LA STAMPA
14 marzo 2006
Lettere al giornale
Posta e risposta
di Lucia Annunziata
www.lastampa.it/redazione/LSThome/letdirTot.asp
Pro Annunziata/1
Grazie per il lavoro
Per puro caso non ho seguito, come ho fatto spesso nelle domeniche precedenti, la trasmissione In mezz'ora da Lei condotta. E' stato meglio così, perché quanto ho potuto vedere - sia pure in registrazione - mi ha lasciata di stucco... Immagino il Suo scoramento; ritengo tuttavia che Lei non abbia nulla di cui rammaricarsi, avendo semplicemente cercato di svolgere la Sua professione. La ringrazio per il lavoro di oggi, che ha di certo richiesto molto impegno ed è stato così poco gratificante.
Silvia Accomazzo
Contro Annunziata/1
Una parodia d’intervista
Spero che la lezione di buona educazione giornalistica che ha ricevuto dal Presidente del consiglio dei ministri le faccia buon pro. Non aveva altre domande da fare a un Presidente del Consiglio che, bene o male, ha lavorato per cinque anni se non domande da inquisitrice, da pubblico ministero? Il consiglio con il quale il Presidente ha concluso la parodia d'intervista mi pare opportuno.
Paolo Angioni
Pro Annunziata/2
Brava, da destra
Sono un elettore di centrodestra e ho appena terminato di vedere la sua trasmissione con la tentata intervista al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'atteggiamento del Presidente nei suoi confronti è stato alquanto offensivo e sicuramente non degno di un Capo di Governo nei confronti di una giornalista che in quel momento stava svolgendo il proprio lavoro. Questo suo continuo attaccare i Comunisti cattivi è solo un pretesto per distogliere l'attenzione dei cittadini dai reali problemi del nostro Paese. Lei ha tutta la mia solidarietà sia come giornalista che come donna. Continui così, sia lei che tutti i suoi colleghi che vogliono farci sentire tutte le campane e non solo i tristi monologhi del nostro Presidente.
Nicola Coppolaro
Contro Annunziata/2
Maleducata, da sinistra
Ho appena ascoltato in televisione l'intervista tra la Sig. Annunziata e il Presidente Berlusconi, sono sconfortato, avvilito, profondamente amareggiato. La maleducazione della giornalista è deplorevole. Mi domando come si possa lasciare anche in mano una rubrica come la vostra, sulla Stampa, ad una giornalista di simile maleducazione che, perfino a detta di mio figlio di 15 anni, non lascia esprimere un pensiero a chi sta intervistando, anche se non la pensa come lei. Voglio far notare che sono di sinistra, anzi puntualizzo che faccio parte di quella schiera di elettori di sinistra stufi di sentire i politici, che abbiamo votato, non fare altro che insultare e denigrare l'opposizione senza arrivare a nulla di concreto. In famiglia siamo in cinque, tre votanti. Voteremo le persone educate, non più quelle di sinistra.
Roberto Castellani