Finesettimana austriaco per mattere nel carniere queste due dure e bellissime salite.
Sull'Oscheniksee aspettando il 4 compagno.
Io con sullo sfondo i tornanti finali dell'Oscheniksee.
La sofferenza di Pippo sul tratto finale.
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Stremato dopo l'arrivo.
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Il quartetto al completo, sullo sfondo il Grosser Oscheniksee
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Fiori
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La cima del Grossglockner
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Quel che resta del Ghiacciaio
Scultura dedicata a Franz Joseph Höhe
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Noi con il Kaiser
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Famigliola la marmotte, con un Gracchio corallino.
In sintesi il Grosser Oscheniksee a mio giudizio è una salita molto dura ma non estrema ci sono molti e ampi tornanti che ti permettono di respirare, il tratto più impegnativo è quello finale dove la benzina sta per finire anche le pendenze si fanno più ardue, traffico zero visto che è una strada privata con due sbarre da superare dove sei costretto a mettere il piede a terra e scavalcare, però perso che in questa salita sia ammesso visto che non c'è modo di aggirarle, lo scenario giunti in vetta, la salita termina proprio sopra la diga, è chiuso verso nord dove si vede il lago attorniato da cime rocciose molto spettacolare verso sud dove si pussono ammirare la lunga serie di tornanti che si inerpicano fino alla diga, molto impegnativa anche la seconda salita visto la serata precedente spettacolare la vallata dove c'è e c'era il ghiacciaoi, impressionante leggerne la storia dello suo sciolglimento sulle locandine poste sul belvedere, sicuramente sarebbe meglio farla fuori stagione visto l'itenso traffico, segalo per chi non lo sa che per i temerari poco prima dell'ampio parcheggio c'è una stradina pedonale asfaltata sulla destra che porta ad una torre belvedere con ascensore per arrivarci bisogna veramente concentrarsi sia per asperità ad occhio ci sono tratti del 24/25% sia per il traffico pedonale, bisogna urlare per farsi dare strada, dietro di questa torre c'è la scultura dedicata a Franz Joseph Höhe