00 06/06/2014 14:46
ITALIA
La strage di piazza della Loggia, 40 anni dopo
28 maggio 2014 19.10
Consiglia
1.372
Tweet
332
Email
Stampa

Piazza della Loggia, Brescia, 28 maggio 1974. (Mondadori Portfolio)

Sono passati quarant’anni dalla strage di piazza della Loggia, a Brescia, in cui sono morte otto persone e ne sono state ferite novanta. Ma le tre inchieste che sono state aperte sul caso finora non hanno individuato i colpevoli. Il 21 febbraio 2014 la cassazione ha annullato le sentenze di assoluzione per due degli imputati della terza inchiesta sulla strage, quindi si dovrà celebrare un nuovo processo di appello.

La strage. Il 28 maggio 1974 alle 10.12 in piazza della Loggia, a Brescia, esplode una bomba durante una manifestazione indetta dai sindacati e dai partiti antifascisti. La bomba era nascosta in un cestino dei rifiuti.

Un filmato trasmesso dalla Rai il 31 maggio 1974 mostra foto e l’audio originale dell’esplosione:



La prima indagine. La prima indagine porta alla condanna nel 1979 di due estremisti di destra: Ermanno Buzzi e Angelino Papa. Gli altri 16 imputati vengono prosciolti dall’accusa. Nel 1981 Buzzi viene strangolato nel supercarcere di Novara. A ucciderlo sono Mario Tuti e Pierluigi Concutelli, esponenti di primo piano di gruppi neofascisti. Nel 1982 il processo di appello annulla la condanna di primo grado per insufficienza di prove e assolve gli imputati. Nel 1984 la cassazione annulla la sentenza di assoluzione e costringe a rifare il processo di appello per Nando Ferrari, Angelino e Raffaele Papa e Marco De Amici. Nel 1987 la cassazione conferma la sentenza di assoluzione e chiude tutti processi nati dalla prima inchiesta sulla strage.

La seconda inchiesta. Nel 1984 viene aperta una nuova inchiesta parallela che porta al rinvio a giudizio dei neofascisti Cesare Ferri, Alessandro Stepanoff e Sergio Latini. La nuova indagine viene aperta dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti tra cui Angelo Izzo, neofascista, protagonista della strage del Circeo. Ma nel 1989 la corte d’appello di Brescia assolve Ferri, Stepanoff e Latini. L’assoluzione sarà confermata lo stesso anno dalla cassazione.

La terza inchiesta. Nel 1993 viene aperta un’altra inchiesta a carico di Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi – che all’epoca della strage di piazza della Loggia facevano parte di Ordine nuovo – dell’ex segretario dell’Msi Pino Rauti, del collaboratore dei servizi segreti Maurizio Tramonte e del generale dei carabinieri Francesco Delfino. Ma nel 2010 Zorzi, Maggi, Delfino, Rauti e Tramonte vengono assolti per insufficienza di prove. Nel 2012 in appello l’assoluzione viene confermata, ma la procura fa appello e il 21 febbraio 2014 la cassazione annulla la sentenza di assoluzione per Maggi e Tramonte: dovrà essere celebrato quindi un nuovo processo d’appello a carico dei due imputati. Viene assolto definitivamente Delfo Zorzi, che attualmente vive in Giappone.

[IMG]http://contents.internazionale.it/wp-
content/uploads/2014/05/loggia2805.jpg[/IMG]

www.internazionale.it/news/italia/2014/05/28/la-strage-di-piazza-della-loggia-40-an...

[SM=g7364]