Si parla molto di rieducazione, riabilitazione e via dicendo, ma molto poco si parla della tutela delle vittime.
Suppongo che ad una donna vittima di una violenza interessi molto poco il sapere che la persona che l'ha violentata sia stato in un centro di recupero quando se lo vede passeggiare sotto casa o nella stessa fila alla posta.
Suppongo che preferirebbe saperlo dietro delle solide sbarre per TUTTA la durata della pena che gli è stata inflitta.
Suppongo, poi, che preferirebbe saperlo anche lontano mille chilometri da dove vive lei una volta scontata la pena.
Dici che le carceri hanno perso da tempo la loro funzione punitiva a vantaggio della funzione rieducativa. E difatti una volta si aveva paura di finire in carcere. Adesso si va in carcere, ci si rieduca, si esce magari prima per qualche sconticino e poi?
Quando mia madre mi metteva in castigo perché avevo fatto qualcosa che non andava fatto, ci pensavo due volte prima di rifarlo. Se mi diceva solo, hai fatto male, ero un po' meno titubante.
Alcuni reati non possono essere giudicati in un certo modo solo perché è "la moda del momento" non parlare più di punizioni ma di riabilitazione.
Alcuni reati, specie quelli contro la persona, contro l'intimo della persona, che lasciano segni indelebili, devono essere trattati per quello che sono e chi li commette giudicato e punito. Non il buffetto sulle mani ma lo scapaccione e fila via a letto senza cena.
Proprio perché non stiamo parlando di un reato contro una cosa, ma contro un persona che quella cosa se la porterà dietro. Non se la dimenticherà semplicemente dicendole "guarda, è stato rieducato, adesso è uno zuccherino".
Non se la dimenticherà neanche sapendo che sta dietro le sbarre per vent'anni, certo, ma questo non vuol dire che siccome tanto non se la dimenticherà tanto vale farlo uscire subito.
Uno stupratore non è una persona sana di mente. In qualunque modo ci si sforzi di vedere la cosa, una persona pienamente consapevole delle sue facoltà mentali e a mente lucida e non fuorviata da sostanze alcoliche e/o stupefacenti non stuprerebbe mai donna o bambino che sia. Una persona normale con giusti principi morali non lo farebbe, non è una cosa corretta. Perciò bisogna capire che lo stupratore va aiutato.
Perché non è una persona sana di mente?
Uno stupratore per essere tale deve essere per forza matto, rimpinzato di alcol e/o droge?
Non può essere una persona savia, sobria che decide di prendersi con la forza ciò che vuole?
Non possono essere dei ragazzi inebriati da false idee che decidono di "divertirsi" sapendo che non gli faranno nulla o quasi?
Perché deve essere per forza di cose matto?
E poi, giusti principi morali? Cosa significa?
Che una persona che magari va per prostitute (quindi non con giusti principi morali) può essere anche uno stupratore?
Una persona salda di spirito e corpo, invece, no. Non può esserlo in nessun caso.
Perciò bisogna capire che lo stupratore va aiutato.
Mi ripeto. Va aiutata la vittima, il carnefice va punito.
Hasta Luego