Anch'io, come te, sono cresciuta con questa saga e sono sempre portata a scorgerne i lati positivi.
Ad ogni modo, uscendo dall'ottica di fan e divenendo più critica, sicuramente i punti che non mi hanno convinta e, in taluni casi, un po' delusa, sono i seguenti:
1) il motivo per cui Harry sopravvive, che, per quanto abbia in sé un fascino non indifferente, banalizza molto la vicenda, perché, messa così, Harry non è immune alla morte, ma è immune a Voldemort solo e quindi le tantissime volte in cui si è salvato diventano "troppo fortunate". Ad esempio, all'Ufficio Misteri, lui è l'unico ad uscirne quasi indenne, un po' assurdo se non ha un "potere particolare".
2) la vicenda di Piton. Mi spiace, ma per me è "caduto un mito"! No, a parte questo, ho trovato e trovo inverosimile che un uomo possa vivere di un amore che amore non è. Sarò cinica io, non so, ma non credo che si possa amare per la vita una ragazzina con cui smetti di avere rapporti all'età di quindici anni. Sicuramente ti resterà il ricordo, l'affetto, ma mi sembra improbabile che anche dai quindici ai venti anni Severus non abbia mai conosciuto una ragazza che lo intrigasse e che fosse più affine a lui. Perché su una cosa Voldemort ha ragione: Lily non era per lui. E non perché lui è brutto e cattivo e Lily è bella e buona, ma proprio perché sono due persone con idee troppo differenti e modi d'agire agli antipodi. Così differenti, che neanche "l'amore" per Lily riesce a dissuadere il Severus ragazzino (dagli undici ai quindici anni) dal praticare le arti oscure. Per me, questo è un punto critico della saga.
Pur amando la coppia James/Lily, avrei preferito una relazione clandestina o fugace tra Lily e Severus, che quello che ci viene detto.
3) il fatto che nei vari scontri muoiano con più facilità gli adulti esperti e non i ragazzini. È inverosimile. Nella battaglia finale, muoiono Tonks e Remus, ma Luna, Ginny, Harry, Hermione, Dean e tanti altri restano in vita. Eppure ci viene detto che anche loro combattono contro Dolohov e altri. Ancora non accetto la morte di Fred, eppure, razionalmente, dico che quella battaglia finale sarebbe dovuta essere un massacro. Non dico che tutti i giovanissimi dovessero morire, ma molti sì, perché dall'altra parte c'era gente abituata a combattere con ferocia da più di vent'anni e ci viene fatto intuire che ci andassero pesante, ossia direttamente con l'Avada.
Questi sono i punti, per me, più critici. Ma potrei aggiungere l'intero settimo libro, che mi ha un po' deluso, perché a mio avviso troppo prolisso quando si è trattato di descrivere viaggi a vuoto e troppo sbrigativo nell'ultima parte. Per esempio, io gli scontri che portano alla morte di personaggi come Remus e Tonks li avrei voluti leggere.