Tour 2016 - 15a tappa: Bourg-en-Bresse - Culoz

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
mauro facoltosi
00domenica 17 luglio 2016 11:02






GPM



Km 23.0 - Col du Berthiand (780 m) 6 kilometre-long climb at 8.1% - category 1

Km 52.0 - Col du Sappel (794 m) 8.8 kilometre-long climb at 5.6% - category 2

Km 63.5 - Col de Pisseloup 4.9 kilometre-long climb at 5.8% - category 3

Km 79.0 - Col de la Rochette 5.1 kilometre-long climb at 5.4% - category 3

Km 113.0 - Grand Colombier (1 501 m) 12.8 kilometre-long climb at 6.8% - category H

Km 146.0 - Lacets du Grand Colombier (891 m) (D120-D120 A) 8.4 kilometre-long climb at 7.6% - category 1





Previsioni meteo

Bourg-en-Bresse : cielo sereno, 23.4°C, vento debole da NNW (8-10 Km/h), umidità al 55%
Culoz : cielo sereno, 27.1°C, vento debole da SE (7-9 Km/h), umidità al 53%

Traguardo volante





Traguardo: Avenue Jean Falconnier, al termine di un rettilineo di 250 metri, largo 6 metri. Ultima vera curva a 3 Km dall'arrivo



Ultimo km



Rotatoria a 250 metri dall'arrivo (si transita dritti)





Rettilineo d'arrivo (direzione corsa)



Rettilineo d'arrivo (direzione telecamera)

mauro facoltosi
00domenica 17 luglio 2016 11:06
Presentazione della tappa
“Assaggiate” le Alpi sul Ventoux e in attesa di tornarci per le quattro impegnative frazioni in programma alla vigilia della conclusione parigina, domani il Tour trascorrerà una giornata di montagna sulle strade del massiccio del Giura, teatro di una frazione che i “gourmet” dei percorsi hanno definito come una delle meglio disegnate di questa edizione. Il merito non è soltanto della doppia scalata al difficile Grand Colombier ma di tutta la successione di ascese secondarie che l’anticiperanno e che, di fatto, priveranno i 160 Km in programma di momenti di tregua altimetrica nei quali tirare il fiato. I primi 100 Km di avvicinamento al gran finale non proporranno mai alternative alla salita o alla discesa, con ben 8 ascese da superare solo in questo primo tratto, 4 delle quali valide per la classifica della maglia a pois. Negli ultimi 60 Km ci sarà, invece, il doppio Grand Colombier, la prima volta scalato fino in vetta (1501 metri) salendo dal versante di Locheu (12,8 Km al 6,8%), la seconda – dopo il primo passaggio dal traguardo – dal più impegnativo versante di Culoz terminando l’ascesa a quota 891 metri, dopo 8,4 Km al 7,6%. Superato lo striscione dell’ultimo GPM mancheranno 14 Km al traguardo, con una picchiata di 5,5 Km al 9,9% che ricondurrà a riguadagnare l’agognata pianura sulla quale si pedalerà nei restanti 8,5 Km, un tratto che potrebbe rivelarsi troppo breve per chi si troverà con il problema di dover recuperare il distacco eventualmente accusato in salita.

(Mauro Facoltosi)

ANTEPRIMA TOUR

È forse la frazione più atipica del Tour quella di Culoz, e quindi anche una delle più difficili da leggere tatticamente. Malgrado la Grande Boucle abbia apportato non poche novità ai propri tracciati negli ultimi anni, rinfrescandoli rispetto alla banalità di qualche edizione fa, una tappa praticamente priva di pianura come questa rimane qualcosa che ci si aspetterebbe di vedere al Giro d’Italia.

Sulla carta, l’occasione sarebbe ideale per un’imboscata, e la prospettiva di due giorni tranquilli – una frazione pianeggiante l’indomani, seguita dal secondo ed ultimo riposo – potrebbe incentivare ad osare. Si sarà tuttavia alla fine della seconda settimana, con ancora ben quattro tappe alpine da affrontare, e temiamo che la maggior parte degli uomini di classifica si guarderà dal prendere grossi rischi. Un disegno di squadra ben orchestrato potrebbe però funzionare meglio in una tappa accidentata come questa, piuttosto che in una frazione anche più impegnativa ma meno imprevedibile come quelle in programma nella terza settimana.

Il Grand Colombier, pur scalato dal versante meno impegnativo di Lochieu, dovrebbe fornire – nel peggiore dei casi – almeno l’occasione per una prima significativa scrematura, prima della quasi inevitabile bagarre sui Lacets du Grand Colombier, che altro non è che la prima metà circa del Grand Colombier dal versante di Culoz, quello affrontato al Tour di quattro anni fa.

Se qualche squadra con capitani e DS sufficientemente coraggiosi (pensiamo ad Astana e Tinkoff, ad esempio) e con esigenze di recupero in classifica vorrà provare a rivoluzionare il Tour, questa potrebbe essere la frazione più indicata; in tal caso, i distacchi saranno pesantissimi. Se tutto sarà rimandato all’ultima ascesa, aspettiamoci un arrivo a gruppetti, con divari dell’ordine di poche decine di secondi.

Favoriti: Fuga, Contador, Nibali
mauro facoltosi
00domenica 17 luglio 2016 11:07
Previsioni sulla tappa?
Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 12:10
Previsioni non so perché qua la corsa fatica a decollare comunque la speranza è che le squadre degli avversari di Froome si alleino per far fuori la sky entro la Grand Colombiere con attacchi di uomini pericolosi anche a scacchiera (esempio Porte e Van Garderen a turno, Valverde e Quintana a turno ecc) oppure con l'inserimento di seconde linee (ma non troppo seconde) in fughe ben assortite. Insomma mettere alla frusta la sky in modo da aver Froome se non solo comunque con massimo un uomo. Poi sui laccetti lanciare l'attacco serio per tentare di vedere se Froome inizia a manifestare qualche debolezza.
Certo l'attacco serio non può essere lo scattino dei 100 metri come quello di Quintana sul Ventoux, ci vogliono allunghi a ripetizione seri convinti ecc.
Speriamo bene
Salitepuntocia'
00domenica 17 luglio 2016 17:28
Valverde come l'anno scorso, miglior gregario di Froome
mauro facoltosi
00domenica 17 luglio 2016 17:37
L'unico attacco serio è stato quello di Aru, anche se no ha portato a nulla. Davanti va la fuga, vittoria a Pantano
Howling Wolf14
00domenica 17 luglio 2016 18:41
Se fosse stato un attacco serio, quello di Aru, avrebbe procurato scompiglio. E' andato a prenderlo Wouter Poels. Avete capito bene?. ho letto Poels.
Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 20:07
Re:
Howling Wolf14, 17/07/2016 18.41:

Se fosse stato un attacco serio, quello di Aru, avrebbe procurato scompiglio. E' andato a prenderlo Wouter Poels. Avete capito bene?. ho letto Poels.



quoto

Howling Wolf14
00domenica 17 luglio 2016 21:20
Secondo me, a questo pun mto, vista e accertata la superiorità di Froome, per non dire l'imbattibilità, e soprattutto la supremazia del Team Sky, la schiera dei piazzati si dividerà tra: a) quelli che si accontentano del piazzamento acquisito e lo difenderanno a denti stretti, sputando il sangue, tipo Yates e Dan Martin, ma anche lo stesso Mollema; b) quelli che si accontentano del piazzamento acquisito ma magari cercano di scalare uno, due o tre posti"; c) quelli che si accontentano del piazzamento acquisito e magari cercano di guadagnare qualche posizione, e magari si cimentano in qualche parodia di attacco, tipo quelle che oggi hanno visto protagonisti Aru, Valverde e Bardet. Sortite che non hanno lo scopo di attaccare Froome ma di farsi vedere dalla gente, per dire "Ehi, attenti, guardate che io ci sono. Ci sono anch'io. Dopo non venite a dire che non mi son fatto vedere". Magari anche altri avranno il loro momento di gloria, il siparietto in tv, magari Quintana, magari Purito, magari Porte, magari ancora Aru e Bardet, ma la mancanza di convinzione gliela si legge negli occhi. Se gli viene imposto di partecipare alla recita, lo faranno, ma sarà solo una parodia. Arrampicarsi sugli specchi per cercare di dimostrare che non è accettabile che la corsa per il 1° posto sia già chiusa non è illecito, ma è tentare di ingannare se stessi, una falsità intellettuale. Invece di ingannarci, allora, vediamo di persuaderci all'idea che anche la lotta per i posti dal 2° al 20° è avvincente, non c'è nulla di disdicevole.
Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 21:34
Re:
Howling Wolf14, 17/07/2016 21.20:

Secondo me, a questo pun mto, vista e accertata la superiorità di Froome, per non dire l'imbattibilità, e soprattutto la supremazia del Team Sky, la schiera dei piazzati si dividerà tra: a) quelli che si accontentano del piazzamento acquisito e lo difenderanno a denti stretti, sputando il sangue, tipo Yates e Dan Martin, ma anche lo stesso Mollema; b) quelli che si accontentano del piazzamento acquisito ma magari cercano di scalare uno, due o tre posti"; c) quelli che si accontentano del piazzamento acquisito e magari cercano di guadagnare qualche posizione, e magari si cimentano in qualche parodia di attacco, tipo quelle che oggi hanno visto protagonisti Aru, Valverde e Bardet. Sortite che non hanno lo scopo di attaccare Froome ma di farsi vedere dalla gente, per dire "Ehi, attenti, guardate che io ci sono. Ci sono anch'io. Dopo non venite a dire che non mi son fatto vedere". Magari anche altri avranno il loro momento di gloria, il siparietto in tv, magari Quintana, magari Purito, magari Porte, magari ancora Aru e Bardet, ma la mancanza di convinzione gliela si legge negli occhi. Se gli viene imposto di partecipare alla recita, lo faranno, ma sarà solo una parodia. Arrampicarsi sugli specchi per cercare di dimostrare che non è accettabile che la corsa per il 1° posto sia già chiusa non è illecito, ma è tentare di ingannare se stessi, una falsità intellettuale. Invece di ingannarci, allora, vediamo di persuaderci all'idea che anche la lotta per i posti dal 2° al 20° è avvincente, non c'è nulla di disdicevole.



Invece è disdicevole, significa accontentarsi di restare nella mediocrità, non avere ambizioni, non osare neppure sognare (figuriamoci osare vincere). Ora un Mollema che il podio non l'ha visto manco col cannocchiale posso anche capirlo ma i vari Quintana, Valverde e quelli che sono giù dal podio devono tentare un attacco serio, come diceva oggi Martinello da te definito saggio, devono farlo rischiando anche di saltare. Con l'atteggiamento che dici tu non vincerai mai, ad un certo punto per vincere devi anche rischiare, non puoi aspettare di vedere se l'avversario ha il volto affaticato, devi affondare a tutta e o la va o la spacca.
Io credo che quest'anno Froome si sia preparato per non calare nella terza settimana, il non essere riuscito a staccare decisamente tutti in salita potrebbe essere sintomo di maggior distribuzione della condizione di forma e perciò andava attaccato anche sui Pirenei, comunque visto che nella terza settimana ha sempre avuto cali è obbligatorio provarci da lontano altrimenti è un fallimento.
Poi tu hai la solita fissa che il Tour è sempre bello anche se è noiosissimo e quindi cerchi di dimostrare che è avvincente anche la lotta per le posizioni di rincalzo, può essere vero ma qui non c'è manco quella. nessuno attacca nessuno.
Tour scialbo e noioso, Giro d'Italia enormemente superiore

Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 21:44
e poi come dici tu se uno attacca sul serio non si fa riprenere da Wouter Poels, qui non si può dire nemmeno quanto sia effettivamente superiore Froome perchè non lo si è mai costretto a rispondere in prima persona. Io so solo che sul Ventoux non ha staccato Porte né Mollema che per carità saranno in forma ma non sono fenomeni, si spera che nelle terza settimana vengano fuori i cosiddetti diesel
Nebe1980
00domenica 17 luglio 2016 21:54
Re:
Oggi con il forcing dell'astana si sono staccati Henao e Thomas, se il forcing fosse inziato con convinzione dalla prima salita fatto da più squadre insieme tipo Astana, Movistar e BMC, Kirijenka non sarebbe rientrato e forse si sarebbe arrivati alla Colombiere in situazione tale da staccare Poels e poi sui laccetti si potevano tentare gli attacchi a scacchiera, ma se c'è la paura di saltare allora tutto diventa noioso


Salitepuntocia'
00martedì 19 luglio 2016 02:27
Non è stato poels a raggiungere Aru ,ma VALVERDE. Anche quest'anno il miglior gregario di Froome.

Una volta raggiunto Aru, si è messo a ruota o non ha collaborato, a quel punto Aru ha mollato...
Howling Wolf14
00martedì 19 luglio 2016 12:50
Re: Re:
Nebe1980, 17/07/2016 21.34:



Invece è disdicevole, significa accontentarsi di restare nella mediocrità, non avere ambizioni, non osare neppure sognare (figuriamoci osare vincere). Ora un Mollema che il podio non l'ha visto manco col cannocchiale posso anche capirlo ma i vari Quintana, Valverde e quelli che sono giù dal podio devono tentare un attacco serio, come diceva oggi Martinello da te definito saggio, devono farlo rischiando anche di saltare. Con l'atteggiamento che dici tu non vincerai mai, ad un certo punto per vincere devi anche rischiare, non puoi aspettare di vedere se l'avversario ha il volto affaticato, devi affondare a tutta e o la va o la spacca.
Io credo che quest'anno Froome si sia preparato per non calare nella terza settimana, il non essere riuscito a staccare decisamente tutti in salita potrebbe essere sintomo di maggior distribuzione della condizione di forma e perciò andava attaccato anche sui Pirenei, comunque visto che nella terza settimana ha sempre avuto cali è obbligatorio provarci da lontano altrimenti è un fallimento.
Poi tu hai la solita fissa che il Tour è sempre bello anche se è noiosissimo e quindi cerchi di dimostrare che è avvincente anche la lotta per le posizioni di rincalzo, può essere vero ma qui non c'è manco quella. nessuno attacca nessuno.
Tour scialbo e noioso, Giro d'Italia enormemente superiore




Mi ricollego alla tua ultima osservazione per una doppia puntualizzazione. Se ti riferisci all'equilibrio e all'incertezza, posso darti ragione, anzi, paragonando le edizioni di quest'anno, ti dico che hai ragione. Ma equilibrio e incertezza non sempre vanno di pari passo con il livello tecnico medio. Anzi, nzi, a volte è proprio il livello medio più basso a favorire l'incertezza, la combattività, l'equilibrio. Ma non va certo attribuito ad una corsa o all'altra il merito di questo. Non è merito dell'organizzazione né tantomeno del prestigio della corsa, ma è una semplice contingenza. Non c'è la prova contraria, ma se Froome, Contador, Quintana, Porte, Aru & Co partecipassero al Giro, con Froome al massimo della forma come al TdF, e con gli stessi premi del Tour, che sono pari a quasi il doppio di quelli del Giro, assisteremmo ogni giorni a spettacoli simili a quelli cui assistiamo al Tour. Se per ottenere più spettacolo dobbiamo rinunciare ai campioni, beh, possiamo anche farlo, oppure anche senza farlo sappiamo che avviene naturalmente, però si tratta di una scelta. Si tratta di stabilire che si preferisce la combattività piuttosto che il tasso tecnico elevato, ammesso e non concesso che i due elementi non possano convivere. Certo, per uno come Kruijswijk o uno come Chaves è facile attaccare al Giro, perché il livello tecnico è più basso e qualche azione può riuscire. Al TdF è ben diverso, per attaccare un Froome ci vuole ... un altro Froome. Gli altri gli fanno il solletico, da Porte a Mollema, da Aru a Bardet. Possono fare il cinemino, sì, ma non ottengono risultati.

succhiaruote
00martedì 19 luglio 2016 13:21
Re: Re: Re:
Howling Wolf14, 19/07/2016 12.50:

Al TdF è ben diverso, per attaccare un Froome ci vuole ... un altro Froome. Gli altri gli fanno il solletico, da Porte a Mollema, da Aru a Bardet. Possono fare il cinemino, sì, ma non ottengono risultati.



In linea di principio la penso come te, qualità dei partecipanti e importanza della posta in palio tendono a essere inversamente proporzionali allo 'spettacolo', se per spettacolo intendiamo i colpi di scena. Succede anche nel calcio, dove sempre più spesso le finali dei tornei importanti sono partite bloccate che si risolvono col singolo episodio, se non ai rigori. Aggiungo che il ciclismo è in sé uno sport poco spettacolare, vive di tantissimi tempi morti che solo chi ama davvero la bicicletta riesce ad apprezzare.

Detto questo, è innegabile che stiamo assistendo a uno dei Tour più anonimi di sempre. Qui non c'è solo un Froome (presunto) imbattibile, che non ha neppure bisogno di 'frullare' o di spremere la squadra fino all'ultimo elemento per prevalere; qui non stiamo assistendo nemmeno a una degna battaglia per le posizioni di rincalzo, non si vede un Aru attaccare un Porte o un Quintana insidiare un Mollema, altro che Froome! Siamo a 4 giorni da Parigi, con Pirenei, Ventoux, crono e Giura alle spalle e non si è ancora visto niente di notevole.
Può darsi che le Alpi ribaltino questo andazzo, ma per ora l'immagine del Tour 2016 è quella grottesca della Maglia Gialla che corre verso il Ventoux (dimezzato pure lui), appiedato dalla folla e dalle moto al seguito.


Nebe1980
00martedì 19 luglio 2016 14:21
Re: Re: Re: Re:
Rispondo a tutti e due
Dobbiamo innanzitutto premettere una cosa: il tasso tecnico del giro non è basso.
Quest'anno c'era Nibali che aveva puntato tutto sul giro e se Kruijswijk non fosse caduto probabilmente Nibali non avrebbe vinto.
Kruijswijk sul Mortirolo nel 2015 resse il ritmo di Contador (cosa che Aru non riuscì a fare)
Chaves è un giovane che probabilmente andrà prima o poi a fare il Tour, Insomma i big che vengono a turno al giro ossia i vari Nibali, Contador e Quintana hanno avuto i loro problemi per vincere. Contador nel 2015 subì vari attacchi e rispose sempre apparte sul Finestre dove patì molto e riuscì a salvarsi solo grazie al vantaggio accumulato nella cronometro, Nibali ha dovuto fare due attacchi seri per staccare Chaves e se l'olandese non fosse caduto probabilmente neppure avrebbe vinto. Quintana non possiamo sapere come sarebbe andata senza la discesa strana dello Stelvio in cui secondo me ha sbagliato Bramati ma comunque Quintana era indietro rispetto al suo connazionale.
Insomma quelli che tu consideri di livello inferiore a quelli del tour danno filo da torcere ai campioni che vincono il Tour quindi evidentemente il livello non è basso.
Dopodichè io apprezzo anche tempi morti e cose varie però faccio un esempio
Io non sono appassionato di calcio e se vedo una finale dei mondiali con squadre bloccate preferisco guardare un,amichevole giocata col coltello tra i denti. Come preferisco vedere corridori medi che attaccano rispetto a vedere Froome che va in gita con la graziella e il cestino per il pic nic. Sto livello tecnico alto se non si traduce in spettacolo non serve a molto. Preferisci vedere Messi che gioca a passaggi con gli avversari o preferisci vedere un giocatore medio che si dà da fare per segnare. Io preferisco vedere Kruijswijk e Zakarin che attaccano chicchessia piuttosto che Froome e Quintana in processione.
Detto ciò lo spettatore medio potrà anche non interessarci ma fa audiece e l'audience è ciò che permette di trasmettere le corse in Tv. Se non ci fosse audience sufficiente non le potremmo vedere perchè trasmetterle sarebbe antieconomico


Nebe1980
00martedì 19 luglio 2016 14:23
Re: Re: Re: Re:
succhiaruote, 19/07/2016 13.21:



In linea di principio la penso come te, qualità dei partecipanti e importanza della posta in palio tendono a essere inversamente proporzionali allo 'spettacolo', se per spettacolo intendiamo i colpi di scena. Succede anche nel calcio, dove sempre più spesso le finali dei tornei importanti sono partite bloccate che si risolvono col singolo episodio, se non ai rigori. Aggiungo che il ciclismo è in sé uno sport poco spettacolare, vive di tantissimi tempi morti che solo chi ama davvero la bicicletta riesce ad apprezzare.

Detto questo, è innegabile che stiamo assistendo a uno dei Tour più anonimi di sempre. Qui non c'è solo un Froome (presunto) imbattibile, che non ha neppure bisogno di 'frullare' o di spremere la squadra fino all'ultimo elemento per prevalere; qui non stiamo assistendo nemmeno a una degna battaglia per le posizioni di rincalzo, non si vede un Aru attaccare un Porte o un Quintana insidiare un Mollema, altro che Froome! Siamo a 4 giorni da Parigi, con Pirenei, Ventoux, crono e Giura alle spalle e non si è ancora visto niente di notevole.
Può darsi che le Alpi ribaltino questo andazzo, ma per ora l'immagine del Tour 2016 è quella grottesca della Maglia Gialla che corre verso il Ventoux (dimezzato pure lui), appiedato dalla folla e dalle moto al seguito.





La tua seconda considerazione è molto giusta nel senso che qui non è che Quintana non attacca Froome ma non attacca neppure Mollema o Yates. Qua nessuno attacca nessuno. hai detto bene: "altro che Froome"


Nebe1980
00martedì 19 luglio 2016 14:34
Comunque Froome che chiede ad Aru perchè fa tirare la squadra palesa un timore.
Se tre squadre iniziano a far ritmo forte sin dall'inizio evitando di far rientrare i passisti e sfiancando gli altri potrebbero lasciare Froome da solo o con il solo Poels già da lontano e poi se i capitani di BMC e Movistar iniziano a partire alternati Froome deve rispondere in prima persona a tutti colpo su colpo e potrebbe cedere, magari non cede ma sai inseguire quattro corridori che partono alternati diventa un massacro. Nella tappa di Culoz dopo la prima salita non si doveva permettere di rientrare ai Kriyenka e se acceleravi ancora Henao e Thomas saltavano prima e anche Poels e Nieve avrebbero sudato sette camicie e magari non erano in grado poi di rispondere ad Aru e Valverde e allora Froome poteva vedersela brutta.
Se nn ci provi è sicuro che perdi
Howling Wolf14
00martedì 19 luglio 2016 18:55
Ammesso che sia vero ciò che dici, ed è da dimostrare, non possiamo pretendere che si abbassi il livello tecnico medio delle corse, così c'è più combattività, così la tv trasmette il ciclismo. Enfatizzo il concetto, ma se l'obiettivo è solo raggiungere un alto livello di combattività, anche e comunque a pregiudizio del livello tecnico, allora basta smettere di trasmettere il ciclismo professionistico e fare le dirette solo delle granfondo. Se l'audience si fa solo con la combattività e al telespettatore medio interessa solo la battaglia, anche se fra atleti di basso livello, questa è un ottima chiave di volta. Tanto per lo spettatore medio, o medio-basso, quello che aumenta gli indici audience, non c'è alcuna differenza tra Kruijswijk, Chiaves, Rustichelli e Fernanducci. Se per il telespettatore medio è più interessante il Trofeo Matteotti o il Gp di Prato, dove i big sono Pasqualon e Taborre, che il Tour de France, se il nostro dio è quello dell'audience (tra parentesi, lo stesso dio del denaro), diamogli quel che chiedono. Poi ci penserà la De Stefano a creare il mito di Pasqualon. Ci mette un paio d'ore.
Howling Wolf14
00martedì 19 luglio 2016 18:55
Ammesso che sia vero ciò che dici, ed è da dimostrare, non possiamo pretendere che si abbassi il livello tecnico medio delle corse, così c'è più combattività, così la tv trasmette il ciclismo. Enfatizzo il concetto, ma se l'obiettivo è solo raggiungere un alto livello di combattività, anche e comunque a pregiudizio del livello tecnico, allora basta smettere di trasmettere il ciclismo professionistico e fare le dirette solo delle granfondo. Se l'audience si fa solo con la combattività e al telespettatore medio interessa solo la battaglia, anche se fra atleti di basso livello, questa è un ottima chiave di volta. Tanto per lo spettatore medio, o medio-basso, quello che aumenta gli indici audience, non c'è alcuna differenza tra Kruijswijk, Chiaves, Rustichelli e Fernanducci. Se per il telespettatore medio è più interessante il Trofeo Matteotti o il Gp di Prato, dove i big sono Pasqualon e Taborre, che il Tour de France, se il nostro dio è quello dell'audience (tra parentesi, lo stesso dio del denaro), diamogli quel che chiedono. Poi ci penserà la De Stefano a creare il mito di Pasqualon. Ci mette un paio d'ore.
nisky
00martedì 19 luglio 2016 20:27
ma qua stiam parlando del grande tour!altro che chiacchiere!e il grande tour sta facendo schifo!non fa pubblicità al ciclismo.....ringraziamo fiandre roubaix liegi giro....ma non il tour!probabilmente correre con sto caldo in luglio aiuta i tifosi a presenziare ma non i corridori ad attaccare!poi diciamola tutta...il livello del tour non è alto!froome è ALTO....poi basta un poels e un henao per far star tutti buoni!cioè armstron aveva Hamilton(2giro 4 tour) heras(4vuelte) rubiera(diversi piazzamente nei 10 nei gt).....e allora la ci poteva stare....qua ci sono due ottimi corridori....tre o quattro.....ma ieri c era poels e valverde aru son rimbalzati pateticamente indietro come un elastico e gli altri son arrivati su col fiato corto!
Io farei piuttosto un analisi onesta!i corridori attuali, froome a parte, non sono granchè!sono buoni si ma sono un van gaarderen, un aru, un quintana, un porte, un mollema....roba che 10 anni fa facevan fatica ad arrivar nei 10!quintana inizio a credere sia sopravvalutato un pò.....le gambe sono buone ma non formidabili e la testa e decisamente un handicap!il giro l ha vinto più per un episodio dubbio che altro!mancano i corridori veri!questi sono i corridori moderni, quelli del compitino di staccarsi il più tardi possibile....privi di personalità(radioline????) di inventiva e di carattere!oltre le gambe ci vuole il cuore e la testa.....e qua lo spessore è poca cosa.....in effetti nessuno attacca nessuno.....e per questo basta poels?????il livello è scarso
Howling Wolf14
00martedì 19 luglio 2016 22:01
Vabbè, Nisky, ma cosa ci possiamo fare se i corridori non sono granché? Ammesso che sia vero, e occorrerebbe stabilire quali sono i criteri di giudizio, è colpa del Tour se quel che c'è in giro è questo? I corridori sono questi, cosa dobbiamo fare, farne costruire in laboratorio? Non so dove vogliate andare a parare. In giro ci sono solo Quintana (che, ricordo bene, non più tardi di due anni fa venne definito un grande fenomeno), Porte, Aru, Bardet. Più Froome, Contador e Valverde. Questi sono, questi corrono. Lagnarsi sempre della realtà è improduttivo, tempo perso.
Howling Wolf14
00martedì 19 luglio 2016 22:02
Vabbè, Nisky, ma cosa ci possiamo fare se i corridori non sono granché? Ammesso che sia vero, e occorrerebbe stabilire quali sono i criteri di giudizio, è colpa del Tour se quel che c'è in giro è questo? I corridori sono questi, cosa dobbiamo fare, farne costruire in laboratorio? Non so dove vogliate andare a parare. In giro ci sono solo Quintana (che, ricordo bene, non più tardi di due anni fa venne definito un grande fenomeno), Porte, Aru, Bardet. Più Froome, Contador e Valverde. Questi sono, questi corrono. Lagnarsi sempre della realtà è improduttivo, tempo perso.
Nebe1980
00mercoledì 20 luglio 2016 00:07
Re:
Howling Wolf14, 19/07/2016 18.55:

Ammesso che sia vero ciò che dici, ed è da dimostrare, non possiamo pretendere che si abbassi il livello tecnico medio delle corse, così c'è più combattività, così la tv trasmette il ciclismo. Enfatizzo il concetto, ma se l'obiettivo è solo raggiungere un alto livello di combattività, anche e comunque a pregiudizio del livello tecnico, allora basta smettere di trasmettere il ciclismo professionistico e fare le dirette solo delle granfondo. Se l'audience si fa solo con la combattività e al telespettatore medio interessa solo la battaglia, anche se fra atleti di basso livello, questa è un ottima chiave di volta. Tanto per lo spettatore medio, o medio-basso, quello che aumenta gli indici audience, non c'è alcuna differenza tra Kruijswijk, Chiaves, Rustichelli e Fernanducci. Se per il telespettatore medio è più interessante il Trofeo Matteotti o il Gp di Prato, dove i big sono Pasqualon e Taborre, che il Tour de France, se il nostro dio è quello dell'audience (tra parentesi, lo stesso dio del denaro), diamogli quel che chiedono. Poi ci penserà la De Stefano a creare il mito di Pasqualon. Ci mette un paio d'ore.



Sì Howling infatti enfatizzi ma enfatizzando troppo travisi.
Se leggi l'inizio del mio post io dico che il livello del giro non è così più basso di quello del Tour. Se un Kruijswijk riesce a rifilare quattro minuti a un Nibali che ha preparato il Giro meticolosamente, se un Kruijswijk nel 2015 riesce a tenere Contador sul Mortirolo, se tre dei quattro grandi come Nibali, Quintana e Contador hanno patito nel vincere il lor ultimo giro vuol dire che il livello non è poi così più basso di quello del Tour. Ciononostante c'è spettacolo mentre al Tour non c'è.
Si ha spettacolo anche trasmettendo ciclismo prfessionistico e non le granfondo (lasciao stare il Matteotti che è una corsa storica nata nel 1945 e vinta da gente come Taccone, Gimondi, cuore matto Bitossi, Moser, Battaglin, Argentin).
Il livello tecnico del giro di quest'anno non era affatto basso, era un buon livello tecnico
Non dico che per vedere una partita combattuta devi guardare il campionato nazionale dilettanti o le partite dell'oratorio, ma che magari un Milan - Inter è più combattuta di un Barcellona - Real Madrid anche se oggi il Milan e l'Inter non sono squadroni però sono squadre di serie A.
Giusto tenere in considerazione il livello tecnico ma questo non deve diventare un mito. Kruijswick e Chaves sono riusciti a correre alla pari (anzi l'olandese anche un gradino sopra) a gente di livello tecnico altissimo come Nibali e Valverde, quindi anche senza Quintana senza Froome e senza Contador abbiamo avuto un giro bello combattuto e con un buon livello di partecipazione.
Pasqualon non fa audience, l'audience si fa con buon livello tecnico ma anche con un minimo di spettacolo e di combattività
Io poi non ho assolutamente il mito dell'audience, dico che la TV ha interesse a trasmettere cose che fanno ascolti, se fossimo in India trasmetterebbero il croquet.
Purtroppo anche qui siamo asserviti al denaro.
In ogni caso tra commentatori ex ciclisti e forumisti non ce n'è uno che non stia criticando l'atteggiamento dei protagonisti di questo tour.
Tu preferisci vedere Barcellona - Real Madrid che giocano a passaggi o due buone squadre di serie A che se le danno di santa ragione?
Ripeto il livello tecnico ci vuole ma se uno sto livello non lo sfodera a cosa serve?
Froome è forte ma se non è costretto ad attaccare a va a passeggio dietro Poels non mi interessa granchè. Se Quintana è forte ma diventa un appendice della ruota di Froome non mi interessa. Non mi interessa guardare una parata di stelle che va a fare un picnic domenicale col panino nel cestino della graziella.


nisky
00mercoledì 20 luglio 2016 00:46
Il problema del tour è quasi e unicamente la sky.......il livello dei corridori di oggi è medio...non un granche...e per cui si spiegano la penuria di inventiva e di attacchi decenti.....ma la sky uccide la corsa come un pitone la sua preda.....stritolandola!
Salitepuntocia'
00mercoledì 20 luglio 2016 03:17


se non era per la crono, il tour era ancora apertissimo

Froome degli anni scorsi avrebbe ora infilitto minuti a Mollema in salita...

secondo me c'è stato un livellamento verso il basso ,non è stato Poels a stoppare Aru ma Valverde, e chi tace acconsente
Howling Wolf14
00mercoledì 20 luglio 2016 10:36
Se ti vai a vedere l'elenco degli assenti al Giro d'Italia non puoi arrivare alla conclusione che il livello medio era di poco inferiore a quello del TdF. Non ti faccio io la lista, perché non sei sprovveduto e quindi te la puoi fare da solo. Vedi un po' tu.
Poi io non dico che tu abbia torto nella valutazione della componente spettacolo. Ho detto più di una volta che potrei divertirmi molto di più assistendo a Pro Sesto-Manfredonia che a Milan-Juventus. Potrei divertirmi di più perché probabilmente ci sarebbero più emozioni. Con un tasso tecnico di molto più basso. Nulla di male, ci si diverte anche così, anzi magari di più, però è altra cosa. Il discorso è volutamente enfatizzato, per rendere l'idea, se tra Tour e Giro non ci sono le differenze che ci sono tra Juventus e Manfredonia poco cambia dal punto di vista concettuale. Si tratta solo di stabilire se si vuole privilegiare il tasso tecnico o quello spettacolare, ammesso - ripeto - che le due cose siano antitetiche e non possano marciare su file parallele.
Howling Wolf14
00mercoledì 20 luglio 2016 10:40
La tua osservazione è giusta, Nisky, ma - ripeto - che cosa ci possiamo fare? Io avevo proposto di ridurre il numero degli effettivi di ogni team, portandolo da 9 a 7, ma non so se queste cose andranno in porto. In ogni caso non dimentichiamoci che ciò che sta facendo la Sky al TdF è la stessa cosa che ha fatto l'Astana al Giro. E' un problema di fondo, ma a parte la mia proposta non vedo che cosa sia possibile fare.
nisky
00mercoledì 20 luglio 2016 13:46
l idea della diminuzione delle squadre è ovvia!solo che alle squadre che contano....non va bene!
io penso che nel 2000 la differenza tra giro tour e vuelta era molto più marcata a favore del tour....oggi come oggi....non vedo sto grande gap....e non è per merito del giro ma per la pochezza di questa generazione!
analizzando un pò gli uomini del tour vedo mollema secondo....non certo un fenomeno, yates terzo......a 23 anni....e non credo sia il nuovo merkxs....quintana quarto che anche quando è venuto al giro non è che ha poi dato tanto alla corsa rosa....l ha vinta si ma non in maniera importante...valverde 5....dopo aver fatto 3 al giro....bardet, un onesto corridore sesto!poi abbiamo i due mediocroni della bmc!con tante possibilità e tutte sciupate alle spalle!due che di sicuro al giro non rimpiangiamo di non avere!l altro anno porte si è fatto più riconoscere per la sua inadeguatezza nel leggere e interpretare la corse che altro!van gaarderen è un pesce bollito!e così via!
diciamo che quando al tour c erano armstrong ullrich vinoukurov kloeden basso zuelle la differenza la sentivo di più!ora avere un mollema o un kruiswijk è la stessa minestra......chaves o bardet.....yates o majka.....non sento sta differenza!l ago penderà pure dalla parte del tour ma non vedo bene sta differenza!
però a onor del vero chi viene al giro spesso è più invogliato a divertirsi rispetto al tour dove è tutto molto bloccato!sarà il caldo....sarà il peso delle responsabilità....fatto sta che contador al giro è meglio di quello del tour...nibali del giro...meglio di quello del tour....valverde al giro....meeeeglio del tour....sarà che è più fresco e la corsa è meno importante però noto una certa libertà di far ciclismo che al tour non c è!l unico che è stato noioso al tour vuelta e giro è stato quintana...ma la è un problema di testa....lui si allena a "resistere".....non ad attaccare
Howling Wolf14
00mercoledì 20 luglio 2016 14:26
La differenza sul piano tecnico non è discrezionale, è matematica. Prendi il ranking UCI e fai la sommatoria, poi tu convincerai.
Se parli di differenza sul piano della combattività e dell'incertezza, lì allora non ci sono metodi per il calcolo, però è tutto soggettivo.
Tour bloccato? E il Giro no? Il Tour è bloccato dalla Sky, il Giro è bloccato dall'Astana. L'unica fortuna del Giro di quest'anno è stata la crisi temporanea di Nibali. Se il siciliano non avesse passato quelle brutte giornate, l'Astana avrebbe dominato alla grande e Nibali avrebbe vinto con 10 minuti di vantaggio. Volendo. Ci facciamo belli solo in virtù di questa contingenza. Il Giro è stato incerto sino alla fine solo perché Nibali, invece di arrivare all'inizio dell'ultima settimana con 6 minuti di vantaggio sul secondo, ha iniziato addirittura con la necessità di recuperare un distacco. Un po' di realismo non guasta.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:44.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com