CERCATE LAVORO? PARTECIPATE AL CONCORSO PER IL NUOVO MINISTERO!

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INES TABUSSO
00venerdì 13 gennaio 2006 17:32
CI SI ARRIVA DAL SITO DI "FORZA ITALIA", E NON SEMBRA UNO SCHERZO:


www.minbuonumore.com

CONCORSO
La vita di tutti noi è fatta di cose liete e meno liete, di momenti felici e meno felici. Dimostriamo ai menagramo della politica che non è vero che noi italiani siamo tutti sfigati.
Inviaci una tua storia. La pubblicheremo sul nostro sito. E i più simpatici li assumeremo nel nuovo ministero, non appena sarà istituito!!!


Questo sito
si propone di
raccogliere
le adesioni
necessarie
per istituire
il Ministero
del Buon Umore.

Aiutaci!
Sostieni
e fai sostenere
il Ministero
del Buon Umore

Una volta avviato, il Ministero del Buon Umore avrà bisogno di persone simpatiche per lavorare a favore di tutti gli italiani...
Inviaci una tua proposta di collaborazione.
Manda una mail a minbuum@ilgiulivo.com.
Allega una foto tua o di chi vuoi tu, un filmato divertente, un tuo sorriso.

Questo sito è un'iniziativa popolare per raccogliere adesioni sul web a favore dell'istituzione del nuovo Ministero del Buon Umore nella prossima legislatura.

Il Ministero del Buon Umore vuole con realismo e buon senso affermare la "visione rosea" della vita, a sostegno di chi con fiducia e ottimismo fa e lavora per cambiare in meglio le cose.

E' una prospettiva alternativa alla cupa e pessimistica "visione rossa", al vittimismo piagnone e alla depressione indotta dai menagrami "gaddivi".

Questa nuova Istituzione intende inoltre essere uno strumento di stimolo e di controllo, per vigilare su quanti in modo proditorio diffondono false ricerche statistiche e valutazioni infondate e allarmanti, che danneggiano l'economia e deprimono lo spirito degli italiani.


Sì, do la mia adesione
La mia mail
Sono maggiorenne
La mia città

Il ministero lavorerà per creare le condizioni necessarie e sufficienti affinché possano dilagare in modo creativo e spontaneo il buon umore, la fiducia, l'ottimismo, la voglia di fare.
La raccolta delle adesioni al Ministero del Buon Umore partirà online, ma questo progetto innovativo vivrà anche nelle piazze e nelle strade con iniziative allegre e coinvolgenti.
Sostieni e fai sostenere il progetto Ministero del Buonumore. Inviaci la tua adesione. Appena ne avremo raccolto 50.000, andremo dal Presidente della Repubblica per consegnare il progetto di legge.


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IL MESSAGGERO
31 dicembre 2005
«Letta in tv? Sarebbe l’asso del Cavaliere»
Sanna, guru della pubblicità: è il perfetto moderato, memorabile la sua orazione su Calipari
di MARIO AJELLO

ROMA Silvio Berlusconi, che mai ha creduto a quei pochi che osano dirgli che in televisione non è più in forma come un tempo, ora è tutto lieto per quel 32,5 per cento di share, con picchi del 53 e un tetto di quasi quattro milioni di spettatori, che ha ottenuto nell’ultima esibizione a «Porta a Porta», il 19 dicembre. Quindi, ad auto-oscurarsi, il Cavaliere non ci pensa proprio. Anzi, sta preparando una campagna «berlusconicentrica». Ma nella testa, gli frulla anche la strana idea di mandare in tivvù, nella campagna elettorale, Gianni Letta. Il che significa che l’Eminenza Azzurrina, l’uomo della discrezione per eccellenza, il campione del lavoro dietro le quinte verrà trasformato - ammesso che accetti - in un volto propagandistico, in un attore di prima fila, in un nuovo asso comunicativo nella manica del Cavaliere.
«E’ una trovata geniale!», osserva Gavino Sanna, guru della pubblicità: «Letta come volto televisivo, che narra ciò che fatto il governo e come lo ha fatto, sarebbe molto convincente». Ma Letta non è certo un istrione.... «Appunto», dice Sanna: «Proprio questo serve: un moderato. Gli italiani, abituati a mangiare il caviale rappresentato da Berlusconi, ora si troverebbero sul piatto una pietanza più discreta e potrebbero gradirla. Letta è l’anti-teatrino della politica. E poi, la sua orazione in morte di Calipari è stato il miglior discorso politico del 2005».
Letta o non Letta, Berlusconi è alla ricerca di trovate ad effetto. Anche spiritose. Ed ecco allora il buon umore contro il comunismo. Il buon umore per «affermare una visione rosea della vita contro la visione rossa» che diffonde la sinistra e che condannerà l’Italia alla «miseria e terrore». Il buon umore contro lo sfascismo dei «predicatori di sventura e dei maestri di disperazione e di cinismo» - ovviamente imbeccati da Prodi, Rutelli e Fassino - «che ogni giorno pontificano sui media». Insomma, i berlusconiani - con un gioco semi-serio - vorrebbero addirittura istituire, in vista del voto di aprile, un Ministero del Buon Umore. Il sito Internet già è pronto (www.minbuonumore.com) e anche il logo: quello tipico della Repubblica Italiana con al centro una faccia che sorride. Gli italiani più ottimisti o quelli che inviano a Forza Italia le notizie più liete (del tipo: l’Italia è diventata il Paese più ricco del mondo, Prodi prendeva i rubli da Breznev o forse da Stali...) verranno assunti al ministero del Buon Umore.
Berlusconi crede che così, in allegria, si possono battere le sinistre. E la campagna degli azzurri dovrà avere questo stile sbarazzino e spiazzante. Quello, per esempio, dei nuovi maxi-manifesti appena comparsi nelle città. Un cielo molto sereno, la scritta «Italia, forza!» e in basso l’avvertenza: «Niente paura, hai letto bene». Insieme ai poster, anche un sito: www.italiaforza.com. Sono immagini che segnano un cambio di stile propagandistico: sparisce la faccia del super-leader, non c’è più Lui effigiato in dimensioni colossali e lo slogan non è direttamente politico o politicante o politicizzato, ma molto umano.
Chi ha avuto questa idea pubblicitaria? L’ha avuta non un normale creativo, ma personalmente Lui, Silvio, Silvioooo, come direbbe Cornacchione. «Mi sembra bellissimo questo maxi-manifesto!», osserva Sanna. C’è anche il suo zampino, visto che è amico e collaboratore di Berlusconi? «Sono amico ma non collaboratore. Il Cavaliere sa fare da solo. Graficamente, questo poster la cosa migliore che c’è in giro. E’ semplice e diretto. E è privo dei soliti faccioni dei politici, che sui manifesti a me non piacciono. Prodi ha un volto che, comunque lo metti, non rende. Ma anche chi si presenta meglio di lui, se mal fotografato, sui cartelloni finisce per somigliare a King Kong».

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