Come ai bei vecchi tempi....
Gli integralisti, di qualunque cosa si tratti, sono quelli che 'reagiscono' ad un eccesso di uno stimolo o ad una stuazione esasperata con uno spostamento brusco, repentino e difficilmente invertibile nel senso opposto (credo di sapere di che parlo, vivendo qui....).
Quando qualcosa non ti soddisfa, quando la situazione ti scappa di mano, quando si sente minacciata l'identita' propria o del proprio gruppo o comunita', ecco che si esasperano le posizioni, salta fuori un Canone, salta fuori cio' che era in origine e la "linea" dopo la quale tutto cio' che e' accaduto e' o spurio o peggio ancora. Questa linea, purtroppo, ha a sua volta vari gradi di posizionamento, e uno che si riteneva "integralista" su certe posizioni deve solo aspettare un po'; prima o poi i ncontrera' qualcuno che lo fara' apparire come un riformista senza criterio.
Anche nel gioco, che sia guardie e ladri, giochiamo ai cavalieri, il GdR, il monopoli ed il poker, esistono variazioni ed alterazioni, le cosidette "house rules". Solo che certe volte, quando si pensa di aver perso contatto con quella che doveva essere la fonte originaria del divertimento, si ricerca una specie di raffinazione, una scrematura, e si vede fin dove si puo' arrivare nel considerare certi elementi come "superflui" o "dannosi" o, per converso, "essenziali".
Capita a tutti, specie dopo un po' che si ruoleggia allegramente, di trovarsi insoddisfatti. Sara' una coincidenza, ma questo avviene, piu' che dopo un tot di anni di gioco, ad una certa eta' anagrafica. Sara' la "perdita dell'innocenza", sara' l'eta' dell'oro che se ne va, ma prima o poi ci arrocchiamo tutti sulle nostre teorie. Anche giocando a D&D, NOrthman confermi se puo', regole, ambientazioni, personaggi, oggetti, il "tono" e la "luce" della campagna cambiano, adattandosi al gusto, oso dire piu' "adulto" del gruppo.
PEr arroccarsi su una posizione o su un CAnone, occorre avere delle fonti. Letterarie, in questo caso (ma esempi di Libri Sacri interpretati alla lettera o con vari emendamenti ne vedo fin troppi, qui).
Alla fine,nel gdr, cio' che conta e' sentire "propria" una ambientazione, e sentire che in qualche modo rispecchia la propria identita' di giocatore e di appassionato dell'opera letteraria da cui il gioco in questione e' tratto.
Per esempio, molti fanno delle rievocazioni storiche in costume. La "Society for Constructive Anachronism", ad esempio. Ne esistono di ogni tipo. In certe, di ambientazione ad esempio trecentesca, e' vietato indossare gli occhiali. O ti metti le lenti o non puoi figurare. In altre, nemmeno le lenti.
In certe, ci si limita a rivivere sensazioni ed atmosfere di una certa ambientazione, per il puro gusto ed amore per le pagine che l'hanno resa famosa. he ne so, i Promessi Sposi.
Ora, solo perche' e' + eccitante, nel "revival" dei promessi sposi, durante la Peste a Milano non c'e' anche una invasione di Licantropi, ne' la peste e' causata dai 'plague bearers' o dagli 'incenser' degli skaven di Warhammer Fantasy.
Ah, che soddisfazione. Finalmente un nuovo posto di quelli belli lunghi ed Ossianici come li scrivevo un tempo.
Sto proprio meglio adesso.
Osso.