Prove sui materiali

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Sbilf88
00martedì 22 settembre 2009 19:15
Vorrei fare una domanda a fedipos, visto che da quello che ho capito è colui che c'entra di più con la mia richiesta. Anche altre sono ben accette da tutti!
Mi ha sempre incuriosito il discorso sui materiali dell'attrezzatura da montagna, in particolar modo le prove che vengono fatte ecc.
Finora però ho potuto documentarmi solo attraverso le poche pagine che ogni tanto vengono riservate a questo argomento all'interno della rivista del Cai. Volevo sapere se esistono dei libri, delle pubblicazioni o varie per avere più informazioni sulle prove che vengono fatte e i risultati ottenuti.
Questo interesse ha guidato anche la mia tesina per la maturità (costruzioni aeronautiche) due anni fa quando con un compagno (di scuola e montagna) abbiamo sottoposto alla prova di trazione in laboratorio 6 moschettoni. Per ognuno abbiamo cambiato qualcosa come la direzione di carico, la leva aperta o chiusa e la velocità di applicazione del carico (cercando di avvicinarci a una prova dinamica). Poi abbiamo studiato la struttura e risaliti al materiale abbiamo sottoposto dei campioni dello stesso ad altre prove, anche a bassa temperatura ( -70°).
Questo giusto per capirci qualcosina in più e vedere veramente come arrivano a rottura i moschettoni.
Naturalmente la nostra è stata una prova molto sperimentale, e dalle conclusioni limitate.
Vorrei appunto sapere se si potesse trovare qualcosa che riporti le prove più ufficiali che vengono svolte, se non sbaglio, dalla commissione materiali e tecniche.

Grazie Luca!
fedipos
00martedì 22 settembre 2009 21:07
materiali
Ciao Sbilf 88. E' a me che interessano i dati delle tue prove, perchè sono sempre quelli più reali.Per la tua domanda non c'è una risposta ufficiale:quello che viene pubblicato è quanto trovi sulle riviste ddi montagna che osano affrontare l'argomento. Io dico soltanto una cosa, oggigiorno accuso nel modo più totale tutti: le scuole del Cai, le Guide, le commissioni, il mercato, e chi più ne ha ne metta, per la più totale incoscienza nel non insegnare un CAZZO a tutti i livelli a riguardo dei materiali . Sono troppo severo? Domenica ero in valle del Sarca a salire viotte facili, da solo, per cercare un sito adatto all'incontro tecnico col Sherpa e c. Bene, dato che alle 7 del mattino ero a 300 metri da terra sulle placche che costeggiano la Che Guevara, alle 11 ne avevo già le tasche piene,trovo la Via del Dottore che mi sembra ottima per lo scopo. Mi lego con una 50 e inizio a salire, saltando cordini in clessidra che solo a guardarli urlavano"cambiami, non tengo piùùùù" e proteggendomi con 1 tre nuts che avevo, insieme e 3 rinvii e 2 anelli di corda da doppie. Viotta bella, 2°-3°il massimo per quello che devo fare con glialtri. Scendo arrampicando ( con gli scarponi)mi sento bene, concentrato, nessun problema. A 10 metri da terra viene su uno: fusciò viola, due orecchini, pedule +un paio sull'imbrago, almeno 20 rinvii e una dose di friends da paura,bicolore da 80 metri. Rinvii passati negli anelli che urlavano, senza casco e con 2 discensori a 8 sull'imbrago. E poi ci mettiamo a parlare di materiali?
fedipos
00martedì 22 settembre 2009 21:25
materiali
Ciao Sbilf88. Ne deduco che tu abbia la stessa età di mio figlio. Premetto che interessa un casino a me il discorso delle tue prove "fai da te"per il patetico motivo che sono sempre le più valide. Dunque sarò breve, non volermene, e grazie della domanda intelligente. Vedi, se sono vivo dopo 45 anni di alpinismo e speleologia non lo devo certo alle prove e ale omologazioni. Il problema serio,e grave è dato dal fatto che in laboratorio a forza di perfezionare,misurare,calibrare, ipotizzare ecc.ormai abbiamo stravolto la realtà delle tenute dei materiali.Cosa cavolo me ne faccio di un casco di kevlar con un carico di rottura da spavento, tipo lavatrice da 200 metri, che mi scende in testa? Il casco non si sfonda, però io mi trovo con le tibie al posto delle mandibole,bella soddisfazione. Oggi il materiale è tutto stra-buono, stra-testato, stra-tutto: il problema è che è tutto teorico. Prendiamo il sano vecchio copertone, lo buttiamo di sotto a fattore 2 su 10 metri, lo teniamo con un dissipatore (se non cedono prima le mani guantate)fino all'arresto e tiriamo le somme. Il moschettone non si apre più, il dissipatore ha i fori larghi il 30% in più, la corde nell'ultimo metro di frenata hanno fuso la calza con i refoli e sembrano due grissini. Allora, a costo di farmi bestemmiare dietro,caro Sbilf, ti dico solo "cerca di non cadere mai", perchè con l'avvento della falesio-mania, nessuno va più a toccare i tasti che danno fastidio. In montagna si scivola, si prende velocità e si rimbalza. Quando i materiali arrivano a fare il loro mestiere, noi non ci siamo più, siamo un mucchio di ossa dentro a un involucro di pelle, alti circa 1 metro,completamente distrutti, tanto che spesso basta un sacco per due persone. Non guardiamo solo il bello, guardiamo anche questa realt à, è senz'altro una realtà di sofferenza e di angoscia, ma è la realtà. Fai conto di una statistica che non viene pubblicizzata: fatte cento le persone che si trovano a vivere un incidente, ossia ad assistere a una tragedia, il 98% non vaa più in montagna.
massimo.guidi
00martedì 22 settembre 2009 22:32
Re: materiali
fedipos, 22/09/2009 21.07:

Io dico soltanto una cosa, oggigiorno accuso nel modo più totale tutti: le scuole del Cai, le Guide, le commissioni, il mercato, e chi più ne ha ne metta, per la più totale incoscienza nel non insegnare un CAZZO a tutti i livelli a riguardo dei materiali .



Viste le recenti guide pubblicate aggiungerei anche CNSAS.
Saluti


massimo.guidi
00martedì 22 settembre 2009 22:45
Re: materiali
fedipos, 22/09/2009 21.25:

....il problema è che è tutto teorico..... ti dico solo "cerca di non cadere mai.



La cruda realtà è questa ma ciò nonostante prima di guidare un auto è consigliabile comunque fare della scuola guida,iniziare con piccole cilindrate,accendere i fari di notte,rispettare le varie precedenze.Non è male neppure avere un'auto con moderni sistemi di protezione come airbag,abs,cinture,ect....poi è chiaro che se un pulmann "vola" da un cavalcavia mentre io ci sto passando sotto,a più di tanto tutte le mie precauzioni non serviranno.

Allo stesso tempo,pur senza essere vittima di incidenti,è utile che le protezioni presenti in auto siano omologate e testate per evitare ad esempio un improvviso scoppio di airbag mentre sto viaggiando ai 130km/h in autostrada quindi magari può essere interessante acquistare un auto di marca nota che installa di serie un dispositivo di sicurezza invece di andare ad acquistarlo nel negozio HAO-MAI dei cinesi. [SM=g27988]



Sbilf88
00martedì 22 settembre 2009 22:58
Fedipos se ho ben capito quello che intendi dire è che anche se migliorano i materiali e si progettano attrezzature sempre più resistenti la parte più debole di tutta la "catena di sicurezza" rimane il corpo umano? Cioè è inutile che una corda o un moschettone siano sempre più resistenti visto che il corpo umano sopporta un numero limitato di g?
fedipos
00mercoledì 23 settembre 2009 05:56
materiale
Anche se il sarcasmo del Massimo meriterebbe di essere mandato a fanculo a noi altri tutti al mare anzichè a farsi il culo, rispondo perchè anche il Massimo ha ragione. Noi non siamo altro che esecutori materiali di prove, l'ho già detto e ridetto. Si va a PD al Dodero, si spacca tutto, si strappa tutto e si dice:questo tiene tanto, questo di più, questo di meno, ecc. Ormai tutto, dico tutto, rientra nelle norme europee sulla resistenza, tenuta, ecc. Come dicevo da altra parte il freno-dissipatore-discensore -autobloccante Autobrek della Salewa, il migliore mai inventato, è rimasto 2/3 anni sul mercato e poi via, perchè non era veenduto ccon numeri accettati dal marketing. Si vende bene l'otto? Avanti col discensore che disintegra le ccorde nel senso dell'usura, tutto di guadagnato così la gente cambia prima la corda. E avanti. Per il resto è ovvio che l'anello debole resta il corppo umano, ma attenzione, è quello debole PRIMA che arrivino ad andare in resistenza i materiali,nel 70/80 % delle tragedie, la gente è distrutta dal primo volo, dal primo rimbalzo. Invece per i sarcastici continuo a rinnovare l'invito: una bella palestra, un copertone e vi faccio passare la voglia del sarcasmo, del sapientino,dello scienzino .
pasca77
00mercoledì 23 settembre 2009 08:12
Re: materiale
fedipos, 23/09/2009 5.56:

Anche se il sarcasmo del Massimo meriterebbe di essere mandato a fanculo a noi altri tutti al mare anzichè a farsi il culo, rispondo perchè anche il Massimo ha ragione. Noi non siamo altro che esecutori materiali di prove, l'ho già detto e ridetto. Si va a PD al Dodero, si spacca tutto, si strappa tutto e si dice:questo tiene tanto, questo di più, questo di meno, ecc. Ormai tutto, dico tutto, rientra nelle norme europee sulla resistenza, tenuta, ecc. Come dicevo da altra parte il freno-dissipatore-discensore -autobloccante Autobrek della Salewa, il migliore mai inventato, è rimasto 2/3 anni sul mercato e poi via, perchè non era veenduto ccon numeri accettati dal marketing. Si vende bene l'otto? Avanti col discensore che disintegra le ccorde nel senso dell'usura, tutto di guadagnato così la gente cambia prima la corda. E avanti. Per il resto è ovvio che l'anello debole resta il corppo umano, ma attenzione, è quello debole PRIMA che arrivino ad andare in resistenza i materiali,nel 70/80 % delle tragedie, la gente è distrutta dal primo volo, dal primo rimbalzo. Invece per i sarcastici continuo a rinnovare l'invito: una bella palestra, un copertone e vi faccio passare la voglia del sarcasmo, del sapientino,dello scienzino .




ciao Filippo, approfitto di questa discussione per chiederti se in commercio attulamente esiste un discensore autobloccante tipo quello che avevi tu (l'auto block salewa se non erro) ,. Ti chiedo questo perchè l' altro giorno sono andato a fare un paio di calate in doppia su paretina. Provato con l' otto e con il secchiello, ma entrambi non autobloccanti e la cosa non mi è piaciuta piu' di tanto...
spero non mi manderai aff... grazie

stefano


(Ale74)
00mercoledì 23 settembre 2009 08:34
Re: Re: materiale
pasca77, 23/09/2009 8.12:


....a fare un paio di calate in doppia su paretina. Provato con l' otto e con il secchiello, ma entrambi non autobloccanti




per questo motivo si deve fare un nodo autobloccante tipo Machard (o Marchand che dir si voglia) il quale in caso di caduta blocca lo scorrimento e ferma la caduta.

Non sto a dire come ca fatto e dove va posizionato per evitare problemi, se qualche persona è interessata se lo fa spiegare da persone esperte e dal vivo non per scritto. Perchè, come dice Filippo, vale di più la pratica che la teoria.

Baci&Abbracci
pasca77
00mercoledì 23 settembre 2009 09:08
Re: Re: Re: materiale
(Ale74), 23/09/2009 8.34:




per questo motivo si deve fare un nodo autobloccante tipo Machard (o Marchand che dir si voglia) il quale in caso di caduta blocca lo scorrimento e ferma la caduta.

Non sto a dire come ca fatto e dove va posizionato per evitare problemi, se qualche persona è interessata se lo fa spiegare da persone esperte e dal vivo non per scritto. Perchè, come dice Filippo, vale di più la pratica che la teoria.

Baci&Abbracci




certo, questo lo so e lo abbiamo anche fatto, volevo solo sapere se esiste un discensore autobloccante, senza dover fare il manchard, o prusik (che se ben ricordo il buon Filippo diceva di non fare)..

fedipos
00mercoledì 23 settembre 2009 16:34
discensori autobloccanti
Non esiste nulla di paragonabile al mio,quindi sempre autosicure escluso il prusik e solo bachman su moschettone. Quando però ci vedremo, spero prestissimo in quel del Sarca,proverete lo schunt, che alla fine della fiera ,se uno prevede di fare rientri a doppie, resta senza dubbio il migliore freno per doppie. Sarà però basilare l'acquisizione più sicura del bachmaan per tutte quelle volte che ci troviamo nella situazione di dover scendere un salto per qualunque motivo. Questo sul forum, di persona, come diceva Ale e sul terreno vi insegnerò trucchetti vari per "autobloccarsi" con qualunque puttanata ci troviamo ad utilizzare.
pasca77
00mercoledì 23 settembre 2009 18:53
Re: discensori autobloccanti
fedipos, 23/09/2009 16.34:

Non esiste nulla di paragonabile al mio,quindi sempre autosicure escluso il prusik e solo bachman su moschettone. Quando però ci vedremo, spero prestissimo in quel del Sarca,proverete lo schunt, che alla fine della fiera ,se uno prevede di fare rientri a doppie, resta senza dubbio il migliore freno per doppie. Sarà però basilare l'acquisizione più sicura del bachmaan per tutte quelle volte che ci troviamo nella situazione di dover scendere un salto per qualunque motivo. Questo sul forum, di persona, come diceva Ale e sul terreno vi insegnerò trucchetti vari per "autobloccarsi" con qualunque puttanata ci troviamo ad utilizzare.




ok grazie, attendero' fiducioso di poter imparare sul campo...


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