COMBATTUTA TRA UNA MISSIONE E UNA LACERAZIONE

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INES TABUSSO
00sabato 17 settembre 2005 21:32

EH SI', LA MISSIONE CHE CI SIAMO IMPOSTI, IN CERTI CASI PONE DI FRONTE A
DEI DILEMMI DAVVERO LACERANTI.
RIUSCIRA' CHIARA MORONI A SUPERARE LA CRITICITA' DEL MOMENTO?
CE LA FARA', IN NOME DELLA SUA MISSIONE, "a sacrificare alcune cose, come
la idiosincrasia per Romano Prodi"?
MA NON SI TRATTA SOLO DELLA MISSIONE. STRANAMENTE, COME ALTRI PARLAMENTARI
DELLA CDL "in questo Polo, la Moroni dice di non riconoscersi più":



Corriere della Sera
17 settembre 2005

Chiara Moroni: sì all?Unione, si può rifare il Psi
«Lasciare Berlusconi un?ipotesi lacerante, gli devo moltissimo. Ma l?unità
socialista è la missione della mia carriera politica. Per ottenerla, sopporterei
anche Prodi»

MILANO - «È passato del tempo. Sono successe tante cose che, sì, mi hanno
indotto a cambiare idea». Chiara Moroni ieri era nella sua casa di Brescia,
lontana da Montecitorio. Un pomeriggio, per la deputata del Nuovo Psi, dedicato
al giardinaggio: «Devo rinvasare una pianta grassa, che altrimenti mi muore».
Ma contemporaneamente è stata colpita, racconta, dall?appello lanciato da
Enrico Boselli: «Guardiamo con interesse - ha detto il leader dello Sdi -
alla preparazione del Congresso del Nuovo Psi, dal quale ci attendiamo una
chiara scelta che possa far ritrovare uniti tutti i socialisti nella loro
collocazione naturale: a sinistra e contro le destre. C?è chi già ha espresso
positivamente la propria volontà di rompere con il centrodestra, come Bobo
Craxi. Ci aspettiamo che anche Gianni De Michelis e Chiara Moroni riprendano
il filo di una storia comune. In particolare vogliamo che Chiara Moroni venga
nuovamente eletta per rappresentarci. Come segno di rispetto verso la memoria
di suo padre, e come apprezzamento nei suoi confronti». Lei, Chiara, è figlia
del deputato del Psi Sergio Moroni, suicidatosi durante Tangentopoli dopo
un avviso di garanzia. A tratti, quando parla, ricorda sempre la ragazzina
di venti anni che andò in tv, a «Mixer», a difendere la memoria del padre.
E versò lacrime solo quando venne letta la lettera indirizzata da Moroni
all?allora presidente della Camera Giorgio Napolitano. E in nome del padre
Chiara ha sempre caratterizzato il suo impegno politico, cominciato grazie
a Silvio Berlusconi. Verso il quale lei ha ancora parole di riconoscenza:
«Il nostro rapporto è di amicizia e di stima. Grazie a lui sono andata in
Parlamento. Sarebbe per me lacerante lasciarlo: gli devo moltissimo».
Ma le cose sembra che stiano cambiando. Di proporzionale, mesi fa, non si
parlava. Oggi invece sì. Ecco perché Chiara Moroni ancora rivendica quelle
frasi pronunciate contro Bobo Craxi quest?estate: «Tra me e lui c?è una differenza.
Bobo ha detto: lascio il Polo e vado con l?Unione. Io dico, ora: potrei lasciare
il Polo solo per ricostruire l?unità socialista: il Psi». Il Psi che la Moroni
immagina con l?intervento del sistema proporzionale è «un partito forte,
autonomo, una sorta di Terzo Polo. Che sì, potrebbe anche ritrovarsi alleato
dei Ds, non mi scandalizzerebbe. Ma in un rapporto di parità, non di sudditanza».

Ecco perché in nome dell?unità la deputata del Nuovo Psi in parte ritira
gli anatemi lanciati contro la Quercia: «Penso che col risentimento non si
faccia politica, in questo Bobo ha ragione. E poi ripeto: ricostruire il
Psi è la missione della mia carriera politica. Una volta fatto, potrei anche
tornare a fare la farmacista. Sarebbe il miglior modo per rivendicare la
storia di quelli morti, come mio padre, per quest?idea. Se l?unità ha un
futuro, sono disposta anche a sacrificare alcune cose, come la mia idiosincrasia
per Romano Prodi». C?è anche da dire che, in questo Polo, la Moroni dice
di non riconoscersi più: «Penso all?ultimo referendum, o ad alcune posizioni
di Giovanardi e Pera. La nostra coalizione sta vivendo una svolta reazionaria,
che lo stesso Berlusconi patisce». Ecco perché a Boselli, in vista del congresso
di ottobre del Nuovo Psi, lancia una provocazione: «Se percorre con sincerità
l?unità socialista, si batta per il proporzionale. La discussione è aperta,
ma dovremo fare in modo di essere autonomi, e non schiavi di Prodi. Io sono
pronta. Attendo di vedere le sue mosse».
Angela Frenda


Con i Craxi
CHI È
Nata a Iseo (Brescia) il 23 ottobre 1974. Laureata in Farmacia. Figlia del
deputato del Psi Sergio Moroni - suicidatosi dopo aver ricevuto un avviso
di garanzia nell?inchiesta di Mani Pulite - Chiara ha iniziato presto l?attività
politica nella Federazione giovanile socialista a Brescia
L?ESORDIO
Arriva sulla scena politica nel 2001, chiamata da Silvio Berlusconi. Entrata
nel Nuovo Psi di Bobo Craxi (con lei nella foto in basso ) e Gianni De Michelis,
è stata capolista alle Europee nella Circoscrizione Nord-Occidentale. È la
deputata più giovane. Attualmente è vice presidente del gruppo misto, segretario
della XII Commissione Permanente (Affari Sociali), e dal luglio 2001 fa parte
della Segreteria nazionale del Nuovo Psi e ne è il capogruppo alla Camera
IL LIBRO
Nell?ultimo libro di Stefania Craxi (con lei nella foto in alto ), «Nella
Buona e nella cattiva sorte », ha rilasciato un?intervista sui riflessi di
Tangentopoli nella sua vita


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