Re:
Dabde91, 22/01/2011 17.49:
Grazie per l'accoglienza
Ti rispondo subito Conny. Non sono mai stato un "vero" credente cattolico, non è stata per mia scelta che ho deciso di frequentare la chiesa cattolica, semplicemente il tutto è stato spinto dalla mia famiglia e dalla società che sappiamo non essere laica (come tutti penso).
Probabilmente proprio per questo non sono così coinvolto emotivamente per credere nell'esistenza di Dio, nella Resurrezione della Carne, nel Paradiso ecc. Semplicemente vado a messa per curiosità, perché ritengo la Chiesa un'istituzione in grado di fornire una filosofia di vita sana e basata sull'amore, una filosofia che ci è stata insegnata da un uomo esistito realmente e che personalmente non mi interessa se essa corrisponda veramente a Gesù, il figlio di Dio, o meno.
Inoltre durante la cerimonia, spesso mi zittisco piuttosto che ripetere a memoria le filastrocche che mi hanno insegnato a dire, e penso se davvero credo a quello che sto dicendo. E intanto mi guardo attorno, scoprendo tante pecore (scusate i termini, ma a volte mi viene inevitabile pensarlo) e tanti bambini (ma che può mai capire un bambino da tutto ciò???) ripetere meccanicamente senza farsi più di tanti problemi.
Perciò con il mio allontanamento non intendo la perdita della mia fede, ma più che altro un aumento della mia presa di posizione, sempre più scettica sulla chiesa cattolica.
Davide, volevo dirti che la messa è una istituzione molto importante perchè è durante la celebrazione della santa messa che Gesù si fà uomo per noi. E' un concetto che non è facile capire, specialmente se si vive la fede solo come tradizione della famiglia o come consuetudine di un popolo. Se invece, ti soffermi a riflettere su ciò che accade durante la messa, allora ti rendi conto che è una cosa meravigliosa perchè Gesù entra in noi e ci rende persone forti e capaci di vedere la vita nella luce giusta.
Cioè permette di valutare le cose come sono, senza disperare nelle prove e trovando sempre quella via che porta alla soluzione del problema o che fa nascere la speranza o che dà forza per sopportare.
Durante la messa poi, Gesù parla a ciascuno di noi, specialmente se stiamo attraversando un momento di difficoltà ci arriva al cuore quella parola o quella frase che aiuta e invita ad avere speranza.
Hai ragione quando dici che i sacerdoti spesso sono noiosi, ma non devi generalizzare. Ne conosco di carismatici che riempiono di fedeli le loro chiese e ci sono persone che fanno anche tanta strada pur di poterli ascoltare. Loro amano tantissimo Dio e riescono a trasmettere questo loro trasporto anche a chi li sta ascoltando, che ritrova la consapevolezza di non essere solo a dover affrontare la vita con tutte le sue problematiche.
Un concetto che allontana dalla religione, secondo me, è anche questo, che si guarda a Gesù come ad un essere esistito duemila anni fa e che non ha nulla a che fare con l'oggi. Non c'è niente di più sbagliato.
Gesù è vivo ed è accanto ad ognuno di noi per seguirne la vita ed è accanto ad ognuno di noi che attende il momento in cui ci accorgiamo della Sua presenza, per poterci aiutare anche nella più banale necessità.
Purtroppo è solo nella sofferenza che si può crescere nella consapevolezza dell'esistenza di Gesù nella nostra vita, perchè, quando tuitto procede bene, ci sentiamo onnipotenti e crediamo di avere ogni situazione sotto controllo.
Questo è il cammino che dobbiamo intraprendere, quello cioè di amare sempre più Gesù facendolo diventare parte della nostra vita, una presenza che ci rassicura e che fa sempre vedere uno spiraglio di luce quando siamo nel dolore.
Allora saremo in grado di affronatre qualsiasi cosa che la vita ci riserva sapendo che vinceremo
su ogni paura perchè Gesù sarà al nostro fianco. E' un cammino lungo ma che rende veramente felici, questo è il motivo per cui credo sia importante avere fede e seguire Gesù.
Tu sei ancora giovane ma forse conosci qualcuno che vive nella
prova della sofferenza. io credo che se osservi con attenzione puoi vedere la differenza che c'è tra chi ha fede e chi no. Il primo non si dispera ma confida nell'aiuto di Dio e perciò riceve la forza per sopportare, mentre chi non ha fede si dispera sempre, quando si accorge che da solo non può fare nulla per cambiare il corso delle cose.
Tu dici che i bambini non si rendono conto di quello che stanno dicendo e può essere vero se pensi ai più piccoli ma, comunque, abituarli ad andare in chiesa è una cosa che poi si rivelerà utile negli anni, quando da piccoli si ritroveranno adolescenti pieni di problemi e sensi di vuoto. Fanno benissimo i genitori ad educare alla religione i figli, propio in previsione delle difficoltà che inevitabilmente la vita presenterà loro. C'è anche da dire che è importante che i bambini ricevano la benedizione che il sacerdote impartisce alla fine della messa, perchè è la benedizione di Dio che li protegge da tutto.
Guarda Davide, siamo tutti in cerca di qualcosa che ci sappia rendere felici qui sulla terra e si cerca questa felicità ovunque ma sembra così difficile da trovare, mentre Gesù, è venuto ad indicarci la strada ma in pochi gli vogliono credere veramente, perchè pochi prendono sul serio le Sue parole.