La Regina e l'Inventore (ok) (THUKE)

°°°Erinn°°°
00mercoledì 3 febbraio 2016 20:38
Tempio - Erinn, Roseline

RIASSUNTO: Roseline ed Erinn al Tempio: aggiornamenti sugli Spettri, ipotesi, piani futuri e richieste.


ASTERISCHI:

- Passaggio info da Erinn a Roseline:
"Ebbene, ho indagato a lungo, qui sull’Isola. Ho cercato di parlare gli Spettri… ne ho incontrati diversi: una banda di ragazzini, una certa Esmeralda, un Quartiermastro dell’Estrella e, infine, un certo Professore. Come saprete, sono ovunque su Avalon, ma non entrano qui al Tempio, mi pare di notare.” “Mi è stato detto che i Fantasmi sono la ciurma della nave Estrella e resteranno su Avalon finché non avranno espiato qualcosa. La ciurma sarebbe composta da individui di tutti i tipi, ma due individui sarebbero particolarmente importanti: il Capitano che può dettare ordini agli altri Spettri e il Cavaliere, Actar, individuo che da vivo abitò queste terre – e che io ebbi modo di conoscere.”
“Come sapete, gli Spettri rilasciano una gelatina bluastra, che rimane luminescente solo per qualche tempo. Ma alcuni Fantasmi possono anche donare (una sola volta) una gelatina speciale che non smette di brillare. E che, se usata correttamente, dovrebbe farli ‘passare oltre’: la chiamano la Luce e solo il Comandante può autorizzare gli Spettri a donarla.”
“Mi sono fatta dare la Luce dal Professore e, con l’Ospitaliera Edave, l’ho analizzata, confrontandola con la gelatina normale. Abbiamo fatto scoperte interessanti: la gelatina ha sicuramente un effetto allucinogeno e, se ingerita, provoca dipendenza. Inoltre la Luce passa allo stadio gassoso con grande facilità, per poi solidificarsi e mutare nella normale gelatina. Quindi la gelatina normale altro non è che Luce diventata gassosa e poi solidificata.”
“Uno studioso giunto a Barrington e la sua Apprendista sembrano conoscere molto sugli Spettri, ma non hanno alcuna intenzione di rivelare più che qualche indizio… mi è stato comunque detto che i Druidi possono avere un ruolo centrale in questa faccenda, grazie al loro legame con la Natura: se la Luce venisse portata a loro si spegnerebbe – e solo loro sono in grado di vedere la realtà degli Spettri. Un altro dettaglio che mi è stato rivelato è che il fenomeno degli Spettri non sarebbe durato a lungo su Barrington e che le Nebbie fanno da contenitore a qualcosa.”
“Ora che ci penso, un messaggio del Cavaliere Actar è stato affisso a Barington… quindi forse LUI è riuscito a passare le nebbie…”
“Per quanto riguarda il messaggio, conteneva una minaccia: gli Spettri si trovano su Avalon perché Barrington vanta ancora amici del Cavaliere – questa la firma che recava la missiva… l’ho collegato ad Actar e non credo di sbagliare – ma che non si fermeranno sull’Isola e invaderanno anche la terraferma. Qualcosa del genere.”

- Passaggio info da Roseline a Erinn:
(…) devo informare anche la Somma Stella, magari ha saputo qualcosa che io non so. E a proposito, c'era anche lei quando alla Magione dei Cavalieri un fuoco fatuo è apparso: abbiamo visto la gente di Avalon vagare come in preda all'ebrezza, gli sguardi vuoti e le bocche cucite. Poi uno spettro, ma più reale degli altri, si è mostrato. Sembrava un elfo in carne ed ossa. Fra le mani aveva della gelatina blu brillante ma questa gelatina si è dissolta nell'aria in una sorta di vapore anch'esso blu (…) Una voce ha mormorato ''Il futuro...'' E poi più niente.

- Ipotesi di Erinn: “Ho l’impressione dunque che quanto noi percepiamo come ‘Fantasmi’ in realtà non esista. Penso sia accaduto qualcosa durante Beltane*: forse il calore dei fuochi ha prodotto l’evaporazione della Luce che è poi rimasta racchiusa, in forma aeriforme, nell’Isola, grazie all’azione di contenimento delle nebbie. E forse tutti noi stiamo subendo l’effetto allucinogeno di questa sostanza. Ma alcuni dubbi non trovano risposta: da dove proviene in origine la gelatina? Davvero non esiste nemmeno un singolo Spettro, da cui possa aver avuto origine il fenomeno? E, se si tratta di semplici proiezioni della mente, come mai essi realmente interagiscono con chi parla loro e perché non possono entrare al Tempio? Che cosa vedrebbero i Druidi – se ancora i druidi esistono in queste terre – e perché avrebbero qualche vantaggio grazie al loro legame con la Natura? Un legame, a quanto pare, più forte di quello di chiunque altro…”
* Ovviamente intendevo Samhain! ^^
“Ha senso la parte in cui la gelatina evapora… questo, quanto meno, sarebbe coerente con la mia ipotesi… e il fatto che sia un elfo… non saprei: tra i Fantasmi io ho incontrato solo umani. Voi?”

- Ipotesi di Roseline: } Samhain. Sono apparsi a Samhain. Che sia il clima dell'Isola ad essergli particolarmente congeniale? Comunque dite bene, nel Tempio non entrano, ma la prima volta il Capitano è apparso sul Tor. Forse dobbiamo partire da lì per cercarlo... {



COMMENTO:
Grazie Roseline della giocata! Thuke, direi che hai sopravvalutato l'intelligenza del player avalonesi: non riusciamo a venirne a capo! [SM=g27818]



ROSELINE { Stanza privata }{ FU }{ Quanto tempo è passato? Da quanto questi occhi pallidi non intravedono la luce del sole se non attraverso il tendaggio leggero che copre i vetri opachi della piccola finestra? Sembra un'eternità. Due vite e mezzo, secondo il calcolo delle bestie che vivono dentro il suo copro e che proprio non vogliono più saperne di restare chiuse tra quelle quattro mura, circondate da altre quattro. Fuori dilì, oltre quella porta, c'è il Tempio coi suoi fumi densi e pesanti e l'odore di santità. Ci sono le candele che giocano a rincorrere le ombre con fiamme guizzanti, e luci e tenebre che poco conoscono del profano e stanno strette ben in pugno alle mani di una Dea dal triplice volto. Le stesse mani che stringono il cuore stanco della Regina, ora china sul suo scrittoio, una piuma tra le dita e il suono della punta contro la pergamena a grattarle le orecchie. Poi qualcuno bussa la porta: riconoscere il tocco di Rois è facile } Avanti { La voce della donna si leva roca, come se non parlasse da moltissimo tempo. L'inserviente entra, portando con sè quella che sembra un'altra lettera. La Stella annuisce per poi indicarle con un cenno del capo dove posarla } Se viene qualcuno a cercarmi, conducilo qui { L'altra annuisce, pensierosa, preoccupata, prima di lasciarla sola e ripercorrere i propri passi, fino all'ingresso del Tempio }

ERINN [Ingresso – Stanza Roseline] L’Isola è tornata a chiamarti, Mezza. O, forse, è più corretto dire che è stata la Terraferma a darti la spinta per fuggire il più lontano possibile. Il Governatore è tornato alla carica, ha scritto un nuovo messaggio, un nuovo ordine. Mentre leggevi quelle righe vergate da grafia nitidamente maschile, ti sei sentita stringere i ceppi attorno ai polsi, soffocare la gola. E ora rieccoti immersa nell’Eterna primavera di Avalon. Il Tempio riluce nel suo lucore eterno, libero dalle sagome fluttuanti che infestano in resto dell’Isola. Non ti fermi ad ammirare l’architettura, comunque: sali rapida i tre gradini e quasi vai a sbattere contro una donna. “Sid…” La saluti, cercando di ricomporti in fretta: lisci le pieghe dell’abito nero, castigatissimo, da vedova in lutto; ti sistemi la tracolla dello zaino che ti stava scivolando sul braccio; getti indietro la treccia rossa, strettissima e severa. “Sono Erinn… la Reggente mi aspetta.” E il tuo arrivo non è una sorpresa per Rois, che non pare sorpresa dalla tua richiesta. “Potete condurmi da Lei?” E poi, senza aggiungere altro, ti limiti a seguire la dama lungo tutti gli spazi in cui vorrà condurti, oltre tutte le porte, finché non s’arresterà davanti a una soglia. E tornerà a bussare.

ROSELINE { Stanza privata }{ La Regina indossa un abito nero, proprio come la mezzelfa. Un abito semplice, che hanno vestito molte donne prima di lei. Donne che recavano sulla fronte un marchio oscuro quanto il suo, grave quanto lo è quella corona che tuttavia ora, nel silenzio della sua stanza, non le cinge le tempie. Pure gli Spettri se ne stanno in silenzio, lontani dalla luce di fioche candele ormai quasi del tutto consunte, rintanati negli angoli della camera. Quel silenzio tuttavia non è destinato a durare: la porta diventa confine tra la solitudine e il mondo esterno, un confine che si piega sotto la spinta di Rois, lasciando che entrambe le donne abbiano libero accesso a quell'universo del tutto privato. E' un'alcova semplice, ordinata: il letto sta contro la parete di fondo, accanto ad una cassapanca. Non ci sono gingilli nè orpelli accanto allo scrittoio pieno di cassetti presso il quale la Stella siede, circondata da carte di vario genere. Il suo sguardo lascia presto lo scritto per rivolgersi alle due } Grazie Rois { dice in principio, congedando automaticamente l'inserviente e incentrando la propria attenzione sulla mezza } Erinn.{ Saggia il suo nome tra la punta della lingua e delle labbra, come se stesse pronunciando una formula magica } Venite { Le indica una sedia poco lontana da sè } Spero stiate bene { Il pallore della sua pelle risalta ancor di più davanti alle fiammelle danzanti, accompagnate dalla luce del sole che cala oltre la finestra }

ERINN [Stanza Roseline] Quando vieni invitata a farlo, apri la porta ed entri nella stanza. Sei negli appartamenti privati della Stella del Vespro, Erinn – o in quelli della Regina, che è la stessa cosa. Non capita a tutti di esser ricevuti nelle stanze di un sovrano, Mezza! Per prima cosa, dunque, tenti un goffo inchino, piegando in avanti il busto e il capo e flettendo un po’ le ginocchia. Quindi ti raddrizzi, gettando indietro la sottile treccia rossa. E rimani zitta: non sei certa di quale sia il corretto protocollo, ma in qualche modo ti pare più appropriato attendere che sia Lei a parlare. Così ti limiti a osservarla da sotto le tue ciglia scure, non particolarmente infastidita dalla penombra creata da veli e candele morenti. Poi lei parla e tu annuisci, rispondendo: “Sid et Venom, Signora di Avalon.” Ed esegui quanto t’invita a fare: cautamente ti avvicini alla sedia che lei ti indica e, con grazia inaspettata in un corpo aguzzo e bruttino, ti siedi vicino a lei. Fai passare ancora qualche attimo, mentre scegli le parole. Poi: “Sto bene, Vi ringrazio…” e t’affretti ad aggiungere: “Spero che stiate bene anche voi.” Non sei particolarmente a tuo agio, Sangue Misto: fuori dalla tua Casa, non protetta dalle sue regole, sei costretta a improvvisare un qualche atteggiamento plausibile. “Mi avevate detto di informarVi se avessi scoperto qualcosa sugli Spettri… ebbene, ho scoperto molte cose e sono tornata a riferirVele, se Vi interessano.” Dunque inauguri l’ennesima pausa di questo discorso, lasciando a lei la scelta sulla direzione da imprimere alla conversazione. [Visione Crepuscolare]

ROSELINE { Stanza privata }{ FU }{ Gli occhi della mutaforma hanno lo stesso colore di sempre: un azzurro slavato che sembra essere stato rubato al cielo in un giorno di bruma e foschia. Eppure non sono mai stati così vividi, come se oscillassero costantemente tra questo mondo e quell'altro, incapaci di soffermarsi del tutto sulla realtà. Del resto, non si può dire che la figlia dell'Inverno sia nata per guidare popoli o prendersi sulle spalle il peso dei vivi. Il suo destino era sedere oltre il velo e vedere le cose mortali passare con il distacco della Vista, ma certe volte il Fato prende risvolti inaspettati... } Vi prego, smettetele con queste formalità. In tutta franchezza non vi si addicono, e a me non servono { Ci tiene a chiarirlo. } Ad ogni modo, sono lieta che abbiate deciso di ritornare a riferirmi quanto appreso. Devo ammettere da parte mia di non aver fatto passi in avanti rispetto alla risoluzione di questo problema { La piuma ha un guizzo mentre, durante una breve pausa, la Regina termina di scrivere l'ultima lettera. Quindi posa tutto sullo scrittoio, volgendosi ad osservare ora l'intera figura della mezza } Ditemi, dunque.

ERINN [Stanza Roseline] Lei ti invita a dismettere la forma: è vero che non ti si addice, Mezza. Allora non perdi tempo e inizi il tuo racconto. “Ebbene, ho indagato a lungo, qui sull’Isola. Ho cercato di parlare gli Spettri… ne ho incontrati diversi: una banda di ragazzini, una certa Esmeralda, un Quartiermastro dell’Estrella e, infine, un certo Professore. Come saprete, sono ovunque su Avalon, ma non entrano qui al Tempio, mi pare di notare.” Inspiri a fondo, quindi elenchi con la voce piatta e meccanica di chi non sa narrare storie. “Mi è stato detto che i Fantasmi sono la ciurma della nave Estrella e resteranno su Avalon finché non avranno espiato qualcosa. La ciurma sarebbe composta da individui di tutti i tipi, ma due individui sarebbero particolarmente importanti: il Capitano che può dettare ordini agli altri Spettri e il Cavaliere, Actar, individuo che da vivo abitò queste terre – e che io ebbi modo di conoscere.” Racimoli le idee, vai per ordine. “Come sapete, gli Spettri rilasciano una gelatina bluastra, che rimane luminescente solo per qualche tempo. Ma alcuni Fantasmi possono anche donare (una sola volta) una gelatina speciale che non smette di brillare. E che, se usata correttamente, dovrebbe farli ‘passare oltre’: la chiamano la Luce e solo il Comandante può autorizzare gli Spettri a donarla.” Inclini il capo di lato e socchiudi gli occhi, cercando di ricordare ogni dettaglio. “Mi sono fatta dare la Luce dal Professore e, con l’Ospitaliera Edave, l’ho analizzata, confrontandola con la gelatina normale. Abbiamo fatto scoperte interessanti: la gelatina ha sicuramente un effetto allucinogeno e, se ingerita, provoca dipendenza. Inoltre la Luce passa allo stadio gassoso con grande facilità, per poi solidificarsi e mutare nella normale gelatina. Quindi la gelatina normale altro non è che Luce diventata gassosa e poi solidificata.” Chiudi le labbra e fai un rumore, una specie di ronzio concentrato. “Uno studioso giunto a Barrington e la sua Apprendista sembrano conoscere molto sugli Spettri, ma non hanno alcuna intenzione di rivelare più che qualche indizio… mi è stato comunque detto che i Druidi possono avere un ruolo centrale in questa faccenda, grazie al loro legame con la Natura: se la Luce venisse portata a loro si spegnerebbe – e solo loro sono in grado di vedere la realtà degli Spettri. Un altro dettaglio che mi è stato rivelato è che il fenomeno degli Spettri non sarebbe durato a lungo su Barrington e che le Nebbie fanno da contenitore a qualcosa.” Quindi guardi in viso la donna e le comunichi: “Ho l’impressione dunque che quanto noi percepiamo come ‘Fantasmi’ in realtà non esista. Penso sia accaduto qualcosa durante Beltane: forse il calore dei fuochi ha prodotto l’evaporazione della Luce che è poi rimasta racchiusa, in forma aeriforme, nell’Isola, grazie all’azione di contenimento delle nebbie. E forse tutti noi stiamo subendo l’effetto allucinogeno di questa sostanza. Ma alcuni dubbi non trovano risposta: da dove proviene in origine la gelatina? Davvero non esiste nemmeno un singolo Spettro, da cui possa aver avuto origine il fenomeno? E, se si tratta di semplici proiezioni della mente, come mai essi realmente interagiscono con chi parla loro e perché non possono entrare al Tempio? Che cosa vedrebbero i Druidi – se ancora i druidi esistono in queste terre – e perché avrebbero qualche vantaggio grazie al loro legame con la Natura? Un legame, a quanto pare, più forte di quello di chiunque altro…” Prendi fiato un attimo e assumi un espressione pensosa: “Ora che ci penso, un messaggio del Cavaliere Actar è stato affisso a Barington… quindi forse LUI è riuscito a passare le nebbie…” Scuoti il capo e, finalmente, ti interrompi. “Tutto questo vi dice qualcosa? Vi viene in mente qualcosa di utile?” A lei cercare risposte, adesso, tra il garbuglio di domande che le consegni.

ROSELINE { Stanza privata }{ FU }{ Non ci sono altre parole da parte della Regina mentre il racconto monocorde della venefica prende forma e si dispiega riempiendo la stanza e scacciando il silenzio. Gli spettri - no, non quelli dell'Equipaggio - sibilano irati contro la mezza, come a voler manifestare il proprio dissenso; ma è inutile, lei non li sentirà. La fronte della mutaforma è corrugata, piccole rughe increspano il marchio nero che la elegge quale serva di Rhiannon. Roseline non nasconde la sua attenzione, e la bocca lievemente dischiusa è sintomo di quanto tutto questo la preoccupi. Solo quando le parole dell'ibrida cessano si permette di distogliere da lei lo sguardo, reclinando la schiena contro il legno della sedia e prendendosi le radice del naso tra le dita sottili e scarne, in un momento di riflessione in cui sembra ritirarsi dentro se stessa ed escludere il resto } E' un racconto molto lungo { Dice infine, quasi a volerle chiedere tempo ulteriore per assimilare tutte quelle informazioni } Per prima cosa, forse è il caso che nessuno più ingerisca quella roba. Non vogliamo certo che le genti delle due terre vadano in giro alla ricerca di gelatina { Commenta per poi proseguire } Questo studioso e la sua apprendista... Chi sono? Credete che sia possibile incontrarli? { SI interrompe un instante per correggerla, ma in tono morbido, senza alterigia } Samhain. Sono apparsi a Samhain. Che sia il clima dell'Isola ad essergli particolarmente congeniale? Comunque dite bene, nel Tempio non entrano, ma la prima volta il Capitano è apparso sul Tor. Forse dobbiamo partire da lì per cercarlo... Ritengo che sia importante parlare anche lui. Per quanto riguarda i Druidi... Il cielo solo sa dove siano andati a finire, Non abbiamo notizie dalla loro Fortezza da anni probabilmente, ma ecco cosa faremo: io e voi li andremo a cercare. di tutto questo devo informare anche la Somma Stella, magari ha saputo qualcosa che io non so. E a proposito, c'era anche lei quando alla Magione dei Cavalieri un fuoco fatuo è apparso: abbiamo visto la gente di Avalon vagare come in preda all'ebrezza, gli sguardi vuoti e le bocche cucite. Poi uno spettro, ma più reale degli altri, si è mostrato. Sembrava un elfo in carne ed ossa. Fra le mani aveva della gelatina blu brillante ma questa gelatina si è dissolta nell'aria in una sorta di vapore anch'esso blu { Racconta quello stralcio di visione per poi aggiungere infine } Una voce ha mormorato ''Il futuro...'' E poi più niente. Forse queste parole per voi hanno più senso? { Domanda ancora } Per quanto riguarda Actar, credo che anche il Supremo ci abbia chiesto di lui. Io personalmente non l'ho conosciuto, e neppure le mie sorelle, è passato troppo tempo. Potete riferirmi il suo messaggio in bacheca? { E quindi si riduce al silenzio, attendendo le sue risposte }

ERINN [Stanza Roseline] Il tuo discorso è stato lungo e faticoso, Mezza. Ora è il turno della Sacerdotessa di parlare. Le lasci il suo spazio e ascolti. Quindi annuisci seccamente, assorta. “Sì, è decisamente meglio che la gelatina non venga ingerita… in ogni caso Edave sta preparando un rimedio contro la dipendenza che crea.” E rispondi anche alla sua domanda, in modo piuttosto essenziale: “Sono due Alchimisti, penso… e sì, penso sia possibile per voi incontrarli. Posso provare a proporre un incontro… magari dopo che avremo parlato col Capitano – e cercato e, mi auguro, trovato almeno un Druido.” E con questo acconsenti implicitamente alla sua richiesta di cercare insieme un membro di quella congrega. Poi ti limiti a tendere le orecchie e ascoltare: lei ti narra nuovi fatti di cui non eri minimamente a conoscenza: apparizioni di fuochi fatui, l’elfo la gelatina… “Ha senso la parte in cui la gelatina evapora… questo, quanto meno, sarebbe coerente con la mia ipotesi… e il fatto che sia un elfo… non saprei: tra i Fantasmi io ho incontrato solo umani. Voi?” Le domandi, incuriosita. “Per quanto riguarda il messaggio, conteneva una minaccia: gli Spettri si trovano su Avalon perché Barrington vanta ancora amici del Cavaliere – questa la firma che recava la missiva… l’ho collegato ad Actar e non credo di sbagliare – ma che non si fermeranno sull’Isola e invaderanno anche la terraferma. Qualcosa del genere.” Sospiri. No, non siete ancora vicine alla soluzione. “Quando verrò con voi a cercare altre risposte, dunque, potrò venire come Avalonese?” Le domandi, brutalmente, di getto, guardandola in viso coi tuoi occhi pallidi, cambiando bruscamente l’argomento di conversazione.

ROSELINE { Stanza privata }{ FU }{ Le parole della mezzelfa non tardano ad arrivare, e gli occhi della Regina tornano su di lei, attenti a non lasciarsi sfuggire le sue espressioni alla luce delle candele ormai quasi del tutto consunte } Bene, allora aspetterò vostre notizie circa l'incontro con gli alchimisti { Annuisce, a sottolineare quelle parole } Per quanto riguarda i Druidi, non so cosa li leghi a questo Equipaggio, ma una cosa la so: le Sacerdotesse del Vespro hanno il potere di evocare le anime dei Morti. E' chiaro che questi non sono gli Spiriti a cui siamo abituate, ma a mali estremi... E' comunque un'opzione da tenere in considerazione. Soprattutto se non riusciamo a trovare il Capitano { Spiega diretta e concisa } Sapete, nel corso degli anni la gente è andata e venuta dalla Terraferma e dall'Isola, e pochi possono dire di abitare qui veramente da molto. A quanto ho potuto capire, una di queste persone è l'attuale Ductor del Caos. Forse lei saprà dirmi di più di questo Actar, e sapere di lui potrebbe aiutarci a risolvere questo rompicampo { Nient'altro che supposizioni, fino a quando l'argomento non cambia bruscamente sotto le parole di Erinn, alle quali la Regina si prende una manciata di istanti per rispondere } So che non vi piace il Governatore, o meglio, che non vi piace il modo in cui sta affrontando la questione del censimento. Eppure a me è sembrato un uomo buono, a differenza di molti altri che l'hanno preceduto. Ha a cuore la sua gente e la sua città { Dice, modulando la voce con una grazia che non apparteneva alle secche parole dettate dalla logica, pronunciate fino a qualche momento fa } Ogni luogo ha le sue regole, questo ve l'ho già detto. Qui vigono le leggi della Dea, leggi che forse ora vi sembrano più accettabili, ma domani... Chi può dirlo? Non è questo tuttavia il punto. Per tanto tempo le nostre terre si sono considerate nemiche, e alcuni oggi vorrebbero che fosse ancora così. A dimostrare che le cose sono cambiate, e che non c'è rancore da parte mia nei confronti di Barrington, sarei propensa ad accogliervi quale cittadina dell'Isola, ma è anche vero che la vostra congrega risiede a Barrington, e che voi vivete là... { Soppesa la figura della donna con lo sguardo, sospirando prima di concludere quel discorso, tentando di trovare le parole giuste per convincere l'Inventore } Vi voglio chiedere una cosa. Prendetelo come un favore personale: parlate con Klausen. Esprimetegli i vostri dubbi, i vostri problemi. Non è un uomo chiuso all'ascolto. Se anche allora sentirete di appartenere più a questa terra che alla sua, allora io vi accoglierò { Diplomazia +1 }

ERINN [Stanza Roseline] Le speculazioni sui fantasmi, i piani, i progetti sono giunti al termine. Hai assottigliato appena le labbra quando la Regina ha nominato Leia: non scorre buon sangue tra te e l’ex venefica. Ma non hai detto nulla e l’hai lasciata proseguire. Quindi hai ascoltato la risposta della Regina, quella che più ti premeva avere. Anche se non vorresti ammetterlo, è un discorso sensato… in ogni caso non puoi rifiutarti, no? Allora annuisci: “D’accordo. Parlerò con quell’uomo e tornerò da voi, se così volete… Ora, se permettete, è meglio che mi congedi.” E attendi il suo assenso, il suo saluto per poi allontanarti dalla sua Stanza e lasciare infine il Tempio.
==leia==
00giovedì 4 febbraio 2016 09:55
GDR APPROVATO
Invece non credo di aver sopravvalutato nulla.


Direi che potremmo prepararci all'epilogo, con o senza druidi.
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