La SAM Massagno di Massimo Aiolfi ha ritrovato il sorriso in settimana.
AGOSTA TI-PRESS/D.
Una SAM rinfrancata a Friborgo.
I massagnesi ospiti del capolista Olympic. Turno agevole sulla carta per Vacallo e Lugano.
In campo femminile il Riva, le cui quotazioni sono in crescita, gioca in casa del lanciatissimo Nyon.
di Dario Bernasconi
Siamo alla prima di ritorno con un sabato completamente libero dalla serie A in Ticino, dato che il Vacallo ha spostato a domani, domenica, la sua gara interna contro il Losanna per l’occupazione del Palapenz: di domenica anche il Lugano che va a Ginevra e il Riva che gioca a Nyon. La sola squadra che si esibisce oggi è la SAM, ospite del capolista Olympic in quel di Friborgo.
Andando per ordine, cominciamo dai biancoblù, ai quali è tornato il sorriso dopo la vittoria interna contro Geneva Devils. Una vittoria importante ai fini della classifica, ovviamente, ma anche per il morale e per avere qualche convinzione in più sulle proprie scelte. Sentiamo Massimo Aiolfi, il coach dei massagnesi: «La vittoria contro i ginevrini è stata una bella iniezione di fiducia. Ci ha permesso di vedere una squadra un po’ più amalgamata, anche se dobbiamo trovare maggiore intensità e continuità».
L’inserimento di Gray sta funzionando. «Kameron è un giocatore che conosce il nostro campionato e l’ambiente: questi fatti lo hanno aiutato a inserirsi in squadra molto in fretta ed è l’uomo d’ordine che ci mancava. È intelligente e lo vedremo crescere ancora».
E l’Olympic? «Ha giocatori con caratteristiche simili alle nostre, ma è prima in classifica e lì sta la differenza. Ha un grande gioco di squadra, gente capace a cavarsela in ogni momento, esperienza e altro ancora. Noi non abbiamo nulla da perdere e andiamo a giocarcela sino alla fine».
In trasferta anche il Lugano, a Ginevra dove il viaggio ha sempre il suo peso e l’idea di affrontare una delle ultime della classe può essere un fastidioso tarlo a livello mentale. Viste le forze espresse dalle due compagini sinora, il Lugano deve vincere, indipendentemente dal viaggio, dal traffico e dal rientro di Lee, una pedina importante per i romandi. Carettoni ha tutta la squadra al completo, fatta eccezione per un lieve infortunio alla caviglia occorso ad Efevberha: ma dovrebbe esserci in ogni caso. Contro queste squadre non si possono sprecare punti se si vuole arrivare in alto e quindi la vittoria va messa come un fatto acquisito.
Stesso discorso per il Vacallo che oltretutto gioca in casa. Il Losanna visto una settimana fa ci è sembrata un’armata Brancaleone, senza capo né coda e con un’approssimazione di gioco che fa fin dubitare che si allenino. A parte un qualche sprazzo di Thomas e di Grimes (percentuali da urlo), la compagine vodese è veramente da poco. Chiaramente non va sottovalutato nulla, perché le sorprese ci possono sempre scappare. In questo senso andrà il discorso di Pastore (che oggi non scomodiamo) con i suoi ragazzi: massima concentrazione e costruire il più possibile, magari facendo in modo che, anche chi sta solitamente in panchina, trovi spazio e il modo di mettersi in evidenza, mettendo a frutto quanto fatto in settimana. Avere il maggior numero di pedine da schierare è poi l’obiettivo di tutte le società, ma non è così facile da raggiungere.
Il Riva va a Nyon in casa di una delle favorite per la conquista del titolo. I 32 punti della Skouby della scorsa settimana sono stati un richiamo non indifferente alle valutazioni globali della squadra. Se l’americana saprà ripetersi anche contro avversarie come quelle di domani, significa che il lavoro di Manfré sta andando nella giusta direzione. Immaginiamoci le tre americane attorno ai 20 punti ciascuna, la Pini sopra i 10 e con lei la Mazzocchi e la Jakab, più i rimbalzi della Broggini e qualche tripla delle play, ed ecco una compagine da titolo.
Stiamo vagheggiando? Non tanto, dato che in differenti partite la squadra momo ha messo in evidenza proprio queste caratteristiche individuali, pur nell’ambito di un gioco di squadra in crescendo. Dovesse accadere che tutte le coordinate si sommino in qualche gara decisiva ecco che i sogni diventerebbero realtà.
Lasciamoci sorprendere perché siamo convinti che il Canti avrà modo di dire ancora la sua.
by LaRegione Ticino