L'OROSCOPO DI MASTELLIK

29/08/2005
IL MESSAGGERO
"SE ROMANO FALLISCE ARRIVA MONTI"
BERTOLONI MELI NINO intervista MASTELLA CLEMENTE

ROMA Onorevole Mastella, a che punta Rutelli?
«A una grande prospettiva di centro».
E a che punta Follini?
«Vuole una grande area di centro».
E Mastella?
«Voglio un grande centro».
Allora è fatta, le due mele di Amato, i due centri ora di qua e di là si
possono ricongiungere?
«Alt. Allo stato non vedo ricongiunzioni, è difficile conciliare queste prospettive.
Ne parleremo a Telese, alla festa che comincia oggi e che ha per slogan ?Centro
di questi giorni?».
E le due mele?
«Le mele sono fatte per essere mangiate, non per ricongiungersi. E possono
essere mangiate dagli elettori. Dipenderà dai programmi, dalla capacità di
Prodi di governare bene se vinceremo le elezioni, anche se ancora non è certo
e non bisogna illudersi. E dipende dalla legge elettorale, con l?attuale
non si può fare nulla».
Spieghi bene: se Prodi ce la fa non cambia nulla, se invece non ce la fa...

«Se il centrosinistra non riesce a governare, se viene bloccato da alcune
componenti radicali, se non riesce ad attuare il programma, la gente per
prima dirà: se non siete capaci, perché dovete governare?».
E se non sarete capaci, che può succedere?
«Premesso che io non ci lavoro né ho intenzione di farlo, premesso che neanche
Rutelli vuole questo, è chiaro che se il centrosinistra non riesce a governare
salta tutto. E a quel punto nel vuoto si crea per forza qualcosa di nuovo,
di diverso».
Dopo le elezioni, dunque, la prova del centro?
«Per qualcuno è una tentazione, per qualcun altro una iattura, ma le novità
arrivano di fatto. Ripeto: in mancanza di capacità di governo, non è che
può esserci lo stallo».
Prodi non ce la fa e arriva Monti?
«Quel che può avvenire, non lo sai in partenza. Io non ci lavoro, anche se
potrei essere tra i maggiori indiziati. Ma sia chiaro: se qualcuno ci pensa,
se già se ne parla, se sono bastate poche righe di un?intervista di Monti,
con il quale ho parlato, per sollevare un gran dibattito, vuol dire che la
cosa proprio campata in aria non è, la gente, parte degli imprenditori, settori
produttivi ci pensano, non possono immaginare una situazione di non governo,
di paralisi. Il Centro è il Paese, un?Italia inquieta che vuole, deve essere
guidata. Prodi dovrebbe puntare di più proprio sul centro, sui moderati,
e meno su Rifondazione o Zapatero. Insomma, dovrebbe tenersi più stretto
Mastella».
E i Ds? Emarginati?
«Nessuno intende emarginare i Ds, né loro si sentano al centro di complotti.
Con la forza che hanno, non possono pensare di essere messi ai margini. Ma
parliamoci chiaro: se si chiude una fase, se il berlusconismo crolla, è ovvio
che si apre una fase nuova e si porrà il tema dell?egemonia. Chi guiderà?
La Margherita, il centro, Margherita con Mastella, la sinistra? Si vedrà».

Margherita più Mastella per scalzare i Ds come primo partito?
«Non è detto che faccio l?accordo con Rutelli. Dipende. Intanto, sarò l?unico
candidato alle primarie a chiedere i voti dei cattolici che non hanno votato
al referendum».