La Repubblica Dominicana è una democrazia rappresentativa situata nei due terzi orientali dell'isola caraibica di Hispaniola, nelle Grandi Antille. Confina a ovest con la repubblica di Haiti, ed è bagnata a nord dall'Oceano Atlantico, a sud dal Mar dei Caraibi e a est dal Canale della Mona, che la separa da Porto Rico. La capitale è Santo Domingo, la lingua ufficiale è lo spagnolo.
La Repubblica Dominicana non va confusa con Dominica, un altro paese caraibico.
Il territorio della Repubblica Dominicana comprende la parte orientale dell'isola di Hispaniola, situata nel Mar dei Caraibi, seconda isola per dimensioni delle Antille (dopo Cuba). La superficie è di 48 442 km². Il paese ha un solo confine terrestre con la repubblica di Haiti ad ovest, ed è bagnata dall'Oceano Atlantico a nord e dal Mar dei Caraibi a sud; il canale della Mona separa la repubblica Dominicana da Porto Rico.
l territorio dominicano è prevalentemente montuoso, dominato dalla Cordillera Central, nella quale spicca il Pico Duarte, massima vetta dei Caraibi, di 3 087 metri. Altre catene montuose sono la Cordillera Septentrional o Sierra de Monte Cristi, la Cordillera Oriental, la Sierra de Yamasá, la Sierra de Samaná, la Sierra de Baoruco, la Sierra de Neyba e la Sierra Martín García.
Tra la cordigliera centrale e quella settentrionale si estende la valle del Cibao, un'ampia e fertile pianura che dà il nome all'intera regione settentrionale del paese. Nella zona sud-orientale si estende un'altra ampia pianura costiera.
Il lago più grande nel territorio dominicano è il lago Enriquillo (265 km2), di origine oceanica e con la superficie 46 metri sotto il livello del mare.
Nonostante la ridotta superficie, la Repubblica Dominicana ospita ben nove parchi nazionali, di cui uno sottomarino. Il Parque Nacional Los Haitises è situato a sud della baia di Samaná; nella Cordillera Central vi sono il Parque Nacional Armándo Bermúdez e il Parque Nacional José del Cármen Ramírez. All'estremo nord-ovest, nei pressi della città di Monte Cristi, si incontra il Parque Nacional Monte Cristi; nella regione sud-ovest, invece, nei pressi del confine con Haiti, il Parque Nacional Isla Cabritos ospita il lago Enriquillo, e si trovano anche il Parque Nacional Sierra de Bahoruco ed il Parque Nacional Jaragua, il più grande di tutte le Antille. Ad est della capitale il Parque Nacional Submarino La Caleta è l'unica riserva interamente sottomarina del paese; ad est di La Romana un'intera penisola è occupata dal Parque Nacional del Este.
Il clima è prevalentemente tropicale, con piogge abbondanti, ed una temperatura media, durante tutto l'arco dell'anno, tra 25 e 30 °C. Le uniche eccezioni si registrano nelle zone ad elevata altitudine, dove durante la stagione invernale le temperature scendono fino a −5 °C. A seconda della stagione, inoltre, le giornate durano da 11 a 13 ore.
La stagione delle piogge inizia a maggio e termina a novembre, anche se nella regione settentrionale del paese le piogge continuano anche durante il mese di dicembre. Il carattere torrenziale delle piogge causa numerosi smottamenti, anche se i danni maggiori sono causati dagli uragani e dalle tormente tropicali, la cui stagione va normalmente da agosto a ottobre.
La Repubblica Dominicana è una democrazia rappresentativa i cui poteri sono separati in legislativo, esecutivo e giudiziario. Il Presidente, eletto direttamente dal popolo ogni quattro anni, è anche il capo delle forze armate; nomina il Consiglio di Gabinetto e rende esecutive le leggi approvate dal Congresso.
Il potere legislativo risiede nel Congresso Nazionale della Repubblica Dominicana, suddiviso in due camere: il Senato, composto da 32 membri (uno per ogni provincia), e la Camera dei Deputati, composta da 178 membri.
La Repubblica Dominicana è suddivisa amministrativamente in 31 province. In aggiunta a queste è stato istituito il Distrito Nacional (Distretto Nazionale), costituito dalla parte centrale della città di Santo Domingo.
Le province si suddividono a loro volta in municipi (municipios). I municipi più grandi contengono uno o più distretti municipali (distritos municipales).
Azua
Bahoruco
Barahona
Dajabón
Duarte
Elías Piña
El Seibo
Espaillat
Hato Mayor
Independencia
La Altagracia
La Romana
La Vega
María Trinidad Sánchez
Monseñor Nouel
Monte Cristi
Monte Plata
Pedernales
Peravia
Puerto Plata
Hermanas Mirabal
Samaná
Sánchez Ramírez
San Cristóbal
San José de Ocoa
San Juan
San Pedro de Macorís
Santiago
Santiago Rodríguez
Santo Domingo
Valverde
Nel 1996 viene eletto Leonel Fernández, candidato del PLD, che è il partito che Juan Bosch ha fondato quando si è reso conto che il PRD non corrispondeva ormai più ai suoi ideali. Realizza una politica neoliberista, vendendo le imprese elettriche e modernizzando il paese dal punto di vista tecnologico.
Nel 2000 le elezioni vengono però vinte da Hipólito Mejía Domínguez, del PRD. Viene eletto al primo turno con più del 50% dei voti, e incarna la speranza della gente di un governo che sia dalla loro parte.
Nel 2002 muore l'ex presidente Balaguer.
Le elezioni dell'agosto 2004 vedono nuovamente sconfitto il governo in carica e torna alla presidenza Leonel Fernández.
Nelle elezioni amministrative del 2006 si registra una forte vittoria del PLD del presidente Leonel Fernández.
Alle elezioni presidenziali del 2008 il presidente uscente viene riconfermato con il 53% dei voti, mentre Miguel Vargas (PRD) ha raggiunto quota 40%. Il PRSC con Amable Aristy si è fermato a poco più del 4%.
La popolazione ammonta a 9,6 milioni con un tasso di crescita dell'1,5% (2006, fonte Banca Mondiale), ma si stima circa un milione di immigranti illegali haitiani che sfuggono al normale censimento. Circa la metà della popolazione vive in zone rurali, e buona parte di essa è composta da piccoli proprietari terrieri, ma si sta registrando un fenomeno di abbandono delle campagne a favore delle città.
La maggioranza della popolazione è principalmente di origine africana (di origine occidentale). Circa l'78% dei dominicani è di discendenza africana, considerando anche molti immigrati haitiani, e i loro discendenti. Il 19% dei dominicani è invece composto da bianchi di origine europea, prevalentemente spagnola. Ci sono infine piccole minoranze di cinesi e arabi mediorientali. La cultura è prevalentemente di stampo ispanico, anche se non mancano influenze africane e statunitensi.
La religione principale è il cattolicesimo, le stime assegnano ai cattolici il 75% della popolazione, ma si stima che il 15-20% sia in effetti evangelico per la forte presenza di immigrati irregolari appartenenti alla Nuova Chiesa Evangelica Riformata.
La lingua ufficiale della Repubblica Dominicana è lo spagnolo, con le sue influenze pesanti da lingue africane, anche se nella parlata corrente si usa una variante che presenta alcune caratteristiche comuni alle altre lingue latinoamericane, con molti neologismi derivanti soprattutto dall'inglese. Tale influenza è dovuta in particolare alla pressione culturale ed economica esercitata dagli Stati Uniti d'America nel corso degli ultimi due secoli. Il creolo haitiano è usato dal gran numero di immigrati haitiani presenti nel paese; viene parlato soprattutto nelle zone di confine.
Nella provincia di Samaná si usa una variante particolare di lingua inglese, chiamata inglese di Samaná, usata dai discendenti di immigrati inglesi giunti durante l'occupazione haitiana.
Nell'agricoltura, le colture prevalenti e di maggiore reddito sono quelle orientate alle esportazioni: canna da zucchero, diffusa in particolare nella pianura costiera meridionale e per la cui produzione viene sfruttata la mano d’opera quasi schiavizzata dei braccianti haitiani radunati nei villaggi chiamati batey; caffè, coltivato sui versanti della Sierra de Bahoruco e nella penisola di Samanà; cacao, tabacco, presenti in tutte le pianure interne. Tra le colture destinate all'alimentazione locale, prevalgono il riso, il mais e la manioca. Le foreste forniscono discrete quantità di legname pregiato e di prodotti coloranti, ma il loro sfruttamento intensivo ne ha determinato, nonostante le politiche di tutela degli ultimi governi, un certo impoverimento nel corso degli ultimi decenni.
In campo minerario è cessata l'estrazione della bauxite, mentre restano: il nichel nei giacimenti di Monsenor Nouel, che concorre in modo significativo alle esportazioni; l'oro e l'argento. Il settore manifatturiero, condizionato da una cronica mancanza di energia elettrica, di capitali e di manodopera qualificata, rimane poco diversificato e sostanzialmente vincolato al comparto agro-alimentare, fatta eccezione per le zone franche, dove l'industria mostra una maggiore dinamicità.
La bilancia commerciale è passiva. Le importazioni provengono soprattutto da Stati Uniti, Venezuela, Messico e Giappone e riguardano macchinari, petrolio e suoi prodotti derivati; mentre le esportazioni sono prevalentemente dirette verso gli Stati Uniti. Anche il rhum dominicano, riconosciuto come il più antico dei Caraibi, è un prodotto tipico del paese. I rhum più conosciuti anche all’estero sono Brugal, Barcelo e Bermudez.
Il principale porto è quello della capitale Santo Domingo, attraverso il quale passa tutto il movimento commerciale con l'estero; la capitale è, inoltre, servita dall'aeroporto internazionale di Punta Caucedo. Altri aeroporti di pari importanza si trovano a Puerto Plata e La Romana, al servizio del crescente movimento turistico. Purtroppo la Repubblica Dominicana è celebre anche per altri tipi di servizio, meno meritevoli delle spiagge paradisiache e del rhum, e cioè il turismo sessuale. Non solo donne, ma anche uomini e bambini sono sfruttati da turisti senza scrupoli e senza etica. Anche il traffico illegale di droga ha reso (tristemente) famosa la Repubblica Dominicana. Il paese viene, infatti, considerato il “ponte” di passaggio per il traffico illecito di droghe tra Stati Uniti ed Europa, in particolare per il traffico di ecstasy dall’Olanda e dal Belgio verso gli Stati Uniti e il Canada.
da wikipedia