Rispondo ad alcuni punti.
1) Questione graffiti e decoro dei mezzi. E' un tema a me carissimo, che portiamo avanti come associazione con tenacia dal 2013. Da allora su questo punto molto lavoro è stato fatto rispetto al recente passato, grazie al lavoro volontario del personale della ferrovia prima e di quello dell'Associazione dopo, nonché grazie agli apparati di sorveglianza e non solo. Potranno anche esserci ulteriori porgessi in futuro. Altro, in un contesto pubblico letto da tutti (inclusi quelli che invece i treni vogliono sporcali...) non voglio aggiungere.
2) Questione aria condizionata. Trovo divertente leggere come alcuni la "temano" considerandola incompatibile/indesiderabile per una realtà come la FGC mentre altri la desiderino. Nello specifico, comunque, la carrozza C101 revampizzata ne è dotata (entrerà in servizio terminati i collaudi e la messa a punto) e ne sarà dotata anche l'A6 revampizzata, intervento in merito al quale si è appena conclusa la progettazione definitiva e che rientra tra quelli finanziati col "piano Nazionale per la sicurezza ferroviaria".
3) Carrozze aperte panoramiche stile Bernina: in Italia sono illegali. Non c'è altro da dire, purtroppo.
4) Carrozze ex-SSIF a Casella. Quelle 3 carrozze (C&T del 1923), non adattabili all'uso in FGC, sono state donate (anche grazie all'Associazione che ha fatto da intermediario all'inizio) all'Associazione Transdolomites che le preleverà (spero presto) e le restaurerà per l'esposizione statica in un ex-deposito della FEVF. Sottolineo che non erano utilizzabili in FGC per l'incompatibilità degli organi di aggancio e repulsione: un eventuale modifica/adattamento avrebbe comportato interventi che oggi non sono più realizzabili con la normativa vigente.
Tuttavia queste vetture, spesso additate da molti come "la pietra dello scandalo" in FGC, sono servite: infatti è da queste carrozze che sono state prelevati gli arredi originali che hanno permesso la ricostruzione dell'A2 (C&T del 1929) come in origine. Quindi, i 18 mln di LIRE spesi nel 1997 per portarle a Casella (tali vetture infatti vennero cedute gratis dalla SSIF che altrimenti le avrebbe demolite) sono stati senza dubbio ben spesi, visto che oggi ricostruire da zero quegli arredi sarebbe costato ben più di 9.000euro.
5) Comitive e guide. Segnalo che da circa un anno l'Associazione svolge anche il ruolo di accompagnamento comitive/ciceroni/guide storiche sulle carrozze, per i gruppi che ne fanno richiesta. Nel mese di Marzo l'Associazione ha lavorato quasi ogni we ed in diversi giorni feriali per svolgere questo servizio. Se qualcuno fosse interessato a partecipare, si tratta di un lavoro di grande utilità e per il quale i volontari non sono mai abbastanza. Astenersi però "ferrovieri mancati", perditempo e "tirapacchi".
6) Riguardo alla valorizzazione dal punto di vista esclusivamente turistico della FGC, segnalo che c'è anche un progetto finanziato col fondo europeo marittimo ITEREG nell'ambito della promozione del turismo sostenibile (se ne fa cenno qui:
www.regione.liguria.it/giunta/item/16242-programma_italia_francia_13_milion... Tale progetto non è ancora partito, ma dovrebbe farlo nei prossimi mesi. Chiaramente per avviare tale progetto occorre prima aver messo a posto un po' di cose lato rotabili ed infrastruttura, vedi post precedente.
7) Sempre dal punto di vista "turistico", è in corso il restauro del fabbricato di Campi e si sta progettando l'intervento su Sardorella. Gli altri edifici erano già stati restaurati dal pdm stesso nel periodo di fermo della linea. Segnalo inoltre il progetto "Stazioni Fiorite" che vede coinvolta nuovamente l'Associazione, questa volta come supervisore/guida del lavoro svolto da alcuni ragazzi degli istituiti di agraria coinvolti. Dovrebbe partire da questo mese quest'attività.
8) Riguardo ai convogli di lusso e di pregio storico, segnalo l'A2:
www.ferroviagenovacasella.it/geca/wp-content/uploads/2018/02/VOLANTINO-ELETTROMOT...
9) Segnalo anche che la FGC (ed forti genovesi) sono stati protagonisti di un articolo della nota rivista Bell'Italia a marzo scorso:
www.facebook.com/amicifgc/posts/989448181223756
Come potete vedere, di idee/progetti e per una volta persino fondi ce ne sono diversi. Ora la grossa sfida è abbattere le tempistiche d'intervento, noto punto critico. Se pensate che i lavori all'armamento in zona Busalletta che iniziano in questi giorni sono stati finanziati 9 mesi fa e banditi poco dopo, capite che purtroppo più è grosso l'intervento, maggiore è il tempo d'attesa tra quando c'è la disponibilità dei fondi e quando inizia la sua attuazione. Un problema non da poco, ulteriormente complicato dal nuovo codice degli appalti (che rallenta le procedure) e che spesso trasmette verso l'esterno una falsa impressione d'immobilismo. E nel mezzo c'è anche la necessità di continuare la gestione ordinaria, certamente non semplice visto che si devono fronteggiare vecchi problemi nell'attesa che gli investimenti che si sono deliberati li risolvano definitivamente o quasi...
[Modificato da Andmart 04/04/2018 14:57]