da web: il bruco e la montagna

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lilly2005
00lunedì 5 dicembre 2005 19:37

Un piccolo bruco camminava verso la grande montagna. Molto vicino alla strada che percorreva c'era un grillo.
"Dove vai?" - gli chiese.
Senza smettere di camminare, il bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da lì potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto ciò che ho visto e così voglio realizzare il mio sogno".
Sorpreso, il grillo disse mentre il bruco si allontanava: "Devi essere pazzo! Come farai ad arrivare fin là??? Tu, un piccolo bruco??Pee te, una pietra sarà una montagna, una piccola pozzanghera sarà un mare, e qualsiasi ramo sarà una barriera impossibile da oltrepassare".
Ma il piccolo bruco era già lontano e non lo sentì.
I suoi piccoli piedi non smettevano di muoversi. Poi sentì la voce dello scarafaggio: "Dove vai con tanto sforzo?"
Già un bel pò sudato, il piccolo bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da lì potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e così voglio realizzare il mio sogno".
LO scarafaggio si mise a ridere, e disse: "Ma se neanche io con le mie grandi zampe comincerei un'impresa così difficile".
E rimase steso per terra mentre il bruco continuava la sua strada.
Uguale successe col topo, il ragno, la rana e il fiore. Tutti gli consigliavano di smettere.
"Non arriverai mai...!" gli dicevano.
Ma il piccolo bruco continuò a camminare, perchè dentro di sè sentiva che doveva farlo.
Già stanco e senza forze, e sentendosi sul punto di morire, decise di fermarsi a riposare e costruire, col suo ultimo sforzo, un posto per dormire quella notte.
"Così mi sentirò meglio." - disse.
Ma morì.
Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti.
Lì c'era l'animale più pazzo del mondo, che aveva costruito la sua tomba come un monumento alla mancanza di buon senso.
Lì c'era l'ultimo rifugio di uno che era morto per andare dietro ad un sogno.
Giorni dopo, una mattina che il sole brillava in una maniera speciale, tutti gli animali si riunirono intorno a quello che era diventato un avviso per tutti loro.
All'improvviso tutti restarono a bocca aperta: quel bocciolo grigiastro, cominciò a rompersi e con meraviglia videro un paio di occhi e due antenne...
Era una farfalla!
Nessuno disse niente perchè già sapevano cosa avrebbe fatto.
Sarebbe volata in cima alla montagna a vedere da là su, tutta la valle.
E così compiere il suo sogno... il sogno per il quale era vissuto e s'era sforzato fino a morire ed era rinato per compierlo.
Tutti s'erano sbagliati meno lui.

GocciaDiParadiso
00martedì 6 dicembre 2005 23:21


BELLISSIMA FAVOLA....

la morale.....

NON BISOGNA ABBANDONARE I PROPRI SOGNI!!!!!!!!!! SONO REALIZZABILI ANCHE SE PUO' SEMBRARE IMPOSSIBILE
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