"Se mi fosse stato comunicato in tempo che non mi avrebbero candidato, avrei valutato altre offerte"
L'ESPRESSO
26 gennaio 2007
CASINI IN TRIBUNALE
(G.S.) - a pag.11
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La prossima udienza è stata fissata per il giorno 30 aprile, davanti al Tribunale Civile di Roma. Tra i convenuti, così si dice in linguaggio civilistico, ci sono anche Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, nelle rispettive qualità di presidente e segretario dell'Udc. A citarli in giudizio l'ex deputato Flavio Tanzilli, un avvocato di Sora, in provincia di Frosinone, che chiede loro 4 milioni di euro di risarcimento danni per non essere stato candidato alle scorse elezioni politiche dell'aprile 2006. L'argomento giuridico su cui Tanzilli fonda la sua richiesta - che si riferisce al classico caso della 'stroncatura' dell'ultima ora, frequente nella politica italiana - è la circostanza che i vertici di partito gli hanno fatto firmare sia la candidatura alla Camera che al Senato. Inoltre, secondo il diretto interessato, gli sarebbero state offerte assicurazioni formali circa la sua ricandidatura in ottima posizione. "Se mi fosse stato comunicato in tempo che non mi avrebbero candidato, avrei valutato altre offerte", scrive l'ex parlamentare. Il Tribunale non ha ritenuto manifestamente infondata la causa di Tanzilli, che è stato anche il presidente della Commissione parlamentare sui crimini del nazifascismo. Ora toccherà agli avvocati misurarsi. Dalle parti dell'Udc, dopo aver sorriso per la singolare iniziativa legale, ora traspare qualche timore. Tutto è possibile. (G.S.)