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Alitalia, di chi è la colpa?

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    lella84
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    00 13/09/2008 22:09

    La vicenda Alitalia è arrivata a un punto di gravissima crisi, quasi irreversibile. In queste ore, mentre i margini di soluzione positiva appaiono molto ridotti, è legittimo chiedersi di chi sono le maggiori responsabilità di quanto è accaduto. Secondo voi, di chi è la colpa?








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    (SimonLeBon)
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    00 14/09/2008 13:32
    Alitalia è un casino all'italiana. Sindacati padroni, politici compiacenti, steward maleducati e strafottenti, che non sanno nemmeno parlare inglese. Tutto, tranne che sano mercato.

    Se falliscono sono contento, fine della mungitura.

    Simon
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    (SimonLeBon)
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    00 14/09/2008 13:43
    Re:
    2008-09-14 13:16
    ALITALIA, OBIETTIVO NEGOZIATO NON STOP
    ROMA - Prosegue la stretta di incontri informali con l'obiettivo di arrivare, questa sera, a riconvocare un tavolo formale per un trattativa finale con i sindacati sul piano di salvataggio per Alitalia. Gli incontri di mediazione del Governo, ripresi questa mattina presso il ministero del Lavoro, si spostano ora a Palazzo Chigi dove sono previsti due riunioni separate con le organizzazioni dei dipendenti di volo: la prima con gli assistenti di volo rappresentati da Anpav, Avia e SdL, la seconda con i piloti dell'Anpac e dell'Up.

    Per il governo sono presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ed i ministri del Lavoro e dei Trasporti, Maurizio Sacconi e Altero Matteoli. Intanto Piazza Colonna, dove si affaccia Palazzo Chigi, è vuota, blindata dalla Polizia: non viene consentito a nessuno né sostare né attraversarla. Una misura di sicurezza presa dopo la riunione di un presidio di dipendenti di Alitalia, ieri notte, mentre era in corso un incontro con i sindacati confederali.

    PILOTI,PASSI AVANTI SU CONTRATTO,LONTANI SUL PIANO - Le organizzazioni dei piloti nel confronto sul piano di salvataggio per Alitalia, riconoscono che sono stati fatti passi avanti sul nodo del nuovo contratto di lavoro proposto, ma parlano di distanze ancora da colmare sui contenuti del piano industriale. Arrivando a Palazzo Chigi per un incontro informale con la categoria, auspicano, dice il presidente dell'Up Massimo Notaro, "che arrivino proposte intelligenti sul tavolo". Per il leader dei piloti dell' Anpac, Fabio Berti, "i punti di criticità sul piano industriale sono determinanti". Chiudere la trattativa oggi è un risultato, dice, "che non dipende solo dai piloti, c'é una posizione critica trasversale: dipende da tutte le nove sigle". I ritocchi alla proposta sul contratto di lavoro sono "molto interessanti" per quanto sia ancora "un contratto da studiare": è un punto che comunque "potrebbe essere determinante se affiancato da una soluzione accettabile sul piano industriale". La possibilità di un contratto da dirigente per i piloti "é un punto di partenza" per il presidente dell'Up Massimo Notaro, ma sottolinea che "l'ostacolo vero è un piano industriale che disegna una compagnia troppo piccina: se dovrà cedere quote di mercato alla concorrenza sarà poi difficilissimo recuperarle. Il contratto, poi, non compensa il taglio di 1.000 piloti". Notaro ribadisce la disponibilità ad accettare un taglio delle condizioni economiche contrattuali del 25% rispetto agli standard delle compagnie europee. "Che altro dobbiamo fare?", dice. Se la proposta è ancora un prendere e lasciare "preferiamo ragionare, e i diktat non sono ragionevoli. Nel confronto per il momento non è cambiato nulla, speriamo in proposte intelligenti".

    SI CHIUDE STASERA? MATTEOLI, SI SPERA - "Si spera". Così il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha risposto alla domanda sulla possibile chiusura questa sera di un accordo per Alitalia.

    BERSANI, LAVORATORI MESSI CON LE SPALLE AL MURO - Su Alitalia "i sindacati sono stati protagonisti in questi anni di una vicenda non lodevole, con limiti ed errori: adesso vengono messi con le spalle al muro, non loro, i lavoratori". Lo sostiene il ministro ombra dell'Economia del Pd Pierluigi Bersani. "Però adesso - ha aggiunto Bersani parlando stamani con i giornalisti a Perugia - non sopporto che si dia l'immagine che 20 mila persone sono altrettanti privilegiati: questa è una sciocchezza. Ci son dentro 2-3 mila precari e c'é gente che lavora normalmente così come tantissimi lavorano in settori collegati: e quindi gli esiti negativi della trattativa potrebbero avere effetti colossali nell'indotto, calcolando che per ogni dipendente Alitalia ce n'é uno e mezzo nell'indotto". Secondo Bersani, dunque, "raffigurare la vicenda come se si dovessero sconfiggere quattro satrapi non è giusto nei confronti di quei lavoratori".
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    00 15/09/2008 21:52


    ROMA - L'Anpav e' disponibile a condividere l'accordo quadro per il salvataggio di Alitalia: l'ha annunciato il presidente del sindacato autonomo degli assistenti di volo, Massimo Muccioli, nell'incontro in corso a Palazzo Chigi col ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. (Agr)








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    00 15/09/2008 22:01
    2008-09-15 21:14
    ALITALIA, BERLUSCONI: O ACCORDO O FALLIMENTO
    ROMA - "Mi auguro che ce la faremo e tutti se lo augurano". Così, parlando di Alitalia, Silvio Berlusconi, aprendo la puntata di 'Porta a porta' che dà il via alla quattordicesima edizione del salotto di Vespa, ostenta ottimismo e lancia una richiesta di assunzione di responsabilità. "E' il momento - è l'appello del premier - di chiedere senso di responsabilità a tutti quelli che indugiano e sembrano non sapere che l'ipotesi alternativa è il fallimento, 20 mila posti di lavoro in meno".

    "Questo piano industriale prevede la metà degli esuberi rispetto a quelli che prevedeva Air France e cioé 3.250 in totale". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso della registrazione di Porta a porta, parlando della situazione di Alitalia.
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    00 16/09/2008 22:25
    2008-09-16 20:42
    BERLUSCONI: SE FALLISCE LA TRATTATIVA, ADDIO GARANZIE
    di Paolo Rubino

    ROMA - Restano meno di 48 ore per trovare un accordo: per andare avanti la cordata di imprenditori italiani creata per far nascere la "nuova Alitalia" vuole il sì dei sindacati, o almeno di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per giovedì alle 16, quando a Milano si riunirà l'assemblea dei soci. Il confronto sull'ostacolo del nuovo contratto di lavoro ha fatto passi avanti, ci sarebbe la garanzia di non toccare i livelli retributivi a fronte di un aumento di produttività e flessibilità, e per la Cai, la Compagnia Aerea Italiana fondata dalla cordata, questo sarebbe un punto di arrivo. Come dire che non si tratta più. E' attesa una nuova convocazione dei sindacati, per un incontro conclusivo.

    L'ultimo passaggio del cammino fatto solo con i sindacati confederali e l'Ugl, passato prima per la condivisione di un accordo quadro sul piano industriale, e incentrato ora sul confronto per il contratto il cui contenuto sarebbe oramai definito nel dettaglio, in una stesura finale che rimanda al contratto di Air One come base per i punti su cui non si è raggiunta una intesa. Intanto continua su una strada separata il percorso delle sigle autonome: l'Sdl, i piloti di Anpac e Up, gli assistenti di volo di Avia e Anpav: più o meno distanti da un accordo, ma tutti disponibili a trattare. Mentre é saltata la riunione che avrebbe dovuto riportare intorno allo stesso tavolo, per un confronto interno, tutte le nove sigle.

    "Punto tutto sull'accordo, anche se le posizioni sono ancora molto lontane", dice il leader dei piloti dell'Anpac, Fabio Berti: "Rocco Sabelli, l'ad di Cai, ha tenuto una posizione molto seria ma anche molto rigida - dice Berti - e la soluzione, che ancora è molto lontana, è possibile solo se ci sono degli spiragli, solo se effettivamente si dà la possibilità alla trattativa di partire in modo reale". E se poi la trattativa fallisse per un "egoismo irragionevole", avverte il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il governo non potrebbe garantire il "sostegno robusto" predisposto per gli esuberi con ammortizzatori sociali per sette anni.

    "Parole inaccettabili" per la Cgil. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, punta a chiudere la trattativa domani, e parla chiaro ai piloti: non si possono rischiare "effetti drammatici per la mobilità", se ci saranno blocchi scatterà la precettazione. E se "nell'immediato" non ci sono problemi di operatività per i voli Alitalia, dice il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, "i soldi non sono pochi, sono pochissimi, e stanno per finire". Il "piano Fenice" si conferma come l'ultima chiamata per evitare il fallimento. E se l'operazione non dovesse andare in porto, dice Fantozzi, "ci guarderemmo intorno per vedere se ci sono altre offerte, poi faremo quello che dobbiamo fare". Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, le possibilità di raggiungere un'intesa in tempi stretti sono "buone ma non il 100%". Ed è ottimista anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: "Spero di chiudere questa vicenda in modo positivo entro 48 ore".

    Agli occhi della Cgil il cammino appare meno in discesa, ritiene fondamentale continuare a trattare. Intanto sul fronte della "vecchia Alitalia" l'amministrazione straordinaria è stata allargata ad Alitalia Express e Volare. Mentre Itali Airlines ha presentato una manifestazione di interesse per acquistare aerei in "esubero" (che non rientrano negli asset da cedere alla Cai) e assumere i piloti, gli assistenti di volo ed i tecnici che servono a farli volare. La compagnia, secondo quanto era già stato anticipato da indiscrezioni di stampa, sarebbe interessata a rilevare da 30 a 50 aerei Md80 o Atr, con 300-500 piloti. Così alleggerirebbe il peso degli esuberi previsti dal progetto della Cai. Un'altra manifestazione di interesse è arrivata per le attività di manutenzione pesante dell'Atitech, un fronte caldo per l'incertezza del futuro degli stabilimenti di Napoli: e stata da Investimenti e Sviluppo Mediterraneo, l'investment company dedicata alle pmi del Centro-Sud, guidata dal presidente degli Industriali di Napoli, Gianni Lettieri.

    BONANNI: LUFTHANSA ALLEATO IDEALE
    L'alleato internazionale ideale per la nuova secondo il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ''e' Lufthansa''. E' quanto ha detto a margine del consiglio generale dell'organizzazione in Lombardia riunito per eleggere il nuovo segretario. ''Malpensa - ha spiegato - e' un hub e abbiamo tutti interesse perche' lo resti e si sviluppi come hub, ecco perche' la nostra preferenza e' per un partner internazionale come Lufthansa''. Secondo Bonanni ''ha il nostro stesso schema a piu' hub, a Zurigo, Monaco e Francoforte, e trovano piu' conveniente nella loro alleanza con noi avere due hub come Roma e Milano''.

    LUFTHANSA: PARTNER INTERESSANTE MA NON ATTUALMENTEAlitalia e' un ''partner interessante, ma non nella situazione attuale, a causa della sua pessima situazione economica'': e' quanto afferma ad Affaritaliani.it il portavoce della Lufthansa, Thomas Jachnow, replicando cosi' al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ieri aveva definito Lufthansa ''partner ideale'' di Alitalia. ''Non commentiamo mai dichiarazioni di questo tipo. In merito alle parole del premier Berlusconi l'unica cosa che possiamo dire e' 'no comment''', spiega Jachnow, che pero' subito dopo precisa: ''Alitalia e' un partner interessante per noi, ma non nella situazione attuale, a causa della pessima situazione economica della stessa Alitalia''.
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    lella84
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    00 18/09/2008 22:20
    ROMA - Il governo non da' per vinto. In serata ci sono stati nuovi contatti con la Cai, Palazzo Chigi spera ancora che il piano Fenice messo a punto per salvare Alitalia possa decollare. Il commissario straordinario Fantozzi e i ministri interessati torneranno a fare il punto sulla situazione della compagnia di bandiera lunedi' prossimo. Al momento non ci sarebbero alternative alla cordata di Colaninno, se non quella del fallimento. (Agr)








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    00 20/09/2008 08:51
    2008-09-19 21:43
    ALITALIA:OK ANPAV A PIANO CAI, DIPLOMAZIE AL LAVORO
    ROMA - L'Anpav si sfila dal fronte del no al piano di Cai e non partecipa ad un 'misterioso' incontro con il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, che, invece, avrebbe incontrato piloti e assistenti di volo. Mentre le diplomazie sono al lavoro per tentare la ripresa del dialogo con Cai, dopo che ieri ha ritirato l'offerta per Alitalia, dal Consigli dei ministri, per voce di Gianni Letta, e' emerso che Cai rimane l'unico potenziale acquirente di Alitalia.

    L'ok degli assistenti di volo al piano sembra aprire qualche spiraglio. E c'e' chi, tra i sindacati, ipotizza - ma per ora non c'e' nulla di concreto - che si possa mettere sul tavolo, per consentire alla compagnia di proseguire, anche un contributo dei lavoratori, attraverso il Tfr. ''La situazione e' molto difficile, molto complicata'', ha ammesso in serata il Premier Silvio Berlusconi. Di certo alcune strade sono precluse. Il ministro dell'Economia Tremonti ha escluso l'ipotesi di nazionalizzazione e il commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, ha sottolineato che sarebbe un'ipotesi che verrebbe bocciata dall'Ue. La novita' arriva dagli assistenti di volo.

    L' Anpav ha dato oggi la disponibilita' a firmare l'accordo quadro di Cai, come gia' fatto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, auspicando che anche le altre organizzazioni seguano questa decisione. Nel dare la disponibilita' a sottoscrivere l'accordo quadro sul piano, l'Anpav ritiene pero' come condizione ineludibile l'invarianza salariale a fronte di un aumento della produttivita' nel rispetto della normativa vigente europea. Non ha quindi partecipato all'incontro informale con Fantozzi. Incontro che ieri era stato chiesto dal fronte del no al piano Cai per parlare delle misure da adottare per tenere 'ancora viva' l'Alitalia e garantire la continuita' aziendale. Incontro a cui Fantozzi ha dato disponibilita', ma che non ha avuto carattere formale. Non si e' trattato infatti di una convocazione ufficiale, tanto che la Filt-Cgil non vi ha partecipato: il segretario nazionale Mauro Rossi ha sottolineato che se ci sara' convocazione dovra' riguardare tutte le nove sigle presenti in azienda.

    Secondo indiscrezioni, l'incontro era stato chiesto dai piloti e c'e' stato mistero sia sulla riunione stessa, sia sui partecipanti. Fonti vicine al commissario straordinario hanno confermato la presenza di rappresentanti dei piloti di Anpac e Up, degli assistenti di volo dell'Avia e del Sdl. La sola a confermare la partecipazione al tavolo e' stata l'Unione Piloti, mentre il presidente dell'Avia, Antonio Divietri, ha detto di essere entrato in azienda per comprare biglietti aerei perche' crede nella compagnia, il vicepresidente dell'Anpac, Stefano De Carlo, ha affermato di non aver partecipato alla riunione, mentre il segretario del Sdl, Andrea Cavola, ha spiegato che non c'e' stato alcun incontro ufficiale, ma di essere andato in azienda per lavorare e garantire insieme al commissario la continuita' aziendale. Cavola ha sottolineato che ''stiamo lavorando per facilitare la ripresa delle trattative a 360 gradi con qualcuno che voglia veramente salvare l'azienda. Mi aspetto, nei prossimi giorni, che il commissario invii delle lettere ufficiali a compagnie aeree ed istituti di credito per sondarne la disponibilita'.

    Quindi che ci sia un bando vero, con proposte ufficiali, perche' il commissario non deve aspettare ma muoversi immediatamente per verificare se all'estero esistano potenziali acquirenti per Alitalia. Se con Cai e' possibile fare una trattativa vera e' benvenuta''. Nel confermare che c'e' ''una riunione costante e permanente'' con alcune sigle sindacali e in particolare con i piloti, Cavola ha detto che si lavorera' anche sabato e domenica, mentre con il Governo non ci sono contatti ufficiali.

    ''Credo che quelli che vengono tacciati di irresponsabilita' stanno lavorando per la continuita' aziendale, gli aerei devono continuare a volare ed il personale di Alitalia deve rimanere al proprio posto. Sono altri gli avvoltoi che si aggirano sull'azienda, non i sindacati, non i lavoratori''. All'Enac che oggi ha affermato che la licenza di volo per Alitalia durera' ancora dieci giorni, Cavola ha replicato che sono cose ''che non corrispondono alla legge Marzano, perche' - ha spiegato - l'Alitalia non ha debiti''. Lo sfilarsi dell'Anpav e', secondo Cavola, ''una libera scelta di cui dovra' rispondere ai lavoratori. L'Anpav dovra' spiegare cosa e' successo da ieri sera. Se oggi parla del proprio come un comportamento responsabile forse vuol dire che fino a ieri era irresponsabile''.

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    (SimonLeBon)
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    00 20/09/2008 08:52
    Berluska dice che l'unica via è Lui
    BERLUSCONI, SITUAZIONE DIFFICILE, CAI UNICA VIA
    Ieri il caos, oggi l'attesa. Il giorno dopo il dietrofront degli imprenditori italiani sulla strada della privatizzazione di Alitalia, la partita non sembra infatti chiusa. E che vi sia un filo, seppure sottile, e' anche quanto pensa Silvio Berlusconi. Ergo, vincere la sfida, sarebbe la convinzione del premier, ancora si puo'. Il Cavaliere e' quindi fiducioso che con il passare delle ore tutti si accorgeranno che quella sul tavolo e' l'unica proposta seria che garantira' migliaia di posti di lavoro. Anche se, a sera, prima di partecipare a una cena di europarlamentari del Ppe, avverte che ''la situazione e' molto difficile, molto complicata. I protagonisti non hanno capito quale responsabilita' si sono assunti...''.

    Ora insomma la palla e' in campo 'nemico': la parola, in seguito al via libera degli assistenti di volo arrivato in serata, sta ai piloti e alla Cgil. Ma non e' solo il governo a lottare per evitare il fallimento: anche il Pd e' della stessa idea. Walter Veltroni non rinuncia a attaccare, accusando Berlusconi di una gestione ''dilettantesca''; poi pero' spiega che c'e' ancora uno spiraglio per non dover portare i libri in tribunale. A patto di guardare oltre confine. E a chiedere un ''sacrificio'' a Cai e ai piloti e' il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini il quale auspica la chiusura della trattativa in tempi rapidi. A differenza dei Democratici, per l'Esecutivo la salvaguardia del tricolore resta una priorita'.

    Al piano Cai alternative non ci sono, e' infatti il ragionamento che Gianni Letta fa davanti ai ministri in Consiglio dei ministri. Altra certezza, e' che non esiste una exit strategy che preveda la rinazionalizzazione, anche temporanea, della compagnia. Un'ipotesi ''assurda'', e' il secco commento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti ai colleghi. Anche perche' incapperebbe nei vincoli dell'Europa. Paletti che piu' tardi vengono confermati dal commissario a Bruxelles per i Trasporti Antonio Tajani.

    ''Qualsiasi rifinanziamento e' escluso'', spiega il titolare della Farnesina Franco Frattini. La giornata si dipana in modo decisamente meno convulso di quella precedente, e in serata arrivano segnali che vengono letti come incoraggianti dal governo. Il via libera degli assistenti di volo dell'Anpav e' considerato un passo decisivo, un segnale della 'rottura' del fronte del no. Cadranno, uno alla volta, come le foglie in autunno, e' quindi l'impressione dei piu' ottimisti. E la dimostrazione dell'apprezzamento per il gesto degli steward e delle hostess arriva con le parole del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli: ''Contribuire ad evitare il tracollo di un'azienda strategica per il Paese come Alitalia - dice - e' un gesto di apprezzabile responsabilita'''.

    Se si sgretola l'alleanza delle sigle autonome, poi sara' piu' facile per la Cgil aprire all'intesa, e' il ragionamento e la speranza dell'Esecutivo. D'altro canto, il sindacato di Corso d'Italia ha gia' mostrato margini di disponibilita'. Cgil e piloti riflettano, e' l'invito di Sacconi, perche' ''alternative non ci sono''. Il governo cavalca ovviamente senza esitazione la tesi che il peso del fallimento della trattativa debba ricadere interamente sulle spalle delle piu' intransigenti fra le organizzazioni dei lavoratori. Che poi e' quanto pensano anche gli italiani, sarebbe la convinzione del Cavaliere. Insomma, sindacati primi colpevoli delle difficili condizioni della compagnia di bandiera ieri come oggi, e' il leit motiv del governo. E proprio Gianni Letta infatti avrebbe avvertito i ministri di respingere con forza la tesi di quanti, come alcuni esponenti del Pd, sostengono che il fallimento di Air France sia colpa del 'niet' di Berlusconi in campagna elettorale.

    Se sul recente passato le letture sono anche molto diverse, per il futuro di Alitalia invece governo e Pd si ritrovano concordi nell'auspicare che il fallimento possa essere evitato. Identita' di vedute che pero' mostra una diversa miscela di ingredienti: per l'esecutivo l'italianita' va garantita a tutti i costi, mentre i Democratici continuano a vedere di buon occhio l'ingresso di un partner internazionale anche con un ruolo dominante. Fantozzi infatti, spiega Veltroni, potrebbe verificare ''se ci sono compagnie interessate all'Alitalia alle nuove condizione definite dal governo'', cioe' senza i debiti.Il che ovviamente non esclude che gli italiani possano partecipare, ma magari con quota di minoranza. Decisamente piu' battagliero resta invece il leader dell'Italia dei Valori: ''Altro che gestione dilettantesca - accusa Antonio Di Pietro - e' in atto una speculazione finanziaria''.

    TAJANI: NAZIONALIZZAZIONE? DA UE VERREBBE UN NO
    ''La Commissione Europea non potrebbe dare il suo assenso ad una eventuale nazionalizzazione di Alitalia perche' le autorita' italiane si sono impegnate con la Commissione Ue, il 13 luglio 2004, a garantire che la partecipazione dello Stato al capitale sarebbe diventata minoritaria entro 12 mesi''. Lo ha precisato il commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, interpellato dall'ANSA a Fiuggi a margine di un seminario del Partito popolare europeo.

    SCAJOLA: SCELTA SINDACATI FOLLE, CI RIPENSINO
    La decisione dei sindacati di non firmare l'accordo con la Cai per Alitalia e' stata una scelta ''folle''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, invitando le sigle sindacali a ripensarci. ''Mi auguro - ha detto a margine del convegno dei giovani di Confcommercio sull'educazione - che ci possa essere chi nel mondo sindacale possa ripensare alla posizione presa e possa chiedere a questo gruppo privato o ad altri di fare un'offerta''.
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    (SimonLeBon)
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    00 21/09/2008 14:22
    E la telenovela continua!
    Con quel nome, non puo' che essere una commedia! ;)

    Simon

    2008-09-21 13:35
    Alitalia: Fantozzi sollecita asta
    Domani testo sul sito della compagnia, risposte entro il 30/9
    (ANSA) - ROMA, 21 SET - Il commissario straordinario di Alitalia pubblichera' una sollecitazione a presentare entro il 30/9 offerte pubbliche per la compagnia. Fantozzi, sentito dal Messaggero, prosegue l'esplorazione per individuare alternative al progetto di Cai per il momento naufragato. Domani l'annuncio apparira' sul sito Alitalia, martedi' su tre giornali italiani e su un quotidiano finanziario internazionale. Si cercano soggetti in grado di garantire continuita' del servizio per uno o piu' rami di azienda.
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    (SimonLeBon)
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    00 21/09/2008 14:22
    Che dite, facciamo un'offerta anche noi del forum? ;)

    Simon
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    ROCKY77
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    FREEWORLDIANO

    Appena Arrivato

    00 21/09/2008 20:33
    l'azienda fallisce, centinaia e centinaia di persone col sedere per terra e nelle foto c'era gente che esultava...

    MA SIAMO IMPAZZITI ??????

    Se l'azienda dove lavoro fosse al tracollo, pur di non restare senza lavoro accetterei anche l'offerta meno conveniente... loro no.

    Quale comico diceva che uno dei due mali dell'Italia sono i sindacati? non lo so ma ha sempre avuto ragione.





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    (SimonLeBon)
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    00 21/09/2008 20:57
    Si chiama "tanto peggio, tanto meglio". Come si è saputo, è gente che ritiene normale avere 42 giorni di ferie l'anno o 37 piloti assunti e pagati per far volare 4 aerei cargo!

    Mi spiace dover citare l'attuale ministro Brunetta e dire che "il sindacato difende i fannulloni". E noi paghiamo, visto che Alitalia è dello stato al 49%.

    Simon
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    ROCKY77
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    FREEWORLDIANO

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    00 22/09/2008 21:23
    vergognoso in tutto e per tutto, ieri parlavocon un sindacalista che diceva che han fatto bene perchè di sicuro arriveranno offerte migliori.

    beata incoscienza...





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    (SimonLeBon)
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    00 22/09/2008 21:29
    Essenzialmente hanno scambiato il proprio ruolo con quello del padrone dell'azienda. All'estero verrebbero messi alla porta, assieme ai loro rapprensentati, e si assumerebbe gente che ha voglia di lavorare, al loro posto.
    Oggi la ditta ha postato una patetica gara di vendita "online", in cui si invitano gli interessati a presentare le proprie offerte di acquisto, anche dall'estero!
    l'unico dettaglio è che le devono presentare entro fine settimana, altrimenti fallisce tutto e gli viene sospesa anche la licenza a volare!

    Simon
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    (SimonLeBon)
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    00 22/09/2008 23:03
    Ci tocca essere leghisti!
    Alitalia: Maroni, Dopo Cai Non c'e' Nessun Piano b

    Di (Mba/Pn/Adnkronos)
    ADN Kronos


    Carate Brianza (Mi), 22 set. - (Adnkronos) - Dopo l'offerta della Cai per Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) "non ci puo' essere un piano b che prevede migliaia di assunzioni nelle poste o nei ministeri. Non puo' funzionare cosi' e non funzionera' piu' cosi'". Lo ha detto Roberto Maroni, ministro dell'Interno, nel suo intervento all'assemblea generale di Confindustria di Monza e Brianza (Milano: BDB.MI - notizie) , in corso a Carate Brianza, in provincia di Milano.

    "In Svizzera hanno chiuso Swissair e fatto un'altra compagnia senza troppi drammi -ha continuato Maroni- e lo stesso hanno fatto in Belgio con Sabena. Non so cosa succedera' in Italia -ha concluso- ma non considero questa Alitalia un bene supremo e necessario per il Paese".
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    (SimonLeBon)
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    00 23/09/2008 22:26
    Io continuo a tifare per il fallimento!
    2008-09-23 21:29
    ALITALIA: CAI A PALAZZO CHIGI, SI TENTA MEDIAZIONE
    di Stefania de Francesco

    ROMA - Il governo tenta una mediazione fra Compagnia aerea italiana (Cai) e i sindacati che hanno detto no al piano Fenice su Alitalia. Gianni Letta convoca a palazzo Chigi presidente e amministratore delegato di Cai, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, mentre mantiene contatti con tutti gli altri attori della partita, in particolare il leader della Cgil Guglielmo Epifani e i piloti, attraverso il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi. Occorre una soluzione per uscire dallo stallo di una trattativa sospesa e dopo il ritiro dell'offerta della cordata di imprenditori per salvare la compagnia aerea. La strada deve essere quella indicata da Silvio Berlusconi, e cioé che "l'Italia continui ad avere una sua compagnia di bandiera". "Questo risultato si raggiungerà", dice convinto il premier.

    La strada che potrebbe condurre a questo obiettivo, con un riavvicinamento fra Cai e sindacati 'dissidenti', fermo restando che il piano Fenice elaborato da Intesa SanPaolo non si tocca, sarebbe, secondo indiscrezioni, l'anticipazione dell'ingresso del partner straniero - circola con più insistenza il nome di Lufthansa anche se non si può sottovalutare un'azione di Air France-Klm - con una partecipazione di minoranza ma superiore rispetto alle singole quote degli imprenditori italiani. Lufthansa, peraltro, puntando su Malpensa nella logica del multihub sarebbe una soluzione che piace alla Lega.

    Anche se Sacconi ha confermato che i tedeschi non sono interessati ad un acquisto diretto di Alitalia. Una soluzione che dovrebbe essere gradita a piloti e Cgil, quella del grande vettore internazionale dotato del know-how necessario per rilanciare l'Alitalia: si potrebbe sbloccare il nodo del contratto: da giorni i piloti ripetono che sono disponibili a partire da uno qualsiasi fra quelli delle major europee decurtato del 30%; potrebbero essere ridotti gli esuberi previsti da Cai, altro nodo non sciolto perché in numero troppo elevato secondo Anpac e Up, ma anche secondo gli assistenti di volo di Avia e Sdl; il personale potrebbe confluire in parte nel gruppo tedesco mentre per altri si aprirebbe la strada di Alitalia Express per la quale ha già manifestato interesse la svizzera Ama. I lavoratori sarebbero così disponibili a garantire una pace sociale di quattro anni. Colaninno e Sabelli avrebbero approfondito questa prospettiva in un incontro nella sede di Intesa SanPaolo, in via del Corso a Roma, per un paio di ore. Mentre si cerca di tessere questa difficile tela, Fantozzi deve occuparsi, tra l'altro, di preparare entro giovedì sera un piano di emergenza o avere una manifestazione di interesse concreta e con una prospettiva di continuità aziendale per evitare il ritiro della licenza provvisoria di volo. Una ipotesi paventata dal presidente dell'Enac Vito Riggio che si basa su un regolamento comunitario ma che è stata contestata dalle quattro sigle 'dissidenti' che hanno diffidato l'autorità aeronautica richiamando il recente decreto legge sulle aziende in crisi che concede sei mesi di tempo. Peraltro, la messa a terra di tutti gli aerei Alitalia sarebbe "uno choc fortissimo per tutto il sistema del trasporto aereo italiano" secondo il presidente della Sea (società di gestione degli aeroporti milanesi), Giuseppe Bonomi.

    Al commissario straordinario le quattro sigle di piloti e assistenti di volo hanno disponibilità a un contributo economico dei dipendenti attraverso provvedimenti straordinari e temporanei. Oltre a liquidità residue del prestito di 300 milioni dato dal Governo nel giugno scorso, Fantozzi potrebbe per esempio decidere di mettere a terra qualche aereo ed equipaggio corrispondente. Intanto, domani è prevista la prima udienza in tribunale per la decisione dello stato di insolvenza di Alitalia e le sue società commissariate. Una "guardia altissima e controlli severi" sono stati garantiti dal presidente dell'Autorità per la concorrenza, Antonio Catricalà, il quale, nonostante le deroghe antitrust previste per Alitalia, mantiene un potere di vigilanza ed intervento su eventuali conflitti di interesse nell'azionariato, abusi di posizione dominante e intese, e danni ai consumatori da parte della Nuova Alitalia che verrebbe fuori da una fusione della parte buona di Alitalia con Airone.
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    00 24/09/2008 20:53
    Ah, qui c'è l'ultima sparata del sindacato dei "duri" Alitalia, quelli che non hanno firmato perchè preferiscono il fallimento:

    "Infine, Bonanni ha replicato alle parole del commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, secondo il quale le compagnie estere non hanno alcuna intenzione di fare offerte per l'Alitalia perche' non vogliono entrare in un negoziato sindacale: ''Che commissario e' uno che parla cosi''? - ha concluso il sindacalista -. Sicuramente non si riferiva alla Cisl perche' la nostra condotta e' sempre stata responsabile''.
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    (SimonLeBon)
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    00 25/09/2008 21:35
    Vuoi vedere che quelli non firmano?
    Alitalia: Epifani a Piloti, Piccola Rinuncia Di Oggi Sara' Compensata

    Di (Sim/Pn/Adnkronos)
    ADN Kronos


    Roma, 25 set. - (Adnkronos) - La ''piccola rinuncia oggi'' dei piloti e assistenti di volo Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) ''potra' essere piu' che compensata''. Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, si rivolge alle categorie che ancora non hanno siglato l'accordo con la Cai. Intervenendo al Tg1 il segretario sottolinea che ''una compagnia di volo non puo' fare a meno di piloti e assistenti di volo''. E ricorda di aver tenuto ''una politica, nei loro confronti, di grandissimo rispetto e attenzione, ho riconosciuto i loro diritti.

    Dai piloti e assistenti di volo, prosegue Epifani, ''mi aspetto oggi un passo di responsabilita'. Accanto ai diritti anche i doveri. Tanto piu' perche' la compagnia avra' un futuro, entrera' in vettori internazionali. Anche per loro il mercato si aprira'''.
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    lella84
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    Supremo

    00 27/09/2008 22:06
    Alitalia, i piloti firmano.



    Roma, 27 set. (Adnkronos/Ign) - Alla fine è arrivata anche la 'fumata bianca' dei piloti. Dopo una maratona negoziale, durata ben 14 ore, le associazioni professionali di categoria Anpac e Up e Cai hanno firmato stanotte l'accordo che ha posto un tasselllo cruciale per far decollare la nuova Alitalia. Elemento portante dell'intesa è la riduzione degli esuberi: la Compagnia Aerea Italiana assumerà 1689 piloti mentre quelli che rimarranno nella bad company 'ricoperti' dagli ammortizzatori sociali saranno 860. Gli esuberi inizialmente previsti dal piano erano 1000, ma Anpac e Up avevano sempre sostenuto che questa cifra sarebbe stata ingestibile. Il 9% dei 1.689 piloti assunti in Cai (circa 139) verrà impiegato con un part time a rotazione, con un meccanismo di solidarietà. I piloti impiegati full time saranno, quindi, 1550, cioè il numero inizialmente previsto.

    Tra le novità, l'inquadramento dei comandanti nel contratto dirigenti mentre ai piloti primi ufficiali verrà applicato il contratto unico della Cai. Le due categorie avranno in comune la previdenza integrativa, l'assistenza sanitaria, la normativa d'impiego e l'addestramento. Rimane aperto il nodo dei 130 piloti cargo per i quali si sta ancora trattando per farli rientrare nel perimetro aziendale. E' poi prevista una lista di anzianità per i piloti che andranno in cigs, di cui terrà conto la Cai nel momento in cui dovesse avere bisogno di nuove risorse.

    Stabiliti i capisaldi dell'accordo, ora le parti dovranno procedere alla definizione dei nuovi contratti. E' stata tutta in salita la strada che ha portato all'intesa. Nel corso del pomeriggio, Cai e le associazioni dei piloti sarebbero state sul punto della rottura. E anche dopo l'arrivo in serata, alle 19,30, a Palazzo Chigi, dei leader dei confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che era stato visto come il segnale di una firma vicina, in realtà il confronto è stato teso e acceso e si è arrivati alla firma soltanto dopo altre cinque ore di negoziato. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno valutato le modifiche apportate al piano, da loro sottoscritto l'altro ieri, nel corso della trattativa con i piloti. Una valutazione che sarebbe stata complessa ma che poi ha portato anche al via libera dei tre sindacati confederali e dell'Ugl.

    Gli assistenti di volo si siederanno invece al tavolo delle trattative lunedì mattina.

    ''Il passaggio dell'accordo con tutti coloro che lavorano in Alitalia è fondamentale - ha affermato al Tg5 di Clemente Mimun il presidente della Cai, Roberto Colaninno - perché significa dar vita a un'opera di grande rilancio che potrà realizzarsi solo con il concorso di tutti''. Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dal canto suo ha detto di attendersi ''le scuse" da parte di chi ha accusato la Cgil ''di giocare allo sfascio". La vertenza si è chiusa "alle stesse condizioni di partenza" ha ribadito Raffaele Bonanni, e "nonostante la concitazione e i veleni di una trattativa a più fasi", afferma il leader della Cisl, che però esprime "perplessità" per la collocazione contrattuale strappata dai piloti.

    Ora, nella speranza di chiudere lunedì anche con le organizzazioni che rappresentano gli assistenti di volo, Cai dovrà affrontare i nodi della trasformazione in Spa, del conferimento della capitalizzazione, della licenza e dell'individuazione del partner internazionale. I soci saranno chiamati a riunirsi in assemblea a metà della prossima settimana, presumibilmente mercoledì o giovedì, proprio per dotare la società di tutti gli strumenti necessari ad operare. Per quanto riguarda il certificato di operatore aereo, secondo quanto risulta all'ADNKRONOS, si sta facendo sempre più concreta l'ipotesi di utilizzare la licenza di Air One. Un'opzione che consente di aggirare il problema della continuità con la vecchia Alitalia, che comporterebbe, come spiegato dal presidente dell'Enac Vito Riggio, l'onere di condividere con la vecchia compagnia anche i debiti accumulati.

    Il capitolo del parter internazionale è invece ancora tutto da scrivere. Il presidente Roberto Colaninno e l'amministratore delegato Rocco Sabelli incontreranno nei prossimi giorni sia i vertici di Lufthansa sia quelli di Air France. La scelta, spiegano fonti vicine al dossier, avverrà "per ragioni squisitamente industriali", in base alla "convenienza legata alla strategia aziendale". Al momento, le due compagnie sarebbero ancora sullo stesso piano, mentre British Airways, con il suo modello industriale "fortemente sbilanciato sull'intercontinentale", è considerata l'opzione meno percorribile.