesorabile. Laggiù ci sono colline viola, mari al tramonto, ombre vaganti, tombe, e la «pozza delle parole», cui attingere a piene mani per creare e illudere... Però ora Scott è morto e la vita di Lisey è uguale a quella di tante altre. Non siamo a Boo'ya Moon, bensì nel prosaico Maine, dove lei affronta il triste compito di svuotare il gigantesco studio del marito, con la sua mole di manoscritti. Un gesto innocente, ma che può scatenare le reazioni inconsulte di certi fan un po' particolari. E non è tutto. Impegnata da una parte a difendersi dagli assalti alla sua persona, Lisey si rende conto, su un altro fronte, di essere come una porta lasciata aperta su quell'altro mondo ai confini tra ragione e pazzia... già intravede - negli specchi, nelle superfici lucide - il muso dell'essere che ha popolato gli incubi del marito, che ora viene per lei... Lisey Debusher Landon non è una romanziere, ma sa che, guidata da una mano invisibile, adesso può scegliere di chiudere la partita scrìvendo la sua storia. Esplorando un argomento a lui caro, quello della creazione letteraria - mai disgiunta dalle tentazioni della follia e dal linguaggio segreto dell'amore - Stephen King si accosta in modo inedito ai temi di Misery, La metà oscura e Mucchio d'ossa, dando vita al contempo a una splendida storia. Best-seller negli Stati Uniti, un nuovo capolavoro del Re.

danzandosottolaluna
00venerdì 24 novembre 2006 18:29
“C’erano molte cose che non ti raccontavano della morte, aveva scoperto, e una delle principali era quanto ci voleva perché le persone che più avevi amato morissero anche nel tuo cuore. E’ un segreto, pensò, ed è giusto che lo sia, perché altrimenti chi vorrebbe legarsi a qualcun altro sapendo in anticipo quanto è difficile separarsene quando non c’è più? Nel cuore muore solo poco a poco, vero? Come una pianta quando parti per un viaggio e ti dimentichi di chiedere a un vicino di fare un salto qualche volta con il vecchio innaffiatoio ed è così triste...”

mi turba questa riflessione...
moltissimo. [SM=x515620]
fairy67
00venerdì 24 novembre 2006 21:53


Sì, Ade, è un concetto sul quale si potrebbero spendere notti intere, a confrontare esperienze, ricordi e dolori...

Lo leggerò presto [SM=x515519]
zzuccarata
00domenica 26 novembre 2006 19:39
Re:

Scritto da: danzandosottolaluna 24/11/2006 18.29
“C’erano molte cose che non ti raccontavano della morte, aveva scoperto, e una delle principali era quanto ci voleva perché le persone che più avevi amato morissero anche nel tuo cuore. E’ un segreto, pensò, ed è giusto che lo sia, perché altrimenti chi vorrebbe legarsi a qualcun altro sapendo in anticipo quanto è difficile separarsene quando non c’è più? Nel cuore muore solo poco a poco, vero? Come una pianta quando parti per un viaggio e ti dimentichi di chiedere a un vicino di fare un salto qualche volta con il vecchio innaffiatoio ed è così triste...”

mi turba questa riflessione...
moltissimo. [SM=x515620]




[SM=x515531]
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