"Ci vuole una tecnica, che persuada la gran maggioranza dell'elettorato e non solo una parte. Questo significa che le battaglie per il potere, in democrazia, non presuppongono solo la convinzione d'essere nel giusto. Si può aver ragione, ma perdere perché non si dispone d'una tecnica operativa di contrasto. Anche per un soldato è così: può combattere contro il male (fu così per la Francia resistente a Hitler, nel '40), ma se non ha la tecnica - fin dall'inizio fu tale il monito di De Gaulle - sarà sopraffatto. Nell'odierno duello Berlusconi ha una tecnica, mentre la sinistra pensa che essa sia mero orpello.
È una tecnica anche giocare con sondaggi eterodossi. Non basta dire che i sondaggi sono finti, quando con essi Berlusconi non rispecchia ma crea una nuova realtà e un nuovo clima di fiducia attorno a sé. Il ragionamento vale d'altronde anche per Prodi: la fiducia che si è creata attorno alla sua figura, nelle primarie, Berlusconi l'ha completamente sottovalutata (nell'evento inoltre non c'era alcunché di fittizio). In questo caso è lui il soldato tecnicamente inadatto, ignaro che un programma cattivissimo può ben combinarsi con un'eccellente - e vincente - tecnica combattente.
C'è qualcosa di poco umile, anche di arrogante, nella sottovalutazione delle arti tecniche avversarie. Se l'avversario dimostra particolari capacità di persuadere l'elettorato, se sa ascoltarlo e non solo farsi ascoltare, vuol dire che c'è immedesimazione nel cittadino smarrito: un vantaggio non trascurabile.
(cfr.: Barbara Spinelli, "La tecnica di Sun Tzu", La Stampa, 19 febbraio 2006)
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19/02/2006 - "LA REPUBBLICA", Pag. 23
LA METODOLOGIA DEL PREMIER
di: CLAUDIO RINALDI
www.difesa.it/files/rassegnastampa/060219/9ZURS.pdf
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QUI TROVATE UN SERVIZIO PUBBLICATO DALLA RIVITA "TIME", NEL 1996, DOPO LA SECONDA VITTORIA DI CLINTON.
RIGUARDA IL CONSULENTE DI CLINTON PSB ("Penn, Schoen & Berland"), E LE TECNICHE USATE DA QUESTO ISTITUTO AMERICANO AL QUALE SI E' RIVOLTO ANCHE BERLUSCONI PER IL SUO ULTIMO SONDAGGIO:
"Nell'America del 1996, nell'era post ideologica, non si parla piu' di guerra e guerra fredda, di liberalismo e conservatorismo, ma si vincono o si perdono le elezioni grazie a un "messaggio": l'abilita' nell'indovinare le speranze, i timori, e i desideri degli elettori e la capacita' di creare le idee, le parole e le immagini che giungano a colpire nel segno..."
CHI SONO Penn, Schoen & Berland, i sondaggisti, strateghi, e pubblicitari che hanno confezionato e venduto i loro messaggi non solo al pubblico ma anche ai candidati?
Per capirlo andate agli indirizzi copiati piu' in basso:
MASTERS OF THE MESSAGE (Election '96)
INSIDE THE HIGH-TECH MACHINE THAT SET CLINTON AND DOLE POLLS APART
November 18, 1996 Vol. 148 No. 23
www.time.com/time/election/imagemaker/index.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters1.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters2.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters3.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters4.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters5.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters6.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters7.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters8.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters9.html
www.time.com/time/election/imagemaker/pollsters10.html