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Tigers e SAV a caccia del primo trofeo.
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Scatta oggi la Final Four di Coppa della Lega - Alle 14.30 Lugano-Vacallo .
di Mattia Meier .
Finalmente ci siamo. Finalmente arriva quello che potrebbe essere un succoso antipasto delle partite che più contano. Perché questo weekend a la Salle du Pierrier di Montreux ci si gioca la Coppa della Lega, trofeo un po' snobbato ma che sicuramente Vacallo, Lugano, Friburgo e Monthey vogliono mettersi in bacheca. Con le due ticinesi che possono legittimamente ambire ad un ruolo da protagonista.
E la semifinale odierna ci dirà quale delle due compagini avrà domani la possibilità di portare alle nostre latitudini il primo trofeo in palio della stagione.
È innegabile che i Tigers partano con i favori del pronostico, perché la SAV sarà anche la formazione che abbiamo imparato ad ammirare nelle ultime stagioni, ma i bianconeri arrivano a Montreux nelle condizioni fisiche ottimali e con nove giocatori d'alto livello pronti a scendere sul parquet. I momò invece di giocatori di livello a disposizione al momento ne hanno solo sei, e la battaglia di tre giorni fa contro gli Starwings potrebbe anche farsi sentire nelle gambe e nella testa di alcuni. Ma il basket, si sa, è tutto tranne che una scienza esatta.
Si comincia oggi quindi con il derby alle 14.30, a seguire Olympic-Monthey (17.30). E domani, alle 16.00, la finale.
by Corriere del Ticino
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«Ce la giochiamo, senza pressione» .
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SLAVEN SMILJANIC (SAV VACALLO)
di ma.me .
Slaven Smiljanic con le sue triple è spesso stato decisivo, e non solo da quando è a Vacallo. Perchè l'ex Friburgo è giocatore capace, nell'arco della stessa partita, di infiammarsi e segnare a ripetizione da oltre l'arco dei 6.25. E quante volte questo abbia favorito la SAV negli ultimi tre anni è difficile dirlo - parecchie diciamo noi. Quel che è certo è che oggi, ma non solo, il destino dei gialloverdi passerà anche attraverso le sue mani. Le quali, è l'augurio dei tifosi momò, si spera siano «calde» a dovere. Come calda dovrà essere tutta Vacallo, compagine però dalla rotazione assai limitata al momento, una situazione non facile: «Certo, ma dobbiamo andare partita per partita, siamo sei giocatori, non è un segreto che abbiamo la rotazione limitata. Ma, ripeto, prendiamo gara dopo gara, indipendentemente da chi sia l'avversario, perchè tutte le squadre possono darci fastidio. Penso però che abbiamo superato la «prova», dimostrando che anche senza giocatori importanti possiamo fare bei risultati. Oggi ce la giocheremo quindi. Pressione? Non direi, è chiaro c'è qualcosa da vincere, sia per noi che per loro, tuttavia siamo tranquilli».
Tuttavia l'assenza di Dacevic ha in qualche modo influenzato il tuo modo di giocare:
«Nikola è sempre stato un giocatore del quale ho sempre sfruttato la polivalenza, perchè spesso la sua presenza apriva varchi importanti per me. Ma con lui fuori poi è entrato in quintetto Gibson, giocatore differente ma che comunque conosco bene, e anche con Rickey ho potuto approfittare di diverse opportunità in campo. Inoltre con due guardie sul parquet (Lukovic e Gibson) possiamo sviluppare un gioco più veloce».
Proprio il playmaker americano è la piacevole sorpresa della stagione. Da quando è in quintetto è sempre più determinante:
«La pallacanestro è principalmente un gioco mentale. Quando questo ragazzo si sblocca e accumula fiducia diventa automaticamente un giocatore da 20 punti e 5 assist a partita. Poteva farlo tre anni fa quando è arrivato, può farlo oggi e potrà farlo anche un domani. Noi in spogliatoio ci siamo accorti che crede in se stesso molto più che qualche anno fa, si vede decisamente. E a guadagnarci ovviamente è tutta la squadra».
Tornando al derby odierno, se voi siete in pochi, loro sono quasi troppi. Ma c'è un giocatore che toglieresti ai bianconeri?
«La mia impressione è che da quando c'è Whelton Lugano sia diventata la squadra di Abukar, il quale è decisamente il punto di riferimento della squadra. Però poi mi viene in mente anche Efevberha, che ci ha fatto molto male l'ultimo derby, e poi ancora Mladjan, Stockalper, Mihajlovic. Sono un bel gruppo, è davvero difficile scegliere un solo giocatore».
by Corriere del Ticino
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«Derby difficile, possiamo vincere» .
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MARTIN MIHAJLOVIC (LUGANO TIGERS)
di ma.me .
L'anno scorso la Coppa della Lega non fu particolarmente felice per lui, che con la sua SAV Vacallo venne eliminato proprio allo stadio delle semifinali. Stiamo parlando di Martin Mihajlovic ovviamente, centro sloveno dei Tigers, il quale naturalmente si augura di poter alzare al cielo il primo trofeo stagionale. Per farlo però, Mihajlovic e compagni dovranno prima oltrepassare l'ostacolo gialloverde, proprio il team con cui Martin si è fatto conoscere al pubblico svizzero. E con il quale lo sloveno, l'anno passato, oltre a partire in quintetto, disputava parecchi minuti. Ora a Lugano la situazione è cambiata, tanto che fin qui l'ex SAV è spesso stato il 7-8 uomo della rotazione, soprattutto a causa di una condizione fisica precaria. Ma come sta ora, Mihajlovic?
«Adesso va decisamente meglio. E comunque non bisogna dimenticare che a Lugano ci sono almeno tre giocatori in grado di giocare sotto canestro, questo vuol dire che c'è concorrenza e che l'allenatore, giustamente, deve fare delle scelte».
Dopo il titolo conquistato l'anno scorso, hai deciso di tentare l'avventura turca:
«Avevo voglia di provare una nuova esperienza. Non è andata male, alcune partite sono andato bene e in altre meno, ma alla fine lo staff tecnico ha optato per un giocatore che potesse stare stabilmente sotto canestro. Ho avuto comunque modo di imparare molto. Ora però sono a Lugano, una squadra completa e molto competitiva, sono felice di esserci anch'io».
Da una pretendente al titolo all'altra si direbbe:
«Sì, effettivamente. Qui ai Tigers abbiamo un team davvero in grado di competere per i massimi traguardi. Disponiamo di parecchi giocatori di talento, come accennavo prima, in grado di decidere in qualsiasi momento la partita. Per questo ritengo che siamo in grado, volendolo, di giocare un basket di alto livello».
E oggi, anche se non è la prima volta, affronterai i tuoi ex compagni, in una sfida da dentro o fuori. Sensazioni?
«Con la SAV ho passato due anni bellissimi, inutile nasconderlo, però adesso penso solo ai Tigers. In ogni caso i gialloverdi sono un avversario davvero pericoloso.
Personalmente non credo, come tutti dicono, che Vacallo al momento sia limitata solo perchè può disporre di sei giocatori. Forse a qualcuno dev'essere sfuggito che in queste condizioni sono stati capaci di dominare Friburgo in Coppa svizzera, per non parlare dell'altra sera con gli Starwings. La verità è che la squadra in questi anni ha sviluppato un ottimo gioco collettivo, grazie all'intelligenza cestistica dei giocatori che ormai giocano insieme da tre anni. Per questo sono sicuro che il derby sarà molto difficile. Noi, comunque, abbiamo concrete possibilità di farcela».
by Corriere del Ticino