poesia e filosofia

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chiedi al 77
00mercoledì 26 ottobre 2005 23:59
vi consiglio questo libro che secondome offre spunti interessanti su temi in cui è facile cadere nella banalità.
riporto la recenzione presa direttamente dal sito che potete consultare qui: www.giuseppepennisi.senecaedizioni.com


Autore: Giuseppe Pennisi
Titolo: Poesia e filosofia
seneca edizioni


L’opera è composta da cinque capitoli.
Ciascuna parte inizia e chiude con una poesia, eccetto la quarta sezione, dedicata all’amore, dove sono incluse più poesie.
“L’io interrogante” è quella parte di noi, che pone sempre domande, che afferra ed esige le risposte.
“Cambiano i particolari, cambiano i modi, cambiano le cornici, ma le situazioni che ci vengono a visitare hanno, nei loro cicli e ricicli, senza ambiguità, lo stesso suono, lo stesso eco, la stessa nota”. “Quanto è Inesplorata la natura. Nella vita quando pensi di sapere tutto, di conoscere tutte le cose che ti circondano, se ti guardi bene intorno, ti accorgi che ci sono ancora tante cose che ti sfuggono”.
Gli interrogativi che tutti si pongono, che ci affliggono, che avvertiamo più significativi e che cerchiamo di risolvere, sono affrontati nel libro: le Percezioni e la Realtà, la Natura, la Divinità, la Morte, il Senso della Vita, l’Amore, l’Amicizia e la Felicità. Il tutto espresso in un linguaggio molto semplice, pur senza trascurare l'accuratezza strutturale e linguistica, che rende l’opera gradevole anche ad un lettore colto. “La poesia è voce interiore e, in quanto suono, dobbiamo ascoltarla, dobbiamo tendere l'orecchio alla nostra anima, al nostro cuore e soprattutto lasciarci condurre e coinvolgere dai nostri sentimenti e dai nostri sensi”.

CorContritumQuasiCinis
00sabato 17 dicembre 2005 17:32
...un pezzo per cui vale la pena Vivere... indescrivibile la Bellezza.

L'ultimo prete Inca

avvicinando la morte

radunò attorno a sé pochi superstiti

le mani quasi giunte

su un arbusto mai visto

sedeva accovacciato sulla Terra

-imparerete a amarla in Pace in Guerra -



grigie pietre le strade lastricate

grigie pietre le case inutilmente fortificate

fessure i volti bruni di sole tra tessuti sgargianti di colore



-è vostra questa pianta dono del Creatore a Lui salga la Lode

Voi che pagate Crudele il Salvatore-

e gli occhi suoi già stanchi prendevano commiato velando con lo sguardo

le Mille Meraviglie del Creato



in alto trasparente denso il Cielo immobile Vicino

in basso umide nuvole rumore di foresta lontano



renderà sopportate Fame Fatica Orrore

le Vostre sofferenze allevierà Amate Creature

vi terrà compagnia quando sarete soli di necessità

per ultimo non ultimo li polverizzerà



se ne presero cura devota silenziosa

impotente difesa masticata preghiera

nei secoli fedeli senza speranza qualche parola stanca

un Prete un Dono una Divinazione

qualcuno,senza merito,ne canta la canzone.



Non si mai c'è qualcosa da capire

Per quanto il senso sia difficile da dire

impotente difesa masticata preghiera

rende sopportate fame fatica orrore

le sofferenze allevia Amate Creature

tiene al caldo chi è solo di necessità

per ultimo non ultimo li polverizzerà

li polverizzerà

ongii
00sabato 17 dicembre 2005 17:34

Astro sgamo' la provenienza della pianta in questione, o ricordo male ?
CorContritumQuasiCinis
00sabato 17 dicembre 2005 17:42
Leggiti anche questa Ongiino e dimmi... allucinogena.

dove sono sempre stato

dove tornerò comunque

immobile lo spazio.muove il tempo.

puro movimento dove sono stato

sempre.



pioveva alla fine da un basso cielo

schermato a intermittenza

traffico di rumorosi colori in

sfondo grigio nero

pioggia tagliente su gelida atmosfera

pioggia tagliente.dura.



non c'è Futuro,inconsistente ora

non c'è Passato che significhi ancora

niente che valga il buio del Presente



spenta ogni luce indulgente

s'allertano i sensi,si restringe lo sguardo

s'affina penetrante



quello che non mi sono concesso

quello che non mi sono permesso

quello che chiude il conto adesso

- les jeux sont faits,messieurs -



s'insinua frammento,l'eternità

nella vita di un giorno e

niente

come da sempre.

ongii
00sabato 17 dicembre 2005 17:48


niente che valga il buio del Presente


tu ne sei convinto ? io poco.


[cmq il ragazzo stava in forma, e ci stava gia' lanciando messaggi. Quando lessi quei testi mi bloccai, c'era qualcosa che non tornava ma non sapevo cosa. Poi forse, insieme, qui sopra, riuscimmo a capire. Forse.]
batto
00sabato 17 dicembre 2005 19:25
Che meraviglia Neukolln... insieme a Polvere e Barbaro... le adoro! Co.dex per me è stato troppo sottovalutato.
monos.84
00domenica 18 dicembre 2005 14:28
Re:

Scritto da: batto 17/12/2005 19.25
Co.dex per me è stato troppo sottovalutato.


Condivido: secondo me i testi sono davvero stupendi.
E poi, provate a immaginare quei testi su basi stile CSI...
astrodanzante
00domenica 18 dicembre 2005 17:22
Re:

Scritto da: ongii 17/12/2005 17.34

Astro sgamo' la provenienza della pianta in questione, o ricordo male ?



ricordi bene.

ma tempo dopo qualcuno dalle terre del nord mi fece pervenire "In Mongolia in retromarcia" e il testo di Polvere viene introdotto con

"non c'è guerra nel nostro tempo che non traffichi, per contiguità almeno, con la droga, che rende davvero.
non c'è pace nel nostro tempo che non prosperi, per resa di guadagno o di piacere, sulla droga"

etc...

insomma, bastava leggere il libro...
arunachala
00venerdì 30 dicembre 2005 20:21
polvere
...una delle mie preghiere preferite...
grazie
mant(r)a
00venerdì 30 dicembre 2005 21:17
la stavo proprio ascoltando prima



che roba
che roba...




i brividi non c'entrano niente con questa
perché si è su di un livello totalmente differente
avanti avanti avanti negli anni, luce e non.
emi.
00venerdì 30 dicembre 2005 21:30
Re: Re:

Scritto da: monos.84 18/12/2005 14.28

Condivido: secondo me i testi sono davvero stupendi.
E poi, provate a immaginare quei testi su basi stile CSI...



Ma anche le musiche andrebbero rivalutate...
pesanti, a volte anche "sbagliate", ma dense di significato. Di senso.

Forse Co.Dex è l'ultimo grande album berlinese, in assoluto...


mmmh, forse è meglio spostarla altrove questa discussione...

[Modificato da emi. 30/12/2005 21.57]

bradiporosso
00venerdì 30 dicembre 2005 22:20
chi ha mai sottovalutato codex? vera chiave di volta del ferretti-pensiero... e di tutto il resto... warum è manifesto del cambiamento e il resto è fatto sui vari segnali sparsi in tutto l'album ("la civiltà-città m'allergica" etc etc)

per me è un album di una forza devastante... e le musiche di bernocchi le trovo tutt'altro che sbagliate o inopportune... peccato solo che di massimo zamboni sia rimasto ben poco in un album che doveva piuttosto ricucirli... ma ce l'hanno insegnato loro stessi che per sconcertante necessità accade quel che deve

qui il link della discussione più appropriata per parlare di codex (lascio in quella sede un post identico)
arunachala
00lunedì 2 gennaio 2006 16:04
Polvere
no, in effetti le corde dell'emotività non dovrebbero intaccare la preghiera.
E' vero siamo su un livello diverso.
ongii
00lunedì 2 gennaio 2006 16:16

beh
firenze 5 gennaio 2000

fu data vita al concerto proprio con la tastiera e la batteria di polvere, interminabile inizio, canzone irriconoscibile non conosciuta

poi

le sofferenze allevio' alle creature.
bradiporosso
00martedì 3 gennaio 2006 21:04
Re:

Scritto da: ongii 02/01/2006 16.16

beh
firenze 5 gennaio 2000

fu data vita al concerto proprio con la tastiera e la batteria di polvere, interminabile inizio, canzone irriconoscibile non conosciuta

poi

le sofferenze allevio' alle creature.



che io conosco solo grazie a noi non ci saremo vol.2

immagino piuttosto [invidiandovi] che molti di voi erano lì.. l'ultimo sofferto live dei csi.. sono 6 anni ormai
BENDETTA
00lunedì 9 gennaio 2006 13:45
Grande fratello
Il primo filosofo che ha capito il potere che la scienza offre all'uomo, fu agli inizi del seicento, Francis Bacon: Nella sua utopia Nuova Atlantide Bacone immaginava un paradiso della tecnica, un enorme laboratorio sperimentale, e prevedeva un regnum hominis nel quale il sapere scientifico avrebbe dato all'uomo il potere di dominare la natura. Così è stato. Ma il sapere scientifico è tutto un sapere astratto fondato su un pensare per concetti*:
Dal vedere e basta non è nata nessuna scienza. Pertanto nell'ottica baconiana l'era del regnum hominis è al tramonto.
Non abbiamo più un uomo che "regna" grazie alla tecnologia da lui inventata, ma piuttosot abbiamo un uomo sottomesso alla tecnologia, dominato dalle sue macchine. L'inventore viene schiacciato dalle sue invenzioni.
Nel 1090 E. M. Forster scrisse The Machine Stops, la macchina si ferma. Forster immaginava con un secolo di anticipo un mondo nel quale una rete elettronica ci connette tutti, un mondo nel quale tutti si chiudono ed isolano nelle loro stanze comunicando costantemente...etc...etc.etc.









* Il punto non cambia con la matematizzazione delle scienze esatte. Anche in questo caso la matematizzazione affronta problemi che sono posti dalla teoria (logica e concettuale) che ne precede la quantificazione.
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