00 15/05/2009 07:00
Si ma delicatamente!
2009-05-14 17:07
Briatore, tagli al budget siano graduali e trasparenti
ROMA - La Formula 1 non può fare a meno della Ferrari, di Max Mosley sì. E' il messaggio che il direttore della Renault, Flavio Briatore, ha mandato al presidente della Fia intervenendo alla trasmissione 'Chiambretti night' in collegamento da Londra.

Dopo la Ferrari, ieri anche il marchio francese ha annunciato l'addio al Mondiale dal 2010, a meno che non venga ritirata la proposta di limitazione al budget. Per cercare una mediazione, domani a Londra è previsto un incontro tra Fia e Fota (l'associazione dei team), alla presenza di Bernie Ecclestone. I costruttori, ha ribadito Briatore, non si oppongono alla riduzione dei costi voluta da Mosley, "anche sotto i 40 milioni. Però deve arrivare in base a dei regolamenti, non ad un esercizio finanziario". Ed il taglio deve essere graduale.

Due le contestazioni maggiori: "Non vogliamo che la Federazione indaghi nei nostri conti; non vogliamo una Formula 1 con regolamenti diversi in base ai team". Briatore ha sottolineato anche un altro aspetto: "Alla Renault diamo lavoro a 700-800 persone. Quando parliamo di budget esagerati dobbiamo pensare che il 70% se ne va in stipendi e salari per i dipendenti. Non Fernando Alonso o Raikkonen, ma gente che deve pagare il muto e mandare i figli a scuola. Quindi è vero che vanno diminuiti i posti di lavoro, ma gradualmente, trovando delle alternative per le persone che vanno spostate dalla Formula 1 ad altri settori. Non si fa in un anno o sei mesi". "La Formula 1 siamo noi costruttori - ha aggiunto Briatore - Ferrari, Renault, Mercedes, Bmw. Vogliamo rimanere nelle corse, ma con regolamenti trasparenti, nei quali siamo partecipi. Sono i team che devono dettare le regole".

Dalla spaccatura tra Fia e Fota, ha sottolineato Briatore, "tutti hanno da perdere, ma loro più di noi". E spazi di mediazione ce ne sono pochi: "Siamo irremovibili su questa posizione, non ci muoviamo di un millimetro perché abbiamo il diritto-dovere di proteggere i nostri team. Sono ottimista e spero che una soluzione si trovi. In questo caso ci sarà una Formula 1 targata Mosley, ma può darsi che ci sia un'altra serie con un'altra targa".