Scritto da: wolfonyx 11/03/2007 12.22
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> Uhm, chissà di cosa tratterà questo libro, vi starete
> chiedendo,
> un po' interdetti di fronte all' ambiguità di un
> titolo il cui tenore farebbe pensare magari ad
> un thriller o una mistery story, sulla scia dei
> vari Stephen King, Patricia Cornwell o del nostro
> Carlo Lucarelli.
> Niente di tutto ciò. La prima fatica letteraria
> di Antonio de Lieto Vollaro potrebbe appartenere,
> se proprio vogliamo darle una connotazione di genere,
> per lo più alla "science fiction" degli anni '40,
> quella delle prime opere di Asimov e Vari Vogt,
> per intenderci ' con le dovute deferenti cautele.
> In realtà la fantascienza rappresenta soltanto
> l'ingrediente base di un variopinto cocktail narrativo
> fatto di avventure per ragazzi, sfumature gialle
> da spy story anni '60, con tanto di agenti segreti
> invincibili ed ipertecnologici, condito dalle immancabili
> venature rosa.
> A completare la mistura qualche spruzzatina di f
> antapolitica, che con ironia intende riscrivere
> drammatici episodi della storia, passata e recente,
> formulando fantasiose ipotesi su come potrebbe
> cambiare il mondo se dietro governanti e politici
> ci fosse un' invisibile ed enigmatica guida illuminata...
>
>
> L'inedito mix, dati gli eterogenei componenti, possie
> de indubbiamente una buona dose di originalità
> e freschezza che unitamente alla assoluta mancanza
> di pretenziosità conferiscono a questo romanzo
> breve una scorrevolezza e leggerezza di tocco in
> grado di supplire alle inevitabili ingenuità di
> certi dialoghi e all'inverosimiglianza di alcune
> trovate.
>
> La trama è ricca di riferimenti alle nuove forme di c
> omunicazione elettronica, l'attuale "rivoluzione
> telematica" (da cui il titolo), così come richiamo
> molto le atmosfere di certi telefilms anni '70
> quali "Spazio 1999", "U.F.O.'' o "Star Trek", con
> quei personaggi tagliati con l'accetta, dove il
> discriminare tra il bianco e il nero era netto
> ed individuabile come tra i supereroi e i criminali
> dei fumetti americani della Golden Age, da Flash
> Gordon a Superman .
>
> Il pregio maggiore dei racconto è tuttavia l'estrema
> imprevedibilità dell'intreccio, caratterizzato
> da un'inesauribile creatività che rende la lettura
> avvincente e mai noioso.
> E se è vero, come disse uno volta lo scrittore A
> lessandro Baricco, che "la letteratura è ritmo",
> allora possiamo affermare che de Lieto Vollaro
> è sulla buona strada.
>
>
> Stefano Viola
>
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Modificato da wolfonyx 04/04/2007 14.25