PER giovanni lindo ferretti che mi ha permesso di rompergli in questo sito(da un mio similibro)

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anf
00martedì 24 agosto 2004 19:48
...ricordo persone care parenti stretti e lontani nascondere reiteratamente la verità sulla vita,sull’esistenza a ingenui fanciulli e fanciulle con così tale perizia da arrivare a credere queste menzogne e decidere definitivamente di farsi guidare da esse fino alla tomba. A niente sono valsi i crimini che sono generati dalla contrapposizione netta con la realtà dei fatti. Crimini psicologici così di moda nell’accettazione di un buonismo strabordante e che fanno la fortuna di psicanalisti senza scrupoli. Se fosse una viltà dovuta all’invecchiamento dell’individuo preferisco crepare giovane. Che farmi schifo a questo modo. Se avessi dei figli si suiciderebbero prima della trentina con un po’ di fortuna dopo le mie elucubrazioni come unica educazione. E non serve neppure che io sia Ebreo.
Intanto non posso che disprezzare alienato le vostre forme composte ,tementi borghesi, finchè non vi scorgerò più. In ogni caso.

I miei pensieri come pensieri che non possono essere espressi mi portano ad atteggiamenti infantili,unica soluzione a una vacuità che non è possibile mantenere salda nel suo intento. E allora mi immagino come genio incompreso che esige sollazzi di lazzi leggeri di caotiche verità.
L’alibi a uno studio istituzionalizzato da evitare come stereotipo dell’artista efficace mi consiglia notti vane e vacue da immolare alla sterilità borghese. Una canna dopo l’altra mi impazzisce il cuore che mi costringe a non produrre nulla ma ad essere il prodotto del mio fallimento geniale, inesistente come la realizzazione più splendente mentre la voce profonda di giovanni lindo ferretti martella dolcemente la mia capacità di comprensione. E come un fratello di sensazioni mi immagino con lui in una serata a mangiare attorno a un fuoco di bivacco ascoltando quello che mi dice e a sperare dalle mie parole una sua parola di comprensione. E lui che mi parla d’amore mentre lo spirito di tancredi mi rivela in un attimo di comunione nella nostalgia della perdita del calore del suo cavallo. Del suo candore. Un momento esaltante che mi rattrista già nel momento della sua vibrazione perché già penso che anche questo momento è destinato al nulla,al nulla del ricordo trasfigurante e col tempo al suo sentimento dimenticante.
L’ecstasy che mi ha già insegnato l’impossibilità dell’abbandono nel momento del suo compimento allontanandomi inesorabilmente dalla bellezza della beatitudine che come illusione essa concede.
Sono le 5.00 e devi andare a lezione,artista del mio coglione. La cella borghese si apre e mi costringe ad entrare. Anche se so liberarmi con facilità,una liberazione che io non governo e come un razzista ignorante non posso che seguire come verità da impartire come violenza verso i miei simili che si stupiscono disprezzanti...
anf
atonanf
00mercoledì 8 settembre 2004 16:37
e mi ritrovo qui ad anelarti
"lasciami qui, lasciami stare, lasciami così...non dire una parola che non sia d'amore."

sei tu tutta la mia vita e tutto ciò che ho...

annullamento del possibile. soffro.
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