Manifesti Cubani

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carib.e
00martedì 24 gennaio 2006 22:10
A Cuba è molto facile soffermarsi a guardare uno dei tanti manifesti propagandistici che il comandante, sin dagli albori della rivoluzione, usa per "comunicare" la rivoluzione e la sua politica.

Ne sono rimasto spesso affascinato durante i miei viaggi a Cuba, indipendentemente dai toni e dai contenuti di essi.

Uno dei motivi è che, spesso, ho trovato in essi una grafica piacevole e ho ne ho visto anche una forma - a suo particolar modo - di "arredo urbano" (passatemi il concetto).

Propaganda e politica a parte, molti manifesti hanno e hanno avuto anche contenuto diverso, ad es. nel cinema.


Oggi scopro che a Milano è in corso una mostra proprio sui manifesti cubani, visti come una vera e propria forma di arte.

Chi fosse interessato all'evento può trovare a questo LINK tutte le informazioni.



Milanesi cubapraticanti, avete intenzione di farci un giro? Penso che ne possa valere la pena.




[SM=x82287]

carib.e
00martedì 24 gennaio 2006 22:17
Visto che ci sono inserisco nella discussione anche il comunicato stampa degli organizzatori della mostra.


BUENAVISTA - MEZZO SECOLO DI GRAFICA CUBANA
14 Gennaio - 11 febbraio 2006


Comunicato stampa, 28 dicembre 2005


BUENA VISTA. Mezzo secolo di grafica cubana
mostra a cura di Andrea Bosco e Elena Scantamburlo
promossa dalla Provincia di Milano in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta
Fondazione delle Stelline, Sala del Collezionista - Corso Magenta 61, Milano
14 gennaio – 11 febbraio 2006
orari: lunedì ore 14/19; da martedì al sabato ore 10/19 (chiuso domenica e festivi)
Ingresso libero
Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta (testi di Andrea Bosco, Elena Scantamburlo, Omar Calabrese-schede dei manifesti di Elisabetta Tesser)
Inaugurazione: venerdì 13 gennaio 2006 ore 18.30


”Buena vista. Mezzo secolo di grafica cubana” raccoglie oltre 100 manifesti e opere grafiche della Cuba rivoluzionaria, realizzati dal 1° gennaio del 1959 sino ai giorni nostri. L’isola caraibica vanta una delle scuole di grafica tra le più prestigiose e al contempo originali del secondo Novecento, nonostante il periodo di autarchia e di isolamento politico e sociale affrontato durante il cinquantennio preso in considerazione.

Il percorso, suddiviso in più sezioni, prevede un’articolazione cronologica, per decenni, in modo da scandire, e sottolineare, l’evoluzione interna del discorso grafico in rapporto con la parallela evoluzione della vicenda storica e, al contempo, con le principali tendenze dell’arte figurativa contemporanea, in modo tale da svelare le dinamiche concrete e gli effettivi nessi, attraverso i quali la produzione grafica cubana ha raggiunto quegli esiti che le hanno fatto conseguire prestigio internazionale.
Il percorso allinea carteles legati alla propaganda politica, conosciuta dal grande pubblico soprattutto grazie all’immagine affidata al volto icona di Ernesto Che Guevara, e all’impegnativa campagna di comunicazione sociale inerente, per esempio, alla sensibilizzazione per la scolarizzazione o per il risparmio idrico.

Sono presenti anche affiches legate alla produzione cinematografica, che possono essere considerate, tout court, opere d’arte in quanto dimostrano ed esprimono – grazie a quell’effervescente dialogo che si era venuto ad instaurare tra gli artisti cubani con quanto, nel mondo intero, si andava sperimentando nel settore della grafica pubblicitaria e dell’arte figurativa più avanguardistica in USA, in Polonia e in Russia, per esempio - con più libertà artistica i messaggi che si volevano proporre attraverso il grande schermo.
È utile ed interessante ricordare, a tale riguardo, come questa tipologia di cartel, proprio in virtù di questa conquistata indipendenza artistica, spesso diverga significativamente dai contenuti che il film vuole ragionare.

Sono anche esposti manifesti legati all’azione di solidarietà internazionale che Cuba, dal 1966 (con la nascita dell’OSPAAL), ha gratuitamente prodotto per alcune zone calde dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, toccando, anche nella realizzazione dei manifesti politici, altissimi livelli di qualità artistica.
I manifesti, provenienti da più collezioni private italiane, sono stati disegnati e impressi a Cuba tra il 1959 e il 2004 da artisti del calibro di (per citare solo i nomi più conosciuti):
- Alfredo Rostgaard, la cui opera spicca per l’originalità dei simboli utilizzati e per la felice fusione tra un’elevata sensibilità pittorica e una sottile ironia
- Eduardo Muñoz Bachs, principalmente disegnatore di cartoni animati, è colui che ha prodotto oltre 2000 manifesti del cinema, riconoscibili per la forte carica umoristica nonché per la definizione della fortunata immagine di Chaplin a simbolo della cinematografia cubana
- Antonio Reboiro, esponente principale della tendenza psichedelica, partendo da uno stile legato al realismo socialista, diventerà, per l’utilizzo di colori molto vivaci, il grafico emblema della solarità del Caribe
- Antonio Pérez detto “ñiko”, che utilizza una grande varietà di stili e di soggetti, dalla ripetizione fotografica ai motivi liberty del secolo passato.
Un’esperienza alquanto complessa quella della grafica cubana, internamente stratificata e densa di occasioni e di risultati, nonché di rimandi al più generale dibattito artistico mondiale, capace, dunque, di trasformare il manifesto non solo in un semplice strumento di propaganda o di cronaca per immagini della Rivoluzione, ma piuttosto in un genere artistico capace di raggiungere esiti di prestigio internazionale.

Curata da Elena Scantamburlo (dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) e dal giornalista Andrea Bosco, la mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta (120 pagine, oltre 100 illustrazioni a colori) che contiene i saggi dei curatori e di Omar Calabrese e le schede di Elisabetta Tesser.

Informazioni al pubblico:
Fondazione Stelline, tel. 02 4546.2111/236.5106, fax 02.4546.2432






UFFICI STAMPA:
Provincia di Milano/cultura, tel. 02.7740.6358/6359, fax 02.7740.6380
p.merisio@provincia.milano.it, m.piccardi@provincia.milano.it
CLP Relazioni Pubbliche, tel. 02.433403 - 02.36571438, fax 02.4813841
press@clponline.it; www.clponline.it
Edizioni Gabriele Mazzotta, tel. 02.8055803, fax 02.8693046
ufficiostampa@mazzotta.it
comunicato e immagini su www.clponline.it



Fox Molder
00martedì 24 gennaio 2006 23:25
Re:
Ciao,
L'ho visitata settimana scorsa, con Lucia.
Carina.....ma va via in un attimo.
Una stanza....cento poster
Cinema cubano e straniero (anche italiano), manifestazioni politiche, culturali.....questi i maggiori temi trattati.
Alcuni li avevo visti "in loco", altri li ho apprezzati alla mostra per la prima volta.
Io pensavo ci fossero anche i cartelli che incontri a centinaia, per strada.

Ingresso libero


Fox
AiRe
00mercoledì 25 gennaio 2006 00:07
tuccio2
00mercoledì 25 gennaio 2006 00:26
ciao carib.e


di manifesti a cuba ne ho visti proprio di belli [SM=g27824]
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