addio bettinelli...ultimo viaggiatore romantico in vespa

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picchioirish
00martedì 23 settembre 2008 10:34
È morto colpito da un'infezione nel Sud della Cina, sulle rive Mekong, dove viveva con la moglie Yapei. È stato l'ultimo grande interprete dei viaggi dell'avventura.

Aveva una faccia simpatica Giorgio Bettinelli, magro come un fuscello, baffo vezzoso, sguardo vivo- Da uno che è andato dall'Alaska dalla Terra del Fuoco su una Vespa ti aspetti che sia una specie di Rambo e che sia un esperto meccanico. E invece no: Bettinelli era esile come un fuscello e di motori non capiva nulla.

E sembrava inattaccabile da tutto e da tutti. E invece no: pochi giorni fa Bettinelli è morto, colpito da un'infezione nel Sud della Cina, sulle rive Mekong, dove viveva con la moglie Yapei.

Con lui perdiamo non solo un giornalista, scrittore e viaggiatore, ma anche un personaggio da film, diventato noto al grande pubblico con il libro "In Vespa" (Edizioni Feltrinelli), dove narra il suo primo viaggio su due ruote da Roma a Saigon.

Solo lui poteva immaginare viaggi che poi lo hanno portato a pubblicare libri come "Brum brum. 254.000 chilometri in Vespa" e "Rhapsody in black. In Vespa dall'Angola allo Yemen". Il suo ultimo libro è stato "La Cina in Vespa", cronaca di un viaggio che ha toccato per la prima volta tutte le 33 regioni dell'immensa regione cinese.

Alcuni anni fa l’avevo incontrato a Milano, in una pausa tra un viaggio e l’altro.

l'articolo è tratto dal sito di lifegateradio

=Donegal=
00martedì 23 settembre 2008 10:47
Una grande perdita...
Avevo letto pochi giorni fa l'articolo su Repubblica: link

E proprio oggi nel parla il Beppe su Italians, ci sono ben 3 lettere:
link1
link2
link3
=moris=
00martedì 23 settembre 2008 11:02
L'ho saputo il giorno dopo che la sua compagna ne ha dato notizia e confesso che per diversi minuti sono rimasto in totale silenzio, quasi incredulo...

Ho avuto il privilegio di conoscere Giorgio (dal vivo e non solo sulle sue pagine) parecchi anni fa.
Era un sabato sera, lui era venuto ad Asti (dove abitavo) per presenziare ad un festival di letteratura di viaggio che si sarebbe tenuto l'indomani... io avevo divorato i suoi primi due libri ed essendo un amante del Viaggio e della Vespa, Bettinelli è uno dei pochi miti che avevo.
Se ne stava seduto ad un tavolo con una bottiglia di barbera, stranamente solo...mi sono avvicinato timidamente, con l'aria di chi non vuole rompere i coglioni e desidera solo salutare e ringraziare. A quel tavolo invece ci sono stato più di un'ora, a chiaccherare amabilmente con quel personaggio meraviglioso che era Bettinelli...

"Dai, siediti qui... anzi, prima vatti a prendere un bicchiere"

Buon viaggio, Giorgio.
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