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I romanzi rosa pericolosi per la salute sessuale delle donne
I romanzi rosa accusati di causare danni al benessere sessuale e psicologico delle donne -
Un recente studio mette il luce i pericoli derivanti dalla lettura dei romanzi rosa che, secondo gli esperti, sono una minaccia invisibile alla salute sessuale e psicologica della donna
Ecco, non bastava la scarsa autostima, la difficoltà a lasciarsi andare e lo stile di vita a intaccare la salute sessuale della donna, ci mancavano anche i romanzi rosa. Sì, secondo un recente studio, questo genere di narrativa avrebbe un impatto significativo, ancorché subdolo, sulla sessualità femminile.
Andiamo per gradi. Secondo Susan Quilliam, consulente e sessuologa, se le lettrici finiscono per credere a quanto raccontato in questo genere di romanzi sono guai. E, per “credere”, intende dire che i modelli proposti sono spesso al di fuori della realtà di tutti i giorni e, peggio che mai, promuovono il sesso non sicuro e i conseguenti disastri come gravidanze indesiderate e malattie varie.
Poi, come se non bastasse, è sempre la donna a dover “pazientare” se non raggiunge l’orgasmo e il suo valore è riconosciuto solo in base alla capacità di sfornare bambini come fossero biscotti.
«Se le lettrici iniziano a credere alla storia che la fiction romantica offre, e poi la memorizzano vanno incontro ai guai», spiega Quilliam.
Il suo studio, pubblicato sul Journal of Family Planning and Reproductive Health Care, riporta come solo 11,5% dei romanzi d’amore menziona l’uso del preservativo. Il grave è che «all’interno di questi scenari, l’eroina tipicamente respinge l’idea perché non vuole “nessuna barriera” tra lei e l’eroe», aggiunge l’autrice dello studio.
Il modello di coppia offerto da questo genere di fiction è quello classico (e antiquato) in cui «l’eroina viene salvata dal pericolo dall’eroe, per poi abbandonarsi con gioia a una vita di rapporti basati su orgasmi senza fine e senza problemi di gravidanze al fine di cementare la loro devozione coniugale». Un’immagine davvero deprimente, sostengono gli esperti.
«Vogliamo che le donne siano consapevoli dei propri desideri piuttosto che essere “risvegliate” [come Biancaneve – ndr] – sottolinea Quilliam – Il nostro obiettivo è rassicurare le nostre pazienti di sesso femminile che la loro “prima volta” può non essere necessariamente felice e che non possono avere orgasmi affidabili attraverso la penetrazione, ma che esse stesse sono non di meno esistenzialmente valide e che con l’affetto e il buon umore possono migliorare enormemente. Mettiamo anche in guardia dallo stress della gravidanza e l’allevare un bambino, e scoraggiamo l’implacabile processo di sfornare bambini come prova di forza di un rapporto», conclude l’esperta.
Certo, l’idea romantica dei rapporti di coppia del tipo “e vissero felici e contenti” è dura a morire, anche quando si scontra con la dura realtà. Ma, se questa invece non si scontra con eventuali problemi come il sesso non sicuro, le gravidanze indesiderate ecc. deve proprio morire? Un po’ di fantasia e di immaginazione a volte non guasta e potrebbe fare la differenza anche a livello psicologico. Lasciamo sognare chi vuole sognare – d’altronde, libri e film servono proprio a questo – l’importante è che, una volta chiuso il libro, finito il film, si ritorni con i piedi per terra.
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"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)