Poesia composta dal sottoscritto tra metà novembre 2008 e la fine di gennaio 2009. Finita definitivamente il 29 Gennaio 2009
Un mito chiamato Cinquecento
Questa è la storia, più o meno favolosa
del piccolo miracolo di Dante Giacosa
che in un modo o nell'altro, a dir la verità
è ancora tanto amata nonostante l'età
Ha cambiato l'Italia, mettendo tutti in movimento
che ci fosse il sole o che soffiasse il vento.
Piccolina fuori, ma con un cuore grande
è stata la più amata dalle Alpi alle Ande
Non c'è abs e manca anche il clima
se non stai attento, ti gratta pure in prima!
Ricchezza zero, ma di simpatia ne ha tanta
da conquistar persino quelli degli anni Ottanta
che ancor'oggi ammirano, pur con qualche eccezione
quello che è un mito di un'intera generazione
e passato il 2000 ancor ci si crede
che è subito amore appena la si vede.
Ma chi vuol raccontare la storia di quest'auto sagace,
che al giorno d'oggi ancor tanto ci piace?
E siano queste poche frasi di poesia
a far un po' di cultura: pronti, via!
Nacque nel lontano Cinquantasette
quando le strade erano ancora strette,
piccola, piccola, con il motore dietro
con il tetto aperto, ma senza gli alzavetro.
Costava tanto, quel piccolo giocattolo
che a guardarlo bene sembrava quasi barattolo
che chi lo acquistava a mezzo milione
pareva già esser uno sprecone
Calò il prezzo e arrivò la Normale
che la trasformò nell'auto ideale:
qualche accessorio in più
e la nostra 500 divenne un bijoux
Fu il 60 e apparve la D:
il vero successo cominciò da lì.
Si mosse l'Italia, si mosse il mondo
su questo ovetto tutto rotondo
Dagli adolescenti ai notai,
dai commercianti agli operai
diventò l'auto per tutta la famiglia,
adatta al padre, adatta alla figlia.
Erano gli anni 60, anni di gloria
in cui quest'auto scrisse la storia;
prima elegante, poi maggiorata
prima "Lusso", poi "Rinnovata".
In estate nacque e in estate se ne andò,
nell'agosto 75, quando il sipario calò.
Negli anni seguenti venne dimenticata:
venduta, abbandonata e maltrattata
4 luglio 2007: eccolo svelato
Signore e signori, il mito è tornato!
È tutto nuovo, somiglia tanto
ma il nostro amore è per una soltanto
per quella piccola birbante
che di emozioni ne dà ancora tante
per certi suoi aspetti,
tanto semplici quanto perfetti
Accensione a manetta,
aria a levetta,
linea tonda e bella,
marmitta a paperella.
E poi c'è lei, non la devi sbagliare,
per non doverti vergognare:
è la cambiata perfetta,
l'intramontabile "doppietta"
Chiamatelo "Cincènt", chiamatelo "Cinquino"
questo mitico macchinino:
gridiamolo al mondo, gridiamolo al vento
Evviva, evviva la Cinquecento!!!
Masotto Luca, 29/01/2009