I grandi quarterback del football americano
Non sono molti i giocatori del football americano conosciuti anche in
Italia.
Ad eccezione di O.J. Simpson (noto più per la clamorosa
vicenda giudiziaria che per gli indubbi meriti sportivi),
l'unico nome realmente famoso da noi è forse quello di Joe Montana.
Montana è passato alla storia come Joe ''Cool'', l'uomo capace di
mantenersi freddo nelle situazioni di gioco più delicate, negli ultimi minuti,quando la palla fra le mani diventa pesante come un macigno
(almeno per un giocatore normale).
Larry Schwartz, cronista del canale ESPN, sceglie questo episodio per descrivere la classe del giocatore.
Super Bowl 1989, i San Francisco 49ers di Montana
affrontano i Cincinnati Bengals; mancano 3'20'' alla
conclusione,San Francisco è sotto di tre punti. La tensione è alle stelle: in quei 200 secondi ci si gioca il campionato. Il gioco sta per riprendere, e Joe sembra aver notato qualcosa.
Chiama vicino a sè Harris Burton: 'Hai visto là, in tribuna, vicino alla rampa d'uscita? Non è quell'attore, John Candy'? Subito dopo Montana guida l'attacco dei 49ers per 92 yards, lanciando la palla per il touch-down vincente a 34 secondi dalla fine. Questa è solo una delle 31 rimonte vincenti nell'ultimo quarto di gioco compiute da Joe'Cool' in Nfl.
Nato a New Eagle, Pennsylvania (terra di altri
grandi
quarterback), il giovane Montana se la cava bene nel baseball e
nel
basket; dopo i primi allori al liceo, decide però di dedicarsi
completamente al football, entrando nella squadra
dell'Università di
Notre Dame.
Nel 1977, inizia la stagione come terzo regista della
squadra. Alla terza partita, Notre Dame sta perdendo 14-24
contro
Purdue. Il Coach Dan Devine butta nella mischia Joe, che si alza
dalla panchina e con i suoi lanci guida Notre Dame alla rimonta
fino
al 31-24 finale. Montana non perde più il posto, e Notre Dame
vince
il titolo nazionale battendo nel Cotton Bowl la favorita Texas
University per 38-10. Nel 1979 Montana approda tra i
professionisti
(scelto al terzo giro dai 49ers): resterà a San Francisco fino
al
1992, scrivendo alcune fra le pagine più belle della storia
della
gloriosa società. Nel 1981 arriva il primo trionfo: nel Super
Bowl
San Francisco batte Cincinnati 26-21 e Joe Montana è votato MVP
(most valuable player - miglior giocatore della partita).
Ma quell'anno il vero capolavoro è nella semifinale contro Dallas: a
50 secondi dalla fine Joe ha la palla decisiva fra le mani e tre
avversari che gli stanno per saltare addosso. Riesce ad
inventarsi
un morbido passaggio a pallonetto per il touch-down vincente
(35-34). La giocata di Montana diventa famosa e meriterà
addirittura
un nome tutto suo: 'The Catch'.
Nel 1984 arriva il secondo
successo:
nella finale Joe guida i 49ers ad un netto successo contro i
Miami
Dolphins del suo grande rivale Dan Marino. Il 1986 è un anno
difficile: Montana è costretto a sottoporsi a un intervento alla
schiena dopo un incidente di gioco.
I medici gli consigliano
addirittura di lasciare l'attività agonistica: al contrario, in
soli
due mesi ritorna in campo, anche se l'anno nero si conclude con
una
netta sconfitta subita da New York e un durissimo colpo al mento
nell'ennesimo scontro con un avversario. Montana ha modo di
rifarsi
ampiamente: nel 1989 e 1990 giungono altri due titoli.
Successivamente un infortunio al gomito lo tiene a lungo lontano
dai
campi di gioco. Nel frattempo i 49ers trovano un nuovo grande
regista, l'astro nascente Steve Young. Montana si trasferisce ai
Kansas City Chiefs, dove nel 1994 conclude la sua straordinaria
carriera all'età di 38 anni. Montana è stato il più grande
quarterback di tutti i tempi?
Secondo Bob Oates, cronista del Los
Angeles Times, Montana è stato un super, ma non il numero uno. A
suo
parere è stato favorito dal moderno sistema di gioco attuato dai
49ers di coach Walsh, un tipo di attacco tutto basato sui
passaggi
(il sistema 'West Coast Offense'), mutuato solo in seguito dalle
altre squadre. In definitiva per Oates Montana è il primo
campione
moderno della Nfl , ma non sarebbe superiore in termini assoluti
ad
altri grandi protagonisti come Steve Young o Sammy Baugh. In
ogni
caso il valore di Montana è dimostrato dai numeri: ha vinto
quattro
Super Bowl su quattro giocati, facendo registrare in queste
occasioni statistiche da capogiro. 'Ci sono stati, e ci saranno,
braccia, gambe e fisici molto migliori nella Nfl,' ha detto il
suo
vecchio compagno di squadra Randy Cross', ma se devi vincere una
partita, o segnare un touch-down, o vincere un campionato,
l'unico
ragazzo da prendere è Joe Montana'.